L’AQUILA – “Abbiamo preso atto di un centro destra nuovo, diverso, migliore, più democratico e più meritocratico, più ancorato al territorio”.
Così l’assessore regionale Paolo Gatti, capolista alla Camera del neonato partito Fratelli d’Italia, parla ai microfoni di AbruzzoWeb.
I conti sono già fatti. “Se su quel simbolo ci saranno in Abruzzo 30 mila croci, allora c’è un popolo abruzzese che vuole Paolo Gatti come suo deputato”, spiega.
E “se i risultati daranno a Fratelli d’Italia quella forza che immaginiamo e una rappresentanza in Parlamento, allora avremo una forte rappresentanza in Consiglio regionale e dovremo averla anche in Giunta”, annuncia.
Ecco perché forse sembrano tiepidi tendenti al freddo i rapporti con il suo presidente in Giunta, Gianni Chiodi.
“Siamo entrambi molto impegnati in campagna elettorale, ci incrociamo poco”, taglia corto Gatti.
Quanto all’aquilano Luca Ricciuti, che assieme a Gatti e Berardo Rabbuffo doveva essere il terzo consigliere per creare il gruppo di Fdi ma è poi rientrato nel Pdl, “farà valutazioni il 26 febbraio. Ci sono politici che le fanno prima, con coraggio, rischiando, e chi vuole verificare ex post come San Tommaso – afferma il candidato – Lui è uno di questi”.
“Il gruppo si può fare lo stesso – assicura comunque – ci hanno chiesto come cortesia di farlo dopo il 26, magari ci sarà anche Ricciuti e secondo me saremo in molti”.
Critiche pacate ma precise, infine, al Pdl, “è una bella idea ma sul pratico candidature paracadutate, di scarsa qualità, facce discutibile. Noi abbiamo fatto liste pulite e ancorate al territorio”, conclude Gatti. (alb.or.)
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