L’AQUILA – “Nell’emergenza, nella ricostruzione e nella rigenerazione urbana serve una legge nazionale, un Testo unico, un quadro normativo certo, che sia uguale in ogni regione, per fare in modo che non ci siano più, come accaduto in passato, per esempio con i terremoti del 2009, del 2016 e del 2017, differenze d’azione e atteggiamento nelle situazioni emergenziali”.
Sarà questo il cavallo di battaglia della campagna elettorale abruzzese di Liberi e uguali, come ha sottolineato Danilo Leva, il molisano “paracadutato”, anche se non si definisce tale, candidato alla Camera, con il proporzionale, nel collegio L’Aquila-Teramo, in occasione della presentazione dei candidati del partito, che vuole essere “un’alternativa vera alla sinistra del Paese”.
“Bisogna avere risorse certe per i territori che stanno vivendo un’emergenza, di qualunque tipo: dalla prevenzione, fino alla rigenerazione urbana, le risposte di questa legislatura, appena chiusa, non sono state all’altezza non sono state all’altezza”, dichiara Leva, che si dice “particolarmente vicino all’Abruzzo ferito dai sismi, avendo già vissuto la stessa situazione nella mia regione, il Molise”, in riferimento alla tragedia della scuola di San Giuliano di Puglia in Molise che crollò a causa delle scosse.
“Ad oggi non è stato fatto nulla sull’edilizia scolastica, nonostante le vicende del passato e a questo dobbiamo porre rimedio, la forza di Liberi e Uguali deve caratterizzarsi su temi come questo”.
Infine, Leva sottolinea di non sentirsi assolutamente un “paracadutato”.
“Non mi sento tale, mi sento di questa terra come un cugino, sono un uomo di montagna anch’io, conosco i problemi e le ferite di questo territorio, perché sono le stesse del mio: le questioni legate allo sviluppo dell’Appennino e delle aree interne, sempre più escluse”, conclude.
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