ELEZIONI: NEL PESCARESE TRA CANDIDATI A LORO INSAPUTA E SINDACI DI PROFESSIONE

di Marco Signori

13 Maggio 2019 06:00

Pescara - Politica

PESCARA – Con poco più di 209 mila elettori chiamati al voto, la provincia di Pescara è quella in cui è coinvolto il maggior numero di abruzzesi alle amministrative del 26 maggio prossimo.

Oltre al capoluogo e a Montesilvano, due delle tre città alle urne superiori ai 15 mila abitanti e quindi interessate all'eventuale turno di ballottaggio, si scelgono il nuovo sindaco e il nuovo Consiglio comunale a Città Sant'Angelo, Abbateggio, Bolognano, Cappelle sul Tavo, Caramanico Terme, Castiglione a Casauria, Catignano, Civitaquana, Corvara, Farindola, Lettomanoppello, Moscufo, Montebello di Bertona, Rosciano, Salle, Torre de' Passeri e Vicoli.

A Città Sant'Angelo per il dopo Florindi si sfidano in quattro con ben 62 aspiranti consiglieri.

Il centrodestra si presenta spaccato e Azione Politica, il movimento civico guidato dall'imprenditore Gianluca Zelli sperimenta la corsa in solitaria con Arturo D'Addona, carabiniere di 56 anni. Mentre la Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia e Udc sono presenti nella lista che sostiene Matteo Perazzetti, fisioterapista di 37 anni che negli ultimi cinque anni è stato in opposizione in Consiglio comunale.

Il centrosinistra schiera Antonio Melchiorre, 71 anni, ex cancelliere al tribunale di Pescara e a lungo amministratore, è segretario locale del Partito democratico ed è indicato come l'erede di Florindi in continuità con l'amministrazione uscente.

Il Movimento cinque stelle, infine, presenta Stefano Seracini, 38 anni, dipendente di un pastificio.

A fare notizia, in provincia di Pescara, è stata la candidatura del sindaco uscente di Abbateggio ed ex presidente della Provincia, Antonio Di Marco, a Bolognano. Se la vedrà con Guido Di Bartolomeo, che ha anche segnalato al prefetto la presunta ineleggibilità del suo avversario, avendo svolto questa mansione per tre volte consecutive in un centro sotto i 3 mila abitanti.





Così come non è passata inosservata la presenza, nei comuni al voto in provincia di Pescara, di ben 9 liste formate esclusivamente da agenti di polizia penitenziaria, 4 a Corvara, 3 a Castiglione a Casauria e una ciascuna ad Abbateggio e Salle: una fattispecie che si ripete ormai da tempo, un malvezzo dovuto al fatto che gli agenti che si candidano possono beneficiare di un mese di aspettativa retribuita.

Curioso anche quanto accaduto a Torre de' Passeri, dove sembra che il biologo Romeo Battistelli, a lista formata, ha deciso di tirarsi indietro perché sarebbe stato informato solo all'ultimo momento che il candidato sindaco sarebbe dovuto essere lui. Per questo, nel paese della Val Pescara la sfida di Antonio Linari è contro il quorum: da unico candidato, affinché le elezioni siano valide deve superare il 50 per cento più uno dei consensi.

Ad Abbateggio si sfidano Fabrizio Canzurlo e Gabriele Luciano Di Pierdomenico.

A Cappelle sul Tavo la sfida è tra Pierino Di Giandomenico, sconfitto nelle ultime tre occasioni, e Lorenzo Ferri, vice sindaco del primo cittadino uscente, Maria Maiorano Picone.

A Caramanico torna sulla scena Mario Mazzocca, già sindaco e fino al 10 febbraio scorso sottosegretario regionale, che si contenderà la fascia tricolore con Luigi De Acetis.

Castiglione a Casauria i contendenti sono tre: Berardino Pietrangelo Giuliani, Dino Trotta e Biagio Petrilli.

A Catignano la competizione è più politica che altrove, visto che il sindaco uscente Enrico Valentini è un rappresentante della Lega, e il suo sfidante è Antonio Santedicola, sostenuto da Francesco Lattanzio, ex sindaco e segretario locale del Partito democratico.

A Civitaquana l'uscente Angelo Ciarfella deve vedersela con Arnaldo Palumbo.





Corvara a sfidare il sindaco uscente Guido Di Persio Margarella è Giuseppe Luigi Di Marco.

A Farindola la sfida è tra l'uscente Ilario Lacchetta e il suo predecessore Antonio De Vico, che ha guidato il paese quattro volte, dal 1995 al 2004 e dal 2009 al 2014, entrambi sono coinvolti nell'inchiesta sulla tragedia di Rigopiano, che il 18 gennaio 2017 causò 29 vittime.

A Lettomanoppello la sfida è tra Donato Di Renzo e Simone Romano D'Alfonso.

A Moscufo la contesa è tra Claudio De Collibus e Domenico Ferri.

A Montebello di Bertona si sfidano il vice sindaco uscente Gianfranco Macrini e Niclo Durante.

A Rosciano, dove il sindaco Alberto Secamiglio è scomparso nel dicembre scorso, si sfidano Simone Palozzo, erede dell'amministrazione uescente, e Gianfranco Passeri.

A Salle l'uscente Maurizio Fonzo deve vedersela con Davide Morante.

A Vicoli la sfida è tra l'uscente Catia Campobasso e Donato De Leonardis, anche se la lista di quest'ultimo sarebbe una lista civetta necessaria solo ad aggirare l'ostacolo del quorum.

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