FALSI CERTIFICATI PER ACCELERARE INGRESSO STRANIERI A TERAMO: NEI GUAI DIECI PERSONE

17 Luglio 2018 12:53

Teramo - Cronaca

TERAMO – Abuso di ufficio in continuazione e in concorso con Pubblici Ufficiali dei Comuni di Notaresco, Pineto, Roseto degli Abruzzi e Castellalto, nell'ambito delle procedure di rilascio della cittadinanza italiana “iure sanguinis” a favore di cittadini brasiliani, con queste accuse la Procura di Teramo ha emesso 10 ordinanze cautelari di divieto di dimora in tutta la provincia nei confronti di altrettanti soggetti.

L'indagine, durata almeno due anni, diretta dalla Procura e svolta dalla Squadra Mobile della Questura di Teramo, è stata avviata in seguito al gran numero di richieste di passaporto italiano pervenute, negli ultimi anni, negli uffici della Questura, da parte di neo cittadini italiani di origine brasiliana che avevano acquistato la cittadinanza italiana presso i comuni di Pineto, Roseto, Notaresco e Castellalto.





L'analisi della documentazione acquista dagli inquirenti ha consentito di accertare, inizialmente, che in almeno 72 pratiche di rilascio di cittadinanza, richieste negli anni 2015 e 2016 presso il comune di Notaresco e promosse da diverse agenzie di disbrigo pratiche che svolgevano il ruolo di intermediari tra il cittadino brasiliano e le Istituzioni italiane, l'ufficiale dello Stato Civile di quel Comune, allo scopo di accelerare la procedura di riconoscimento dello status civitatis (necessario per il successivo ottenimento del passaporto italiano), aveva attestato falsamente che la richiesta di cittadinanza era stata loro presentata in una data, che in realtà è risultata antecedente rispetto all'effettivo ingresso nel territorio italiano da parte del cittadino brasiliano, e quindi, quando lo stesso si trovava ancora in Brasile.

È stato accertato, inoltre, che, in molte delle pratiche l'Ufficiale di stato Civile aveva falsamente attestato, nell'atto di concessione della cittadinanza, che si erano verificate tutte le condizioni per il legittimo riconoscimento, quando invece non era stato ancora effettuata la verifica dell'abitualità della dimora nel Comune del cittadino brasiliano richiedente, poiché la residenza abituale in un comune italiano è condizione imprescindibile per il rilascio della cittadinanza italiana.

Analoghe false attestazioni da parte dell'Ufficiale sono state rilevate in diverse procedure di riconoscimento dello status civitatis a favore di cittadini brasiliani presso il Comune di Pineto negli anni 2015 e 2016.





In definita, numerosissimi sono risultati i cittadini brasiliani che hanno fatto ingresso in Italia al solo scopo di ottenere in tempi molto brevi il riconoscimento della cittadinanza italiana, attraverso gli uffici comunali della provincia di Teramo e con la fattiva collaborazione di agenzie di disbrigo pratiche di cittadinanza e di associazioni culturali italo/brasiliane, le quali sono risultate al centro di un fenomeno di tipo affaristico /imprenditoriale.

Si è infatti sviluppato, in poco tempo, un sistema organizzato in cui l'aspirante cittadino italiano fa ingresso in Italia munito di visto turistico, e una volta giunto in frontiera, viene immediatamente supportato da una agenzia di intermediazione che si preoccupa, in primo luogo, di trovargli un alloggio temporaneo presso una abitazione di un qualsiasi Comune del teramano, poi di presentare presso il competente ufficio comunale la documentazione finalizzata ad ottenere la residenza presso quel Comune; infine, di presentare l'istanza di riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis” presso l'Ufficio di Stato Civile del Comune stesso.

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