CRISI ISTITUZIONALE: IL COORDINATORE DEI SALVINIANI BELLACHIOMA APRE AL DIALOGO ANCHE IN REGIONE, MA IL SENATORE GRILLINO CASTALDI FRENA

FEELING ANCHE IN ABRUZZO TRA LEGA E CINQUE STELLE, ”SONO GLI ELETTORI A CHIEDERLO”

di Marco Signori

29 Maggio 2018 19:54

Regione - Politica

L'AQUILA – Fari puntati su Movimento cinque stelle e Lega anche in Abruzzo, dopo che il quadro politico nazionale post-elezioni del 4 marzo ha condotto alla sottoscrizione di un contratto di governo tra le due compagini, le uniche ad avere insieme la maggioranza in Parlamento.

“È caduto un tabù? Lo ha fatto cadere il popolo, non noi”, risponde il coordinatore regionale della Lega Giuseppe Bellachioma, neo deputato, al termine di una giornata convulsa fatta di incontri e riunioni incessanti a Roma, tra cui il consiglio federale del movimento.

Più cauto il senatore del Movimento cinque stelle Gianluca Castaldi: “Se c'è più feeling di prima con la Lega? Sinceramente non so rispondere, ma non credo che il Movimento snaturerà le sue prerogative”, dice a questo giornale, anche lui alla conclusione di una giornata impegnativa ma sul fronte del lavoro parlamentare, che “prosegue regolarmente” visto che l'aula del Senato è stata impegnata con l'esame del decreto Alitalia.





“Dovremo gestire delle percentuali che prima del 4 marzo erano inimmaginabili, i sondaggi di ieri ci danno in Abruzzo al 22 per cento circa, e percepiamo il consenso”, afferma Bellachioma, “è il popolo che non ha più tabu, gli interessa risolvere i problemi, Flat tax, Fornero, imprese, Bolkestein, cose che erano previste nel contratto di governo e al di là di quelle che sono le alleanze il tabù lo ha fatto cadere il popolo che ha dato un consenso”.

“Abbiamo fatto una coalizione di centrodestra quindi siamo coerenti, gli scenari futuri sono tutti aleatori, non si può di certo dire cosa accadrà”, ragiona il coordinatore della Lega, “siamo collocati nel centrodestra però non è stato bello ricevere attacchi da esponenti di Forza Italia che hanno dato fastidio a Salvini e a tutti gli altri, ma questo non significa niente anche perché bisogna capire cosa succederà sull'eventuale data del voto, tutto questo si inserisce in un contesto particolare perché abbiamo la scadenza delle regionali, vedremo quali potrebbero essere gli scenari che dovremo andare a valutare”.

“Mercoledì 6 giugno Salvini sarà a Silvi e a Teramo, i Comuni più grandi che vanno al voto, per il momento non c'è la possibilità di fare valutazioni perché le scelte nazionali condizionano le situazioni sui territori”, fa osservare Bellachioma, “ma questo lo decideremo al prossimo consiglio federale”.

“Abbiamo deciso che sabato e domenica nei gazebo che avevamo già predisposto per il tesseramento si farà anche una raccolta di firme per stimolare i cittadini a cominciare a pensare ad una elezione diretta del presidente della Repubblica, tuttavia rimaniamo calmi, non facciamo scenate e non chiamiamo la piazza”, aggiunge facendo un evidente riferimento all'impeachment invocato da Luigi Di Maio.





“Al consiglio federale ci è stato detto di prepararci alle elezioni politiche e abbiamo tracciato degli step fondamentali che comunque sono subordinati a quanto accadrà a Roma”, chiosa Bellachioma.

“È sbagliato affermare che il nostro elettorato sia più di sinistra, non credo che il Movimento si snaturerà ma la situazione è sempre in evoluzione”, dice dal canto suo Castaldi.

“Con la Lega sicuramente c'è stato rispetto recoproco e si è lavorato con sincerità e onestà per risolvere i problemai degli italiani, ma da qui a fare considerazioni politiche future credo sia presto”.

“Risvolti in Abruzzo? Vedo un Movimento cinque stelle che va dritto, da solo, sperando di superare gli ostacoli delle 20, 30 liste di coalizione che faranno gli altri per mantenere lo status quo”, aggiunge Castaldi, che tuttavia ribadisce: “Abbiamo fatto un contratto e non un'alleanza, sui temi, buttarsi a destra o sinistra è fuorviante perché siamo post ideologici, siamo persone che prima del Movimento cinque stelle votavano a destra e a sinistra, bisogna risolvere i problemi degli italiani prima di tutto”.

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