FESTIVAL DEL CREATO: MUSICA E RIFLESSIONI SU DIO E FAMIGLIA NELLA SECONDA GIORNATA DI EVENTI

16 Settembre 2017 10:48

Chieti -

CHIETI – Entra nel vivo il Festival del Creato di Chieti, la manifestazione nata su iniziativa dell’Ordine francescano secolare d’Abruzzo e dei Frati minori conventuali di Abruzzo e Molise con il supporto della Consulta dei laici di Chieti e dell’Arcidiocesi di Chieti-Vasto ed entrata a far parte del circuito Off del più longevo Festival Francescano di Bologna: una tre giorni di eventi iniziata venerdì 15 settembre e che si concluderà domenica 17, alla Villa Comunale sempre nel capoluogo teatino.

È ricca di appuntamenti anche la seconda giornata, partita alle 10 con le prime conferenze, tra cui ‘Le relazioni con Dio, con l'altro, con il mondo’ alla quale parteciperà, fra gli altri anche l'arcivescovo di Chieti-Vasto Bruno Forte e la conferenza pomeridiana ‘La politica delle relazioni con Adriano Sella e alcuni rappresentanti politici locali’.

In serata alle 20.30 il concerto testimonianza in live streaming alla Villa Comunale dell'ex chitarrista di Vasco Rossi, Nando Bonini, diventato francescano.

La prima giornata è stata rivolta a ragazzi e studenti con un ciclo di conferenze dedicate ai temi di attualità come l’utilizzo di internet e dei social media e il bullismo dilagante e a riflessioni sulla famiglia.

Dopo l'avvio con un seminario dal titolo “Caccia …al tesoro botanico” sotto la guida dell'esperto e storico degli alberi Antimo Palumbo, l'associazione di promozione sociale di Chieti “Psycorà” ha affrontato due temi delicati con 140 studenti delle terze medie del comprensivo 1 e del Convitto nazionale all'auditorium della scuola Giovanni Chiarini di Chieti, che hanno partecipato con interesse ascoltando con attenzione gli interventi delle esperte di temi sociali Rossella Barbati, Barbara Di Clemente, Annamaria Galassi e Vito Leone.





Un’analisi che pone l’attenzione sulla facilità con ci le informazioni private di ognuno siano reperibili in rete è stata invece l’oggetto della conferenza ‘Amici di rete. Connessioni tra rischi e opportunità’ 

“La vostra vita si trova interamente online. E potrebbe essere utilizzata contro di voi”, recita un video belga, che spopola on line e che è stato mostrato durante la conferenza.

Un video che mostra alcune persone che vengono prese casualmente per strada per farsi leggere la mente da un giornalista con la scusa di un nuovo programma televisivo. La gente che accetta rimane stupita da come questi riesca a sapere molte cose della loro vita privata compresi dati sensibili. 

Nelle immagini viene mostrato come le informazioni private – da conti bancari alle password di accesso ai portali personali, fino a ciò che si condivide sui social network – siano di dominio pubblico: basta una ricerca accurata da parte di menti esperte e non, per ricostruire il profilo di una persona.

La giornata di apertura della tre giorni di eventi e dibattiti è proseguita con un’altra conferenza dedicata a ‘Sport e sviluppo relazionale, mentre ‘Da che parte stai? Il bullismo e le sue maschere’ è stato il titolo dell’altro convegno in cui la piaga del bullismo che affligge la società è stata spiegata agli studenti dalle esperte di Psycorà, l’associazione di promozione sociale di Chieti, con l’invito ai ragazzi a raccontare le loro esperienze, anche in forma anonima.





Lo scopo è stato sensibilizzare e aiutare a riconoscere un problema sociale che, secondo le statistiche, colpisce il 20 per cento dei minori, in particolare le ragazze e invitare chi ne è vittima a denunciare, alle famiglie, alla scuola, alle autorità.

La cerimonia di apertura del Festival ha ricevuto la benedizione dell’arcivescovo di Lanciano-Ortona monsignor Emidio Cipollone, che nell’omelia ha esortato i fedeli e i presenti all’amore per il creato “che Dio ci ha donato” e che è intervenuto anche alla conferenza dal titolo ‘Le relazioni nella famiglia’ a palazzo De Mayo, con la sociologa Marialaura Di Loreto, attuale presidente della Cooperativa sociale Alpha a servizio del Consultorio familiare ‘Centro antiviolenza donna’.

Presente alla funzione anche l’assessore alla cultura del comune di Chieti Antonio Viola. 

“La famiglia, dal mio punto di vista, è quella costituita da un uomo e da una donna uniti stabilmente, da un legame duraturo e che si aprono alla vita con il desiderio di mettere al mondo dei figli”, ha detto l'arcivescovo, sottolineando che “oggi con il nome 'famiglia' si indicano cose che hanno poco a che fare con essa”.

La sociologa Di Loreto ha ricostruito l'evoluzione della famiglia da patriarcale a neolocale, aprendo una riflessione sulla violenza femminile: “Oggi sconvolge il numero elevato di femminicidi. È vero che si denuncia di più, ma la fascia di età si abbassa pericolosamente, come nel caso dell’omicidio di Noemi uccisa dal fidanzatino 17enne. Il femminicidio diventa di genere – ha aggiunto la Di Loreto – perché squilibrio di poteri tra sessi. Stiamo crescendo figli condannati alla felicità senza fornire loro un senso di responsabilità”.

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