FESTIVAL INCONTRI: ‘MISERIA E NOBILTA” IN CONSIGLIO, ‘SINDACO BIONDI NON E’ PODESTA”

di Alessia Centi Pizzutilli

26 Settembre 2019 12:31

L'Aquila - Politica

L’AQUILA – “Miseria e nobiltà”. Queste le parole riportate sullo striscione esposto questa mattina in Consiglio comunale all’Aquila dagli esponenti del centrosinistra, poco prima dell’avvio dei lavori.

Un gesto quello dell’opposizione che alimenta la polemica sul Festival degli Incontri, divenuto un “caso” a livello nazionale, e che si riferisce alle dichiarazioni che il sindaco del capoluogo, Pierluigi Biondi, ha fatto sul palco di Atreju, festa dei giovani di Fratelli d'Italia che si è tenuta sull’isola Tiberina a Roma domenica scorsa.

Durante il suo intervento il sindaco non ha mancato di togliersi così qualche sassolino dalla scarpa, ripercorrendo i passi che hanno preceduto il caso, rivolgendosi, senza mai citarle, ad Annalisa De Simone, presidente del Teatro stabile d'Abruzzo, e alla direttrice artistica del Festival Silvia Barbagallo.





Sono state loro, infatti, a parlare per prime di censura.

“Il problema di una città come L’Aquila è che il dramma che abbiamo passato è stato preso come una sorta di scenografia pietosa su cui consumare delle nefandezze assolute – ha detto nel suo intervento Biondi – Solo qualche giorno fa sono stato accusato di censura solamente per aver detto a ‘una tizia’ che non era possibile spendere 700 mila euro in quattro giorni per fare una sorta di ‘carnevalata’ di sinistra, in cui tra l’altro era assente il pluralismo”.

“Da lì i titoloni sui giornali ‘sindaco censura’, ‘Biondi non vuole Roberto Saviano e Zerocalcare’, Sì, in realtà non ce li voglio, perché L’Aquila è una città nobile, aristocratica, bella, plurale, che non merita queste cose”, ha detto ancora il primo cittadino.

Parole a cui l’opposizione ha voluto rispondere appunto con un più semplice “Miseria e nobiltà”. 





A spiegare il significato del gesto ad AbruzzoWeb il capogruppo di Articolo 1, Giustino Masciocco: “Questa amministrazione è misera sotto il profilo amministrativo e politico, il sindaco continua a politicizzare qualunque tipo di intervento”.

“A due giorni dalla commemorazione dei i Nove martiri aquilani – ha spiegato Masciocco – parla di Serena Aldechi e Predappio, esaltando l’aspetto più ‘estremo’ della destra. Il primo cittadino non ha alcuna intenzione di fare una condivisione o una valutazione oggettiva delle problematiche dell’Aquila che sono sul tappeto e al contrario continua a dividere la città, il sindaco non è un podestà, è stato eletto da una parte del territorio, ma non bisogna dimenticare che c’è un’altra parte consistente che non è d’accordo e che non lo vorrebbe”, ha aggiunto.

“Biondi iniziasse a comportarsi da sindaco e non da gerarca e vedrà che gli sarà riconosciuto il suo ruolo anche da parte nostra”, ha concluso.

LA DIRETTA DI ABRUZZOWEB
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