L'AQUILA: EX MINISTRO BARCA, ''OBBLIGO DURC A MACCHIA NEI DIVERSI CRATERI SISMA? E' INCOMPRENSIBILE, SERVE INVESTIMENTO PERMANENTE''

FESTIVAL PARTECIPAZIONE: FRACCARO, ”PIU’ EFFICIENZA ISTITUZIONI E POTERE AL POPOLO”

di Alessia Centi Pizzutilli

12 Ottobre 2018 12:33

L'Aquila - Cultura

L'AQUILA – “Più efficienza nelle istituzioni e più potere al popolo. Mi fa molto piacere essere qui all'Aquila, a questa manifestazione che si occupa di partecipazione, oggi più che mai la democrazia è vitale, i cittadini chiedono di poter partecipare attivamente e di incidere sulle decisioni che riguardano la loro comunità. È questo che vogliamo fare come Governo, introducendo strumenti di democrazia diretta come il referendum propositivo, perché le proposte che vengono dal basso non possano più essere messe in un cassetto e abbandonate, ma la voce del popolo abbia significato e importanza. Credo, quindi, che per la prima volta un Governo affronti le riforme istituzionali dando fiducia ai cittadini e non chiedendo più potere”.

Ha esordito così il ministro per i Rapporti col Parlamento e la Democrazia diretta, Riccardo Fraccaro, atteso ieri all'Aquila nel primo pomeriggio, ma arrivato soltanto alle 22,45, perché impegnato in Aula.





Il Ministro ha partecipato a un incontro all'Auditorium del Parco del Castello, insieme al segretario generale di ActionAid, Marco De Ponte, il segretario nazionale di Cittadinanzattiva, Antonio Gaudioso, e la componente del comitato esecutivo Slow Food Italia, Silvia De Paulis, in programma nella prima giornata della terza edizione del Festival della Partecipazione.

“Referendum propositivo vuol dire anche abolizione del quorum, come ci chiede il Consiglio d'Europa, quindi non ci stiamo inventando nulla: si tratta della migliore pratica a livello internazionale, perché Il quorum, abbiamo potuto toccarlo con mano in questi anni, è un disincentivo alla partecipazione. I Governi con il quorum al 50 per cento di solito invitano i cittadini as andare al mare e non a partecipare, con il quorum vince chi non partecipa, senza quorum vince chi partecipa e sappiamo che la democrazia è, o dovrebbe essere, partecipazione”, ha aggiunto Fraccaro.

Altre riforme costituzionali come il taglio dei parlamentari? “Andiamo in due direzioni – ha risposto il Ministro – da una parte abbiamo presentato il referendum propositivo, appunto, per dare più potere al popolo e dall'altra vogliamo un efficientamento delle istituzioni rappresentantive, le due cose vanno di pari passo con la riduzione del numero dei parlamentari, non è solo una riduzione significativa del costo delle istituzioni, parliamo di mezzo miliardo a legislatura, ma quello che ci interessa di più è renderle più snelle, efficienti. Dunque, regolamenti parlamentari e riduzione del numero dei parlamentari è qualcosa che ormai è nelle corde di questo Paese, ci adeguiamo ai migliori standard europei, visto che al momento siamo la nazione con il più alto numero di parlamentari eletti a rappresentare i cittadini. Quindi in questo modo seguiamo le migliori pratiche: insomma più efficienza nelle istituzioni e più potere al popolo”, ha concluso Fraccaro.





Tra i protagonisti di questa terza edizione del Festival, evento chiave per il capoluogo abruzzese, che riaccende i riflettori sui problemi del territorio, grazie ad una discussione che parte dai cittadini e per i cittadini, protagonisti della cosiddetta “democrazia partecipata”, l’ex ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, che ieri è entrato a gamba tesa sul tema della differenza normativa tra un terremoto e un altro e in particolare sulla questione dell'obbligatorietà del Documento unico di regolarità contributiva (Durc) Congruità nei cantieri del terremoto.

“Non è chiaro cosa sia giusto in Italia, ma decidiamolo tutti insieme, decidiamo quali sono i diritti di un cittadino colpito da eventi straordinari, come il sisma, anche in modo da rendere la solidarietà un elemento definitivo e non una faticosa rivendicazione, per cui ogni volta devo preoccuparmi perché non so quali sono i miei diritti”, ha detto Barca ad AbruzzoWeb.

“Il fatto che l'obbligatorietà del Durc sia stata tolta ad un certo punto è incomprensibile, perché si tratta di uno strumento che consente di avere maggiore tranquillità per i i lavoratori impiegati in un cantiere della Ricostruzione”, ha concluso l'ex Ministro.

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