FIALS A D’ALFONSO: ‘LA SITUAZIONE DELLA ASL DI PESCARA INSOSTENIBILE’

15 Settembre 2015 13:14

Pescara - Politica

PESCARA – “Possibile che questa Azienda non abbia piani di previsione, piani che si attivano immediatamente. La sanità pescarese è diretta e gestita in modi impossibili da descrivere. Manca un aggettivo, o meglio manca un aggettivo nuovo, per non ripetere le tante e numerose e circostanziate segnalazioni che, come Fials, abbiamo fatto da anni”. E' il contenuto di una lettera aperta che i rappresentanti della Fials (Federazione italiana autonomie locali e sanità) hanno inviato al presidente della Regione Luciano D’Alfonso per denunciare la situazione della Asl pescarese. 

LA NOTA COMPLETA

La nostra sanità va sempre più a rilento, è sempre più assente e/o lontana dai cittadini. I servizi sono sempre più rarefatti, le liste di attesa lunghissime. 

Le notizie rimbalzate domenica 14 sui quotidiani regionali raccontano non tanto e non soltanto dell’ultimo guasto di una apparecchiatura (radioterapia guasta e 180 prenotati in attesa), ma anche di carenze di organico (un solo Infermiere per 40 ricoverati) e condizioni igienico strutturali terribili (nelle vicinanze dei Laboratori di anatomia patologica). 





La Sanità pescarese appare e traspare, ancora una volta, senza piani, alternative, prospettive di soluzioni, decisamente impreparata ad affrontare e risolvere anche il ‘fermo’ di un solo macchinario. Impreparata. Come altrimenti definire l’unica dichiarazione che questa Asl ha fatto, riportata su Il Centro, di un Dirigente Asl che preannuncia uno “spostamento ad altri ospedali” delle persone prenotate. 

Ma la rottura non è accaduta 24 ore prima, è accaduta settimane prima. Possibile che questa Azienda non abbia piani di previsione, piani che si attivano immediatamente. Piani per non lasciare il cittadino da solo? La Sanità pescarese è diretta e gestita in modi impossibili da descrivere. Manca un aggettivo, o meglio manca un aggettivo nuovo, per non ripetere le tante e numerose e circostanziate segnalazioni che, come Fials, abbiamo fatto da anni.
 
Anche Lei, Presidente, ne è a conoscenza. Lei ha scritto al Manager l’8 agosto scorso, invitandolo a ‘sospendere’ un Concorso per Chirurgia maxillo facciale per evitare inutili doppioni, ha nuovamente scritto il 20 agosto per ‘correggere’ il Coordinatore delle direzioni ospedaliere, aveva anche scritto sull’acquisto di un edificio per mettervi Uffici amministrativi. 

Le chiediamo: ha ottenuto quanto indicato? Ha almeno ricevuto delle risposte? Noi no. Quando ci rivolgiamo alla Direzione si innalza un muro. Questa la dice lunga sulle auspicate ‘relazioni sindacali’. Sig. Presidente: lo sa quanti sono i processi, le denunce, i richiami che questa Direzione, negli ultimi due anni, ha attivato?  Sa quante volte la Asl è stata condannata? Quasi sempre.

Trasferimenti illegittimi di nostri Dirigenti sindacali, giornate di sospensione dallo stipendio di nostri Segretari provinciali, querele per diffamazione. Tutti processi persi e che pagheranno, per le spese che questa Asl ha affrontato ricorrendo in modo temerario alla Magistratura, i contribuenti. Che pagheremo anche noi che queste cause le abbiamo subite e vinte. 





Una Asl che sembra non avere obiettivi salvo il trascinarsi quotidianamente giorno per giorno. Una direzione che non mostra idee, iniziative, proposte. Come Fials, ma anche come operatori e cittadini che dovrebbero usufruire dei servizi, le chiediamo un deciso intervento per un cambio di rotta. 

Basta con gli infermieri e caposala e operatori sanitari che abbandonano i reparti per essere destinati in uffici. Gli uffici agli amministrativi, i reparti al personale sanitario e para sanitario. Altrimenti il lavoro ricade sui pochi che rimangono nei reparti. 

Una Asl che è non solo nella evidente confusione gestionale e programmatoria, ma che, a volte, prende decisioni ‘discutibili’ sia nella forma che nella sostanza.
 
Non è certo questo l’argomento più importante, ma riteniamo giusto sottoporlo alla Sua attenzione. Le pare ‘normale’ che l’Ufficio che raccoglie le critiche e le segnalazioni dei cittadini, l’Urp (Ufficio per le relazioni con il pubblico) abbia come dirigente la stessa persona che dirige il Cup (Centro unico di prenotazioni), quello che, a detta di molti, ‘risponde con difficoltà’ al telefono e che poi concede appuntamenti sino a 12 mesi dopo? Non le pare ‘strano’ questo doppio incarico? Con quale serenità il Dirigente valuterà le lagnanze sul Cup indirizzate all’Urp visto che li dirige entrambi? Quali risposte avrà il cittadino? 

Perché abbiamo fatto questa notazione? Per dimostrare, come detto, che si ‘naviga a vista’ e le conseguenze le subiamo tutti noi cittadini.
 

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