FONDAZIONE CARISPAQ FINANZIA 170 TIROCINI, 90 DIVENTATI CONTRATTI STABILI

di Loredana Lombardo

28 Gennaio 2019 20:00

L'Aquila -

L’AQUILA – Sono state 170 le borse di studio che la Fondazione Carispaq ha messo a disposizione dei ragazzi inoccupati e disoccupati nell'Aquilano dal 2014 al 2018 tra i 18 e i 35 anni; di queste circa 90 si sono trasformate in rapporti di lavoro continuativi.

Il progetto è nato 5 anni fa coerentemente con le linee guida in materia di tirocini elaborati dalla Regione Abruzzo e con la stipula di una convenzione con il Centro per l'impiego dell'Aquila che ha svolto il ruolo di soggetto promotore, inoltre la Fondazione ha stanziato 1,8 milioni di euro.

Il dato interessante e registrato come “un aspetto molto positivo”, dai vertici della Fondazione Carispaq è stato il tramutarsi del tirocinio per un centinaio in un rapporto di lavoro continuativo. 

La durata di ciascuna borsa lavoro è stata di 12 mesi più 4, l'importo lordo corrisposto mensilmente è stato di 800 euro, l'età media dei tirocinanti coinvolti è 33 anni, di cui il 51 percento sono donne e il 49 uomini, il settore merceologico dove c'è stato maggiore inserimento è stato quello manifatturiero, a seguire costruzioni edili e sanità e assistenza.

Il risultato di questo progetto è stato presentato all'Aquila questo pomeriggio, all'Auditorium del Parco, alla presenza di alcuni dei giovani che hanno partecipato ai tirocini.





“Cerchiamo di favorire lo sviluppo della nostra provincia e soprattutto l'incontro tra formazione e mondo del lavoro. È stata un'esperienza pilota, tentare una strada da suggerire a chi questo compito ce l’ha sulle spalle, come la Regione Abruzzo, che come ente ha questa mission di creare e stimolare queste iniziative”, è stato il commento del presidente della Fondazione Carispaq, Marco Fanfani.

All'incontro erano presenti anche il candidato alla presidenza della regione Abruzzo Giovanni Legnini, il presidente vicario Giovanni Lolli, i candidati consiglieri del Pd Pierpaolo Pietrucci Patrizia Masciovecchio, la responsabile del Centro per l'impegno dell'Aquila Francesca Farda.

“L'economia è regolata dalle leggi e si possono suggerire dei percorsi nel futuro. Per questo adesso abbiamo pensato già al prossimo progetto che si rivolgerà a una scolarità elevata, quella dei laureandi o laureati ai quali metteremo a disposizione delle borse di studio per completare il loro percorso, l'università è spesso anche sacrificio e questi ragazzi sono una risorsa della nostra provincia”, ha aggiunto Fanfani.

“L'auspicio è che le peculiarità di questa esperienza possano contribuire a definire un modello utilizzabile da tutte le istituzioni pubbliche nell'ambito delle politiche attive per il lavoro, nell'ottica di aiutare le imprese, i giovani, il territorio aquilano”, ha chiarito il presidente della Fondazione.

Il presidente ha ribadito anche, “la volontà di fare in modo che questi contratti di lavoro a tempo indeterminato non restino episodi isolati. I giovani ne hanno bisogno e purtroppo viviamo un periodo difficile. Il mondo lavoro si struttura sempre più con le partite iva e penso che avviando professionalità in questo modo in qualche modo si cerchi di evitare di assumere, stabilendo rapporti di lavoro in qualche modo anomali. Sono le uniche forme in questo momento, sebbene in alcune regioni come la Lombardia stiano dando importanti risultati, non può essere il mercato del lavoro standardizzato a questo livello”.

“La Fondazione opera da sempre senza scopo di lucro – ha ribadito il segretario generale David Iagnemma – e lo sviluppo economico e sociale sono due attività connesse tra loro sulla abbiamo sempre investito tempo e risorse. È necessario sostenere i giovani, è strettamente formativo, specie in un periodo storico come quello che stiamo vivendo in cui trovare lavoro non è sempre facile”.





“L'esperienza messa in campo presenta alcuni aspetti innovativi, primo fra tutti la semplicità del bando scelto per l'acquisizione delle manifestazioni di interesse da parte delle imprese che ha reso tale strumento più accessibile, inoltre è di grande rilevanza il coinvolgimento delle aziende stesse che hanno selezionato i candidati direttamente in possesso dei requisiti coerenti con le effettive esigenze aziendali”, ha concluso Iagnemma.

Tra i giovani che hanno avuto la possibilità di veder tramutato il tirocinio in un rapporto di lavoro continuativo, l'aquilana Valeria Fulvi, assunta dopo il tirocinio dal gruppo Iannini Costruzioni.

“Ringrazio la Fondazione Carsipaq per aver dato questa opportunità a tanti giovani che come me cercano di inserirsi positivamente nel mondo del lavoro. Sono una madre e quindi lavorando sto dado anche un esempio positivo a mio figlio. Sto facendo un lavoro che mi piace e in un ambiente dove mi trovo bene e che mi ha spinto anche specializzarmi nel settore tanto da aver deciso di fare un corso per diventare consulente del lavoro”, è stato il suo commento.

Era presente anche Lorenza Fidanza di Celano (L'Aquila), neodiplomata che sta svolgendo in questi mesi un tirocinio presso una struttura per anziani nella sua città. 

“Sto lavorando con tanta passione perché è quello che voglio fare, spero davvero che vada tutto bene e di avere in futuro delle opportunità di lavoro in questo settore”.

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