FRANCAVILLA: SALVATA IN SOTTOPASSAGGIO ALLAGATO, VUOLE RISARCIMENTO DA COMUNE

23 Gennaio 2019 06:30

Chieti - Cronaca

FRANCAVILLA AL MARE – Rischia di finire in tribunale la storia di Antonina Zappalorto, la signora di Ortona che lo scorso 22 ottobre rischiò di annegare all'interno della sua vettura, nel sottopasso di via Pola, salvata solo dal decisivo intervento di tre uomini, Flavio Firmani, Amilcare Catena e Luca Ortu, veloci a soccorrerla e ad estrarla dalla macchina che si riempiva d'acqua.

A distanza di qualche mese infatti, come riporta Il Centro, la protagonista della disavventura finita sulle cronache nazionali, insieme a suo marito Walter Esposito ha dato mandato all'avvocato Gianni De Grandis di chiedere il risarcimento dei danni al Comune di Francavilla.





Da quello che si apprende, la richiesta sarebbe motivata in parte con riferimento ai danni fisici e morali riportati dalla signora Antonina a seguito del trauma vissuto in quei concitati momenti.

Lo stesso marito, sempre tramite il legale, ha fatto sapere di aver pronto un preventivo per quanto concerne anche i danni riportati dalla macchina che nella circostanza rimase sommersa dall'acqua.

Tuttavia, una quantificazione economica della richiesta non è stata ancora fatta, anche se l'impressione che la vicenda non si sarebbe chiusa con gli abbracci commossi di quei giorni l'aveva già offerta Walter, il marito della signora, che proprio in un'intervista al Centro nei giorni successivi al fatto, aveva dichiarato: “Nessuno dal Comune ci ha chiamato. Quello che è accaduto è da denuncia, i sottopassi si allagano ogni volta che piove e, nel caso di mia moglie, le transenne le hanno messe dietro l'auto”.





Parole, che nel tempo, hanno contribuito evidentemente a motivare la richiesta di risarcimento. L'amministrazione, però, fa già sapere che non ci sta, difficilmente accontenterà le richieste dei coniugi. Secondo quanto sostengono fonti interne al Comune, la signora aveva piena contezza della situazione, in quanto conosce la zone perché vi lavora come badante – come ha raccontato lei stessa, ospite della trasmissione I fatti vostri di Giancarlo Magalli: le barriere messe per bloccare il transito erano appena dietro la sua vettura, sicuramente visibili. Inoltre, ricordano dal Comune, quel giorno, oltre al segnale di pericolo con le ondine, era in funzione anche il segnale lampeggiante che indica il rischio di allagamento.

Tutte circostanze che, secondo l'amministrazione, avrebbero dovuto scongiurare il tentativo di avventurarsi della signora, la quale, al contrario, secondo il Comune di Francavilla avrebbe avuto un comportamento imprudente che ha messo a repentaglio la sua vita. I consulenti legali sono già al lavoro per capire se e cosa rispondere alla richiesta consegnata a mezzo pec dall'avvocato De Grandis, legale della signora Zappalorto.

La possibilità di raggiungere un accordo stragiudiziale sembrerebbe da escludere e per questo l'approdo della vicenda in un'aula di giustizia è una prospettiva tutt'altro che inverosimile. 

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