FURTI, ALBANESE IN MANETTE DOPO INSEGUIMENTO DA FILM

26 Aprile 2016 13:08

Pescara - Cronaca

MONTESILVANO – Una notte di pura follia quella che si è consumata ieri tra Pescara e Montesilvano, conclusa con l'arresto di un 30enne albanese, Pashk Piroli, al termine di un lungo e rocambolesco inseguimento.

Tutto inizia alle 3 quando viene segnalato un furto in abitazione nel comune di Villamagna: i ladri sono entrati in una villetta e oltre ad asportare un televisore, soldi contanti e vari preziosi si sono impossessati dell’auto della vittima, una Volkswagen Passat.

Le ricerche dell’auto sono state estese immediatamente sia nella provincia di Chieti che in quella di Pescara dove i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno iniziato a battere insistentemente il territorio alla ricerca dei fuggiaschi.





Dopo circa 15 minuti una pattuglia ha incrociato l’auto che viaggiava a forte velocità sull’asse attrezzato in direzione Pescara all’altezza del cementificio. È scattato subito l’inseguimento: i militari si sono messi alle calcagna dell’auto rubata che, per tutta risposta, ha accelerato ulteriormente facendo inversione e prendendo a fortissima velocità la variante per Montesilvano.

L’inseguimento, durato per diversi minuti, è stato pericoloso per i carabinieri che più volte si sono visti tagliare la strada dal malvivente che ha cercato in tutti i modi di far sbandare l’autoradio.

Giunti all’altezza del cimitero di Montesilvano l’auto impazzita ha imboccato contromano la rotatoria urtando due auto di poveri malcapitati e mettendo in pericolo i (per fortuna pochi) utenti della strada che transitavano sulla Vestina; nel frattempo è giunta sul posto anche un’autoradio della Compagnia di Montesilvano allertata via radio dalla Centrale Operativa.





Non pago, e sentitosi ancora col fiato sul collo, il fuggitivo prima ha speronato per ben due volte la gazzella nel tentativo di buttarla fuori strada, poi ha compiuto un’altra pericolosissima manovra di contromano sulla strada per Città Sant’Angelo dove ha rischiato di impattare frontalmente con un’altra autovettura nel tentativo di disfarsi degli inseguitori; a quel punto i militari, vista la situazione di gravissimo pericolo che l’auto impazzita stava generando e per scongiurare che qualche ignaro passante o automobilista potesse farne le spese anche a costo della vita, hanno esploso pochi precisi colpi sui pneumatici posteriori dell’auto che, attinta, ha sbandato andando ad impattare violentemente contro un muretto di cemento armato.

Nonostante il devastante impatto, però, l’autista del mezzo, miracolosamente illeso è uscito a fatica dalle lamiere e, vistosi braccato dai militari, ha iniziato a picchiarli con calci e pugni, procurando anche lesioni, fino a quando non è stato immobilizzato non senza fatica.

Il 30enne, pregiudicato, di origine albanese ma residente a Montesilvano, all’interno dell’auto aveva la refurtiva che è già stata restituita all’avente diritto. L’uomo è stato tradotto in carcere in attesa di udienza di convalida.

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