Giulianova, Museo dello Splendore: la collezione Bindi

20 Febbraio 2007 12:43

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Vincenzo Bindi (1852-1928)
Storico, nato a Giulianova nel 1852, morto a Napoli nel 1928.
Studiò legge a Napoli seguendo in pari tempo i corsi di letteratura e filosofia alla Scuola Normale Superiore.
Giovanissimo cominciò la carriera di insegnante e, sempre giovanissimo, ottenne la Direzione della Scuola Normale Femminile di Napoli.
Consacrò tutta la sua vita ad illustrare la regione natia e a raccogliere autografi ed opere d’arte.
Viaggiò in Inghilterra, Belgio, Olanda, Grermania e Svizzera.
Ebbe incarichi dal Ministero della Pubblica Istruzione e fu inviato a Parigi nel 1885 per lo studio del Chronicon Casauriense e in Germania nel 1890 per lo studio dei frammenti e delle opere di oreficeria esistenti nei musei tedeschi.
Ricoprì numerose cariche, fu decorato di vari ordini cavallereschi e fu membro di società ed accademie italiane ed estere.
Scrisse circa cento saggi tra articoli e libri di argomento storico e artistico.
La sua opera più importante Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi gli conferì notorietà a livello nazionale.
E’ sepolto nel cimitero di Giulianova.





Il lascito Bindi
Vincenzo Bindi con un lascito del 3 ottobre 1927 dota la città di Giulianova di una particolare e significativa pinacoteca.
Nelle prime quarantanove pagine del lascito testamentario egli cataloga e spesso presenta criticamente 377 opere (altre sono da lui unicamente numerate) appartenenti ad un periodo estesissimo compreso tra il 1600 e il 1920 circa ed elenca 115 artisti.
L’unitarietà e la particolarità di questa raccolta sono date da due elementi precisi:
1) si tratta di opere di artisti meridionali formatisi a Napoli o che hanno avuto stretti rapporti con questa città
2) tutte le opere riconducono ad una pittura dal vero definita da Bindi stesso pittura speciale.
Il lascito si concentra in un periodo compreso tra il 1820 e il 1870, raccogliendo e presentando quasi tutti gli artisti appartenuti alla cosiddetta Scuola di Posillipo, gli altri artisti sono considerati anticipatori o epigoni di questa scuola.





La Collezione Bindi al Museo dello Splendore
Dall’estate 2005, in seguito alla ristrutturaizone della Pinacoteca Bindi, la Collezione è ospitata al Museo d’Arte dello Splendore
Il museo espone le opere della collezione “a rotazione”, selezionando volta per volta un diverso ambito tematico e stilistico.

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