GSSI: NUOVO DIRETTORE GENERALE NOMINATO IN SORDINA, E’ IL FRUSINATE ROBERTO MOLLE

di Marco Signori

23 Marzo 2017 06:48

L'Aquila - Cronaca

L'AQUILA – Nominato in sordina il primo direttore generale del Gran Sasso Science Institute (Gssi), di fatto la seconda università dell'Aquila: è Roberto Molle, dipendente dell'Università di Cassino e del Lazio meridionale.

Il conferimento dell'incarico è avvenuto nel dicembre scorso, ma, complice probabilmente il fatto che non fosse prevista alcuna procedura selettiva e non sia stata redatta e pubblicata alcuna graduatoria o elenco degli idonei, è passato del tutto inosservato.

Nei meandri del portale istituzionale dell'istituto si trova il documento con il quale il consiglio d'amministrazione, su proposta del rettore Eugenio Coccia, ha conferito l'incarico a Molle, “sulla base – si legge – del curriculum professionale e delle qualificate esperienze maturate in ambito universitario”.





L'istituto, della trasparenza non ha mai fatto il suo baluardo, visto ad esempio che il portale istituzionale, oltre ad essere esclusivamente in lingua inglese, ha la stragrande maggioranza delle voci della sezione “amministrazione trasparente” lasciate in bianco.

Ha fatto recentemente notizia per l'apprezzabile progetto opendataricostruzione.gssi.it, il sito che raccoglie tutti i dati legati alla ricostruzione post-terremoto del 2009.

Ma anche per aver costituito, per la città, una sorta di seconda università, riuscendo a drenare importanti risorse pubbliche ma senza rendere evidenti le scelte compiute: secondo fonti interne all'Università dell'Aquila, ad esempio, il Gssi occuperebbe circa 80 persone, per l'assunzione delle quali non si è mai avuto contezza di procedure ad evidenza pubblica.

La stessa nomina del rettore, è avvenuta con un bando lampo di soli 11 giorni e per di più “balneare”, pubblicato da Coccia, quando era ancora direttore del Gssi, il 26 luglio scorso, proprio il mese successivo alla presenza all'Aquila dell'allora ministro Stefania Giannini all'indomani del decreto che sancì il riconoscimento di scuola superiore universitaria.





A tutt'oggi, poi, sull'”amministrazione trasparente” del portale istituzionale non sono pubblicate neppure le composizioni del Senato accademico e del consiglio d'amministrazione, vuota anche la sezione riservata all'organigramma.

A lanciare pubblicamente pesanti ombre sull'operato dell'istituto, tuttavia, è stato solo Francesco Bizzarri, docente dell'Università dell'Aquila e presidente del Centro sportivo universitario (Cus), che nell'agosto scorso proprio in un'intervista ad AbruzzoWeb ha invocato l'intervento dell'Autorità anticorruzione.

“Nel momento in cui c’è una spending review a livello nazionale che coinvolge anche L’Aquila terremotata, mentre si chiude la Forestale e vengono fatte ripagare le tasse agli studenti – evidenziava il docente – invece di portarla dentro l’Ateneo aquilano facciamo nascere una seconda università?”.

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