IMPOSTE LOCALI: FAMIGLIE ABRUZZESI TRA LE PIU’ TARTASSATE, LA CLASSIFICA IN ITALIA

di Filippo Tronca

29 Agosto 2018 19:59

Regione - Economia

PESCARA – Le famiglie abruzzesi scuciono ogni anno 1.780 euro in media per le imposte della Regione, delle Province, e dei Comuni. Una somma aumentata dal 2016 al 2017 dell'1 per cento.

Una cifra elevata, la sesta più alta in Italia, e ben superiore alla media che è pari  a 1.672 euro annui. Bisogna poi vedere se i servizi ricevuti in cambio sono all'altezza.  

Il dato è contenuto in un'indagine del quotidiano Il Sole 24 ore,  che affronta uno de temi caldi che c'è da scommettere, sara sara evocato  nella campagna elettorale in vista delle elezioni regionali abruzzesi. Tenuto conto che associazioni di consumatori e di categoria chiedono a gran voce una riduzione della pressione fiscale, per rilanciare consumi e competitività. In primis nelle aree interne, dove paradossalmente ad una piccola attività di frontiera come un bar,  Stato ed gli enti locali non fanno un euro di sconto.

In realtà si spiega nell'indagine, una riduzione delle imposte locali si e' verificata nel bienno precedente a quello preso qui in esame, tra il 2015 e il 2016, in tutta Italia in media del 15,7 per cento, in Abruzzo in modo più modesto, del 9,3 per cento. Questo perché ha inciso la cancellazione della Tasi sulle abitazioni principali. Poi però la pressione fiscale è ricominciata per altre strade a crescere.





La famiglia tipo oggetto dell'indagine dal Sole 24 ore è  composta da due genitori lavoratori dipendenti con due figli minorenni a carico, con abitazione di proprietà non di pregio, e che possiede un automobile.   

I tributi presi in considerazione sono le addizionali regionali e comunali Irpef, l'addizionale regionale sul gas metano, e sulla benzina per autotrazione, la tassa sui servizi indivisibili, la Tasi, sui rifiuti, la Tari, l'imposta provinciale sulla Rc auto, e sulle trascrizioni (Itc).

Ebbene: la regione più tartassata è la Campania (2.144 euro), Lazio (1.888 euro), Calabria (1.834), Piemonte (1.800), e Sicilia, (1.793), e a seguire come detto l'Abruzzo.

Le regioni dove le imposte sono più basse sono invece la Val D'Aosta (1.160 euro), seguita da Friuli Venezia Giulia (1.268), Lombardia (1.400), Basilicata (1.452) e Veneto (1.460).





L'Abruzzo non è messo bene nemmeno tenendo conto dell'incremento in un anno delle imposte locali. La media italiana è dello 0,7 per cento. In Abruzzo sono invece aumentate dell'1 per cento, peggio è capitato solo alla Puglia con un 3,2 per cento, alla Sardegna, 2,1 per cento e alla Calabria, 1,9 per cento. Per la cronaca le imposte in Italia sono diminuite solo in Campania, che resta la piu', tartassata dello 0,7 per cento, e sopratutto in Emilia Romagna, con un significativo 8,6 per cento.

A proposito di pressione fiscale nel luglio di quest'anno, la Cna aveva lanciato l'allarme sulla situazione insostenibile per le imprese, tendo conto questa volta di tutte le tasse, da quelle statali a quelle locali.

A proposito di pressione fiscale: nel luglio di quest'anno, la Cna aveva lanciato l'allarme sulla situazione insostenibile per le imprese, tendo conto questa volta di tutte le tasse, da quelle statali a quelle locali, sulla base del rapporto annuale “Comune che vai, tassa che trovi”.
La complessa ricerca ha messo a confronto, comune per comune, il peso globale della tassazione (il cosiddetto total tax rate) applicata a una piccola impresa dai parametri standard  stilando una speciale classifica che fissa per tutti e 137 i comuni censiti la data fatidica di “liberazione” dal fisco: il tax free day appunto, che quest'anno il 14 luglio ha incoronato Gorizia come la città più amica del mondo delle imprese.

Dodici i comuni abruzzesi inseriti nello studio: migliore performance per Spoltore, tax free day il 2 agosto; percentuale totale di pressione fiscale pari al 58,9%, a seguire L'Aquila (2 agosto; 58,9%); Teramo (4 agosto; 59,5%); Lanciano (5 agosto; 59,8%); Avezzano (6 agosto; 60%); Vasto (6 agosto; 60%); Chieti (10 agosto; 61,1%); Giulianova (14 agosto; 62,1%); Pescara (15 agosto; 62,4%); Montesilvano (21 agosto; 64%); Sulmona (24 agosto; 64,8%); infine Roseto (25 agosto; 65,3%).

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