IMPRENDITORE SFREGIATO CON ACIDO DOPO LITE A TERAMO
Pubblicazione: 31 gennaio 2019 alle ore 11:28

TERAMO - Per ora negli atti arrivati in Procura ci sono due versioni diverse e contrastanti, due querele e una sola certezza: l'acido finito sul volto dell'imprenditore Aldo Di Francesco nel corso di una violenta lite con il costruttore e imprenditore Carlo Cerino.
Il primo è ricoverato nel reparto di oculistica dell'ospedale Mazzini con causticazioni alle cornee e ustioni alle braccia e alle mani, per lui la prognosi è di trenta giorni e nelle prossime ore i medici valuteranno eventuali conseguenze; il secondo, come riporta Il Centro, è stato medicato e dimesso con una prognosi di venti giorni per una ferita da taglio ad un braccio e una lieve ustione al volto.
Nessuno dei due per il momento risulta indagato.
Intanto gli investigatori hanno sequestrato la bottiglietta, un punteruolo e un coltello sul luogo della lite insieme alla macchina di Di Francesco.
A portare avanti le indagini la squadra mobile, guidata da Roberta Cicchetti.
Gli inquirenti dovranno ora cercare di fare chiarezza sul violento episodio che ieri ha monopolizzato l'attenzione di un'intera città visto che entrambi sono molto conosciuti per le loro attività: l'immobiliarista Di Francesco è l'ex editore dell'emittente Teleponte, mentre Cerino è un noto costruttore che negli ultimi tempi ha realizzato anche stazioni di rifornimento per il carburante.
Secondo il primo rapporto della polizia arrivato ieri sera in Procura i due, entrambi ascoltati , hanno dato versioni diverse e entrambi hanno presentato una querela contro l'altro.
I fatti, a cui non erano presenti testimoni, si sono verificati nella prima mattinata di ieri a Piano d'Accio dove i due i sarebbero incontrati per avere un chiarimento riguardante questioni economiche.
Secondo la versione fornita da Cerino agli investigatori della squadra mobile, riportata dal quotidiano d'Abruzzo, lui avrebbe visto Di Francesco arrivare in auto davanti al deposito di una sua attività e avrebbe subito notato la bottiglietta e il punteruolo nelle mani dell'altro.
A questo punto, sempre secondo la sua versione agli atti, nel momento in cui Di Francesco ha cercato di uscire dalla vettura lui, per difendersi, ha chiuso di colpo lo sportello dell'auto che è finito contro l'altro colpendolo e facendogli rovesciare addosso la bottiglietta che conteneva l'acido. In quei concitati minuti Di Francesco, sempre secondo la versione dell'altro, sarebbe uscito dalla macchina, tra i due ci sarebbe stata una colluttazione e Cerino sarebbe stato colpito con il punteruolo ad un braccio.
Diversa la versione data agli investigatori da Di Francesco che ha raccontato di essere stato aggredito dall'altro che gli avrebbe lanciato l'acido.
Di Francesco, dopo il fatto, è stato portato in ospedale da un dipendente di un'azienda che si trova vicino al posto della lite, mentre Cerino ha chiamato la polizia e ha atteso sul posto l'arrivo della volante.
Dai primi accertamenti fatti dalla polizia sembra che nella zona non ci siano impianti di videosorveglianza che potrebbero aver ripreso la scena.
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