L'AQUILA – C'è l'ex segretario generale del ministero dei Beni Culturali d'abruzzo Berardino Di Vincenzo, ora in pensione, tra i 10 indagati finiti agli arresti domiciliari nell'ambito della nuova inchiesta sulla ricostruzione pubblica post-terremoto 2009.
È quanto emerge da fonti investigative.
Le indagini quindi toccano gli appalti pubblici gestiti dagli uffici regionali del Mibact.
A tale proposito, sono una quindicina le commesse pubbliche finite all'attenzione degli inquirenti.
Non si conoscono per ora gli altri enti coinvolti.
Con Di Vincenzo è indagato anche il figlio, Giancarlo, architetto, che è tra i 5 che hanno ricevuto la misura cautelare del divieto temporaneo di esercitare l’attività professionale.
I due sono stati già indagati lo scorso febbraio nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti della Regione Abruzzo, in particolare per il filone della ricostruzione post-sisma di palazzo Centi, sede della presidenza della Giunta nel centro storico aquilano.
Da un paio d'anni Berardino Di Vincenzo è consulente della Regione Abruzzo, nominato dal presidente, Luciano D'Alfonso, tra i 'saggi' che hanno seguito il dossier del Masterplan per il Sud con lavori pubblici programmati da 1,5 miliardi per 77 interventi.
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