INSEGUE E FILMA ORSO PER LE VIE DI COLLELONGO, INDAGATO VETERINARIO

22 Febbraio 2018 10:47

L'Aquila -

COLLELONGO – Un veterinario di Trasacco (L'Aquila) finisce nei guai per aver inseguito e filmato con il telefonino un'orso per le vie di Collelongo (L'Aquila).





L'uomo è indagato perché una specifica ordinanza comunale, per tutelare l'animale simbolo del Parco nazionale d'Abruzzo, ha vietato di illuminare in qualsiasi modo gli esemplari del plantigrado.

Disposizione analoga a quelle emanate nel corso degli anni da altri Comuni dell'area, ma è la prima volta che scatta un provvedimento giudiziario.





L'avvocato Leonardo Casciere, che difende il veterinario, al Centro ha spiegato che “ella mia vita professionale ho affrontato processi di ogni genere con reati gravissimi e deplorevoli, ma l'incarico avuto adesso è il più sorprendente che mi sia capitato. Un mio amico veterinario, uscendo da una cena a Collelongo, incontra il famoso orso, che da tempo è cittadino onorario del paese. Il sanitario, attento alla salvaguardia dell'animale quale esperto nel campo, cerca di indirizzarlo verso la periferia del paese e, nel contempo, lo riprende con il telefonino. La sua manovra ottiene gli effetti sperati e, contento di essere riuscito nel suo intento, va a casa. Successivamente il video viene pubblicato sulle televisioni nazionali e visto da milioni di persone: fin qui nulla di straordinario”.

“La vicenda, però, assume contorni a dir poco tragicomici – ha detto Casciere – il mio amico si vede recapitare un biglietto di invito a presentarsi nella sede delle guardie del Parco a Pescasseroli per essere identificato. Le guardie del Parco hanno, oltretutto, ascoltato testimoni e, presumo, rimetteranno gli atti alla Procura di Avezzano per le determinazioni. Prescindendo dal fatto che non riesco a inquadrare la fattispecie in un qualsiasi tipo di reato, anche contravvenzionale, ciò che mi lascia perplesso è come sia possibile una tale solerzia investigativa per un video di un animale, anche se protetto. Perché il Parco ancora non risarcisce la famiglia di Villavallelonga, anch'essa mia cliente, dopo l'incursione dell'orso nella sua abitazione, dovuta al fatto che erano stati sparati contro l'animale dei proiettili di gomma? Ovviamente sparare si può, fotografare no. È logico impedire di illuminare un orso per tenerlo a bada e farlo allontanare, quando questo staziona, nottetempo, dinanzi a un'abitazione, dove vive una famiglia con dei bambini? Non è forse costituzionalmente corretto approntare le giuste tutele anche per gli umani?”.

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