INTERCETTAZIONI E POLEMICHE: CIALENTE, ”ATTACCANO ME E MINACCIANO FUTURO SINDACO”

15 Maggio 2017 20:50

Regione -

L’AQUILA – “È un attacco politico alla mia persona e una minaccia al futuro sindaco, al quale vogliono dire ‘stai attento’ e far capire come funzionano le cose. Io sto difendendo il prossimo primo cittadino”.

Così il sindaco uscente dell’Aquila, Massimo Cialente, sulle intercettazioni pubblicate in questi giorni da alcuni organi di informazione relativi all’inchiesta che lo ha visto coinvolto insieme al funzionario comunale Fabrizio De Carolis, chiusa per entrambi con una archiviazione.

Cialente era indagato per induzione indebita a dare o promettere utilità, la cosiddetta concussione depotenziata, in una complicata vicenda processuale, svolta quasi sempre sottotraccia, per fatti risalenti ad almeno 3 anni fa.





Il gup Roberto Ferrari ha prosciolto i due: contro l’esito il pm Stefano Gallo ha presentato ricorso in Cassazione.

Il sindaco uscente è stato in procura nei giorni scorsi e probabilmente vi farà ritorno anche domani, anche se alla domanda se ha parlato con i magistrati risponde “no comment”.

Il primo cittadino nei giorni scorsi aveva parlato di “cupola”, logico chiedersi se ha fatto segnalazioni alle istituzioni competenti; “ho segnalato tutto, fatto esposti e mandato atti, quindi si sa tutto, sto facendo verifiche per conoscere l’esito”, si limita a dire su questo tema.





“La mia è una vicenda chiusa, sono stato prosciolto perché non ho fatto niente, mi sono sempre impegnato per la legalità. Sto pagando una serie di ‘no’ che ho detto per far rispettare le leggi”, conclude l’esponente del Pd che non si candiderà come consigliere alle elezioni dell’11 giugno prossimo.

Sul tema oggi il Movimento 5 Stelle ha tenuto una conferenza stampa promossa dalla senatrice Enza Blundo e dai candidati consiglieri comunali Fausto Corti (sconfitto 19-13 da Fabrizio Righetti, lui invece assente, nella riunione per indicare il candidato sindaco) e Antonio Perrotti.

“Anche se Cialente è stato prosciolto – ha detto Corti, avvocato – ci sono elementi che hanno rilevanza politica. In primis il sindaco ha cominciato a pagare i lavori di casa sua solo dopo che è diventata pubblica l’indagine. Inoltre parla di consiglieri al soldo della grande distribuzione e possibili violazioni di segreto di ufficio”.

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