LAVORI EX MANICOMIO TERAMO METTONO IN PERICOLO COLONIA FELINA, LEGA CANE CHIEDE MAGGIORE TUTELA

20 Marzo 2019 06:00

Teramo - Cronaca

TERAMO – Da tempo una nutrita colonia felina ha trovato rifugio nei locali dell'ex manicomio di Teramo, adesso cominceranno i lavori di ristrutturazione per questa struttura che giace nell'abbandono da circa 20 anni e dalla Lega nazionale del cane c'è molta preoccupazione per la sorte dei gatti che ci vivono e che secondo quanto dichiarato dal Comune, verranno trasferiti al Parco fluviale.

L'ex manicomio è stato uno dei più grandi e noti non solo in Italia ma anche in Eurropa. Presente sin dal Medioevo e passato sotto diverse gestioni, è uno dei monumenti 'simbolo' del centro storico della città di Teramo. Fu aperto per 675 anni, di cui 117 come ospedale psichiatrico: fondato nel 1323, chiuso il 31 marzo 1998.

I lavori sicuramente necessari per preservare quello che è considerato un patrimonio dal punto di vista antropologico e storico, ma ciò che si spera è che non creino problemi ai gatti.





Un giornalista e fotoreporter Antonio Secondo, di Sulmona (L'Aquila), aveva scattato all'intero dei locali delle foto molto suggestive, che mostrano un posto sicuramente fatiscente, intriso di tante storie fatte di dolore e siolamento. Queste immagini sono state poi inserite sul blog goticoabruzzese.it, in cui racconta un Abruzzo onirico e fuori dall'ordinario

Intanto, la Lega nazionale del cane ha scritto al sindaco di Teramo, Gianguido D'Alberto, chiedendo una maggiore tutela della colonia felina, che tra letti arruginiti, vecchi materassi, abiti consunti dal tempo e calcinacci, sembra aver trovato un proprio habitat, un luogo ameno dove trovare rifugio durante l'inverno.

“La struttura dell’ex manicomio di Teramo, nel pieno centro della città, è da molti anni popolata da una colonia felina regolarmente censita che, secondo quanto previsto dalla legge, deve essere tutelata in primis dalle istituzioni. In vista dei lavori di ristrutturazione della struttura, quindi, gli attivisti della nostra sezione di Teramo chiedono da diversi mesi di individuare un luogo idoneo dove trasferire gli animali in sicurezza per garantire il loro benessere e la loro incolumità”, ha detto Piera Rosati, presidente dell'associazione.





I lavori però sono iniziati mentre i felini si trovano ancora all’interno del complesso, e quindi “creando disagio e stress agli animali che hanno iniziato a nascondersi rendendo di fatto ancora più difficile la loro cattura da parte dei volontari. Inoltre, il posto indicato dal Comune per il loro trasferimento non è assolutamente adatto allo scopo perché non potrebbe garantire di evitare che i gatti scappino in preda al panico per la nuova sistemazione”, ha spiegato.

“In un’intervista a una rete locale, l’assessore Di Bonaventura sembra far passare il rifiuto degli attivisti come un capriccio ma così non – ha affermato Piera Rosati – il problema dell’area allestita presso il parco fluviale non è che 'non piace più', ma non presenta strutture chiuse per evitare la dispersione dei gatti. Sono animali estremamente territoriali e, lo stress del trasferimento dal luogo abituale a uno nuovo, potrebbe farli scappare e quindi mettere a rischio la loro vita e il loro benessere.”

“Ho scritto personalmente al sindaco per ricordargli le proprie responsabilità in merito alla tutela dei gatti liberi e auspico che il Comune torni sui suoi passi, sospenda i lavori e permetta ai volontari di trasferire la colonia in un luogo adatto. Se così non fosse, faremo tutto ciò che è in nostro potere per assicurare che i gatti di Teramo vengano difesi da qualsiasi forma di maltrattamento”, ha assicurato in conclusione il presidente.

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