MAJELLA-MORRONE: IN 65 DA UN ANNO SENZA STIPENDIO, ‘ORA I COMUNI PAGHINO’

2 Novembre 2015 16:57

Pescara -

PESCARA – Protesta dei lavoratori dell'azienda speciale Majella e Morrone, oggi, davanti alla sede della Regione Abruzzo, a Pescara.

I manifestanti, alcune decine, dopo aver occupato per una settimana il Comune di Manoppello (Pescara), tra cori e striscioni sono tornati a chiedere certezze sulle sorti dell'azienda e dei 63 dipendenti, senza stipendio da 11 mesi.

Contestualmente, negli uffici della Regione, si è svolto un incontro convocato dal governatore, Luciano D'Alfonso, cui hanno preso parte, oltre al presidente della Giunta, gli assessori regionali Marinella Sclocco e Donato Di Matteo, l'amministratore unico e il legale dell'azienda e il presidente della Conferenza dei sindaci.

“Vogliamo sapere con certezza quale sarà il futuro dell'azienda – dicono i lavoratori – perché se rimane operativa non si può andare avanti così. Abbiamo bisogno di garanzie. Al momento stiamo continuando a garantire, a nostre spese, i servizi, perché si tratta di servizi essenziali”.

“Dopo aver occupato per una settimana il Comune di Manoppello – annunciano i manifestanti – ci spostiamo nel Municipio di Abbateggio, per il doppio ruolo ricoperto dal sindaco, Antonio Di Marco, che è anche presidente della Provincia”.





I lavoratori, ricordando l'importanza dei servizi erogati, dall'assistenza domiciliare ad anziani, disabili e malati al segretariato sociale e alla tutela dei minori, hanno parlato di una situazione dovuta a “responsabilità molteplici di chi doveva fare e non ha fatto, di chi doveva intervenire e non è intervenuto”.

D'ALFONSO: “I 16 COMUNI ASSICURINO IL DOVUTO”

Per sbloccare il pagamento di ulteriori stipendi ai 65 lavoratori dell'Azienda speciale Majella Morrone si conta sulla collaborazione dei 16 Comuni della provincia di Pescara che hanno ricevuto i sui servizi e, in particolare, sulla loro capacità di fare chiarezza nei bilanci per garantire il dovuto e consentire così, al Commissario, di presentare un'istanza di rateizzazione a Equitalia.

È l'auspicio espresso dal presidente D'Alfonso nell'incontro, a Pescara, convocato per fare chiarezza sulla situazione debitoria dell'azienda e sugli adempimenti necessari per sbloccare l'erogazione degli stipendi.

Nell'incontro è stato chiarito che Equitalia ha concesso la rateizzazione di alcune cartelle esattoriali che gravavano sull'Azienda speciale per circa 252 mila euro, ora spalmati su 120 rate.

Questo fatto ha consentito di liquidare a oggi una mensilità ai 65 lavoratori.

“Si tratta di una partita complessa che vede infatti coinvolti in prima linea – ha detto D'Alfonso – i 16 Comuni della Val Pescara che beneficiano dai servizi dell'Azienda Majella-Morrone, gran parte dei quali si è impegnata, nei giorni scorsi, a pagare tutte le competenze fino al bimestre settembre-ottobre”.





Per il governatore “è stato calcolato che, per far fronte al pagamento degli stipendi, al netto dei contributi previdenziali e di altre voci, occorrerà reperire risorse per almeno 350 mila euro. Dalla Regione, a tal proposito – ha aggiunto – arriveranno nei prossimi giorni circa 210 mila euro. Dai 16 Comuni dovrebbero essere recuperati circa 179 mila euro per la sola annualità 2015. Al momento, ci sarebbe, quindi, disponibilità di risorse per pagare sei mensilità pari a 254 mila euro”.

Intanto, è stata fissata per le ore 15 di lunedì 9, a Pescara, presso la se della Regione, in viale Bovio, un'ulteriore riunione per fare il punto sulla situazione dell'azienda speciale Majella Morrone.

All'appuntamento i Comuni sono stati invitati a presentare un piano di rateizzazione rispetto ai debiti pregressi che rientrano nella maxi rata da circa 1 milione 200 mila euro dovuta a Equitalia.

LE REAZIONI

Sul tema c’è uno scontro tra opposizione e maggioranza in Consiglio regionale.

“Il governatore D’Alfonso ha somministrato oggi la sua aspirina per curare la polmonite dell’Azienda Maiella-Morrone, facendo sbloccare una ridicola mensilità a 65 famiglie che non percepiscono un euro da 11 mesi, pur continuando a lavorare ogni giorno – attacca Lorenzo Sospiri, capogruppo di Forza Italia – Quella somma non consentirà neanche di ripagare le spese per la benzina sostenuta dai lavoratori sino a oggi per raggiungere il proprio posto di lavoro, persone che, forse il presidente non se n’è accorto, occupano da una settimana il Municipio di Manoppello e, alcuni di essi, stanno anche facendo lo sciopero della fame”.

“Se Sospiri ama tanto le aspirine può farne una scorta in farmacia. La buona notizia è che stanno finalmente per terminare le traversie dei dipendenti: dopo aver liquidato una mensilità, la Giunta D’Alfonso ha immesso in pagamento 254mila euro pari a cinque stipendi: questi fondi sono in tesoreria già da venerdì scorso, ora si tratta di attendere i pochissimi giorni necessari all’emissione dei mandati”, è la replica del vicecapogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale, Alberto Balducci.

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