MALTEMPO: SI ATTENUA ALLERTA IN ABRUZZO, BOLLETTINO GUERRA SU COSTA E RISCHIO FRANE

30 Ottobre 2018 13:49

Regione - Cronaca

L'AQUILA – Dopo l'eccezionale ondata di maltempo che ha colpito l'Abruzzo nei giorni scorsi, il Centro Funzionale della Protezione Civile, tenuto conto delle previsioni per le prossime ore che vedono un miglioramento delle condizioni meteo rispetto ai giorni precedenti, ha provveduto ad emettere per le giornate di oggi, martedì 30 e di domani, mercoledì 31 ottobre 2018, un'allerta gialla per rischio idrogeologico localizzato su tutta la regione.

Nello specifico, l'allerta emessa è relativa alla possibilità di innesco di fenomeni franosi, instabilità dei versanti e cadute massi, in considerazione delle piogge registrate e di quelle, seppur deboli, previste per le prossime ore sui settori appenninici della Regione.

Il responsabile del Centro Funzionale, Antonio Iovino, rammenta che “è ancora in corso un avviso di condizioni metereologiche avverse relativo al possibile verificarsi di fenomeni temporaleschi, vento forte e possibili mareggiate sulle coste esposte”.

La Sala operativa ed il Centro funzionale continuano a seguire l'evoluzione dei fenomeni attraverso il sistema del volontariato di protezione civile, la rete radar meteo e la rete regionale in telemisura.

Intanto, il sottosegretario alla Presidenza della Regione, con delega alla Protezione Civile, Mario Mazzocca, ha invitato i sindaci abruzzesi a predisporre e attuare tutte le misure previste dai piani di emergenza e di vigilare il territorio, invitando a monitorare le zone in cui sono presenti movimenti franosi.





Mazzocca ha avviato oggi un sopralluogo nei territori colpiti dalle avversità, al fine di verificare direttamente le varie situazioni di criticità e raccogliere dati e informazioni utili per una dettagliata fotografia dello stato di fatto.

Accompagnato dal presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, Mazzocca si è recato in Alto Sangro dove, dal sindaco di Pescasseroli Luigi La Cesa e, insieme ai primi cittadini di Opi Bernardino Paglia e di Villetta Barrea Giuseppina Colantoni, ha fatto un primo punto della situazione su qualità e quantità dei danni subìti.

“Intanto – dichiara Mazzocca – dalla Sala Operativa Regionale riscontriamo un primo report sull'attività svolta dal sistema di Protezione Civile. Già dalla giornata di sabato 26 ottobre, in seguito all’avviso di condizioni meteorologiche avverse emesso dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile e agli avvisi di criticità del Centro Funzionale Abruzzo con previsione di allerta arancione per rischio idraulico diffuso sulle zone interne della Regione (in particolare Bacino dell'Aterno, Marsica e Bacino Alto del Sangro), la Sala Operativa Regionale ha per tempo messo in preallerta tutte le organizzazioni di volontariato della Regione Abruzzo attivandone una ventina”. 

“Dalla giornata di domenica pomeriggio 27 ottobre alle prime ore di oggi – aggiunge – in conseguenza dell’enorme quantità di pioggia caduta nell’Alto Sangro e del conseguente innalzamento del livello del fiume, sono stati impiegati circa 200 volontari in attività di supporto ai Coc dei Comuni interessati dagli eventi (Turrivalignani, Scanno, Collelongo, Villetta Barrea, Opi, Avezzano, Pescina, Cerchio, Bisegna, Ateleta, Morino, Luco dei Marsi, Balsorano) e di monitoraggio del territorio, con particolare attenzione ai corsi d’acqua a rischio esondazione, nei Comuni di Alto Sangro, Marsica e Valle Roveto, dove i volontari sono intervenuti anche con idrovore”.

“Nelle ultime ore della giornata ieri – continua Mazzocca – si sono verificate altresì piccole emergenze idrauliche diffuse nelle zone di Borgo 8000 nell’avezzanese, Pescina, Luco dei Marsi, Civitella Roveto e Morino. A seguito dell'ondata di maltempo sono stati registrati allagamenti, strade a tratti impraticabili, alberi caduti in mezzo alla carreggiata e piccoli smottamenti a cauda dei quali alcune località tra cui Rendinara è rimasta isolata. Tuttavia, grazie all’intervento con pala meccanica noleggiato dalla Provincia di L’Aquila, è stata possibile la riapertura delle reti stradali. Ulteriori disagi di viabilità di lieve entità si sono registrati nel tratto di superstrada del Liri nella zona di Morino, prontamente risolti dall’intervento di Anas”. 

“Diversi gli alberi e i grossi rami, divelti dalle violente raffiche di vento, che hanno invaso le strade, creando disagi e rallentamenti al traffico. Continuo è stato, altresì, il contatto con la Prefettura di L’Aquila al fine del monitoraggio incessante dei Comuni a rischio esondazione con particolare attenzione alla diga di Barrea, situata nell’area in cui le precipitazioni si sono rivelate più abbondanti e che ha destato maggior apprensione nel corso della nottata. E’ stato pertanto avviato lo scarico della diga stessa al fine di evitare l’esondazione del fiume Sangro nell’area sottostante compresa tra la diga di Barrea e la diga di Bomba”, conclude Mazzocca.





Drammatica, intanto, la situazione sulla costa, dove le violente mareggiate hanno causato ingenti danni.

“Come ogni anno siamo punto e a capo con i danni delle mareggiate a causa delle lungaggini burocratiche che ci impediscono di proteggere le nostre strutture balneari; è un autentico bollettino di guerra, occorrono interventi immediati da parte della regione Abruzzo”, dice il presidente del Sib Confcommercio Abruzzo, Riccardo Padovano.

“L'intera costa abruzzese – aggiunge – è flagellata da violente mareggiate che stanno danneggiando le strutture balneari ed in alcuni casi stanno mettendo a rischio strade e civili abitazioni. È assurdo che ogni anno in questo periodo ci ritroviamo a parlare delle stesse cose, potremmo prendere un comunicato stampa di dodici mesi fa e sembrerebbe un copia incolla. Purtroppo invece è la drammatica realtà e oggi dobbiamo contare i danni malgrado i nostri ripetuti appelli alle istituzioni e malgrado la volontà dei titolari degli stabilimenti balneari di collaborare, anche a proprie spese, alla protezione delle strutture mediante barriere radenti o cumuli di sabbia”.

“In altre realtà costiere del Veneto e della Romagna – sottolinea il presidente dei balneatori – gli interventi urgenti di difesa della costa sono già gestiti dai privati con l'avallo del pubblico. Invece da noi siamo ancora alle prese con le lungaggini burocratiche degli enti preposti che ogni volta rallentano la predisposizione anche di elementari misure protettive con richieste spropositate alla natura degli interventi proposti. Ci chiediamo perché ogni anno dobbiamo intervenire a posteriori a nostre spese per salvare le nostre strutture e se piuttosto dobbiamo chiedere i danni a tutti gli enti che con i loro ritardi e le loro inefficienze ci hanno posto in queste condizioni”.

“Chiediamo – è l'appello di Padovano – interventi immediati da parte della Regione Abruzzo per realizzare nelle prossime ore opere di somma urgenza a protezione delle infrastrutture a rischio”, dalle barriere radenti e “a tutto quanto possa evitare ulteriori danni al litorale”. Subito dopo, dice “attivarsi per avviare quei lavori per i quali esistono già i progetti approvati ed i fondi, come ad esempio a Francavilla al Mare dove lavori già aggiudicati dal 2017 non sono ancora partiti e qualora già realizzati avrebbero in parte evitato il disastro che oggi è sotto gli occhi di tutti. Chiediamo, infine, di includere in un progetto integrato di difesa della costa abruzzese anche quelle zone di Alba Adriatica, Pineto, Martinsicuro, Silvi Marina, Montesilvano, Francavilla e Casalbordino già danneggiate ma per le quali non è previsto alcun intervento”. 

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