MATTARELLA NOMINA SENATRICE A VITA LILIANA SEGRE, SUPERSTITE SHOAH

23 Gennaio 2018 13:33

Italia - Politica

ROMA – Liliana Segre una delle ultime superstiti del massacro di Auschwitz, in cui persero la vita, per la feroce mano dei nazisti, circa 300 mila ebrei, è stata nominata senatore a vita, dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ''per avere dato lustro alla Patria con altissimi meriti nel campo sociale, per aver fatto della sua immensa ferita una occasione di pace”.

La Segre è sopravvissuta ad Auschwitz insieme ad altri 25 bambini italiani su 776 deportati, ed è diventata senatore a vita proprio nell'anno in cui ricorre l'80esimo anniversario delle leggi razziali.

Un segnale chiaro da parte del Colle, sulla assoluta impossibilità di negoziare valori fondanti come l'antirazzismo e l'antifascismo, contro la violenza e il negazionismo.

“Da senatrice ci indicherà il valore della memoria – ha rimarcato il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. E sono in molti a dire che il Capo dello Stato ha interpretato con questa scelta il sentimento della Nazione.





“Un fulmine a ciel sereno la telefonata di Mattarella che annunciava la nomina – ha commentato la Segre – mi ha colto completamente di sorpresa”.

E ha parlato inoltre di un “onore” e una “responsabilità”.

Ha ammesso di non aver “mai fatto politica attiva”, rivelando di essere “una persona comune, una nonna” e di sentirsi un “araldo”, “una persona che racconta ciò di cui è stata testimone”.

Ha chiarito subito quale sarà il suo impegno in Senato, che poi è quello che persegue da una vita: “tramandare la memoria”, “in linea con i valori della nostra Costituzione”, portare “voci ormai lontane che rischiano di perdersi nell'oblio”.

“Le voci di quelle migliaia di italiani – ha  spiegato – appartenenti alla piccola minoranza ebraica, che nel 1938 subirono l'umiliazione di essere degradati dalla Patria che amavano; che furono espulsi dalle scuole, dalle professioni, dalla società dei cittadini di serie A”. 





Un paletto però lo mette subito: non rinuncerà a raccontare ai giovani l'orrore della Shoah. “L'ho sempre fatto, non dimenticando e non perdonando, ma senza odio e spirito di vendetta. Sono una donna di pace, una donna libera: la prima libertà è quella dall'odio”.

Gioia per questa nomina a sorpresa dal rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, per il quale ''è un segno molto importante” avere un testimone in Parlamento”.

Commossa anche la presidente Ucei Noemi Di Segni, a nome di tutte le comunità ebraiche esprime preoccupazione per il rischio che “l'oblio diventi legge oltre che fenomeno sociale”.

Per Matteo Renzi è stata “una bellissima notizia”, Pietro Grasso si è detto “onorato di dare il benvenuto, ancora nella veste di presidente del Senato”, la presidente della Camera Laura Boldrini ha deinifito la Segre “donna forte, coraggiosa, sopravvissuta all'orrore”. 

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: