MELONI: ''REGIONALI BANCO DI PROVA, UE CIECA, M5S NON HA CAPITO L'AQUILA''
Pubblicazione: 16 aprile 2018 alle ore 16:06
L'AQUILA - "La democrazia va sempre guardata: si vota per le regionali in Molise e in Friuli Venezia Giulia, credo che vada guardato il combinato disposto di queste due regioni che vanno al voto a distanza di una settimana. Non è un elemento dirimente, restano le elezioni dello scorso 4 marzo, però possono rappresentare un altro segnale".
Lo ha detto il leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, parlando all'Aquila a margine della manifestazione contro la restituzione delle tasse, rispondendo ai giornalisti che chiedevano se le consultazioni regionali in Molise e Friuli potrebbero influenzare le trattative per formare il nuovo governo.
"Dopo un mese di manfrine vediamo cosa confermano. Se dovesse vincere Grillo in Molise, in Friuli lo escludo - ha aggiunto - verrebbe con fermato che il Movimento Cinque Stelle è una delle forze politiche di questa nazione. Può essere un test su quello che gli italiani si aspettano, per noi un ulteriore stimolo, noi rispettiamo la volontà popolare, a dire questa è una forza politica con la quale bisogna provare a ragionare".
"La presenza popolare all'Aquila rappresenta un grande segnale - ha dichiarato il leader di Fratelli d'Italia - un segnale di dignità per questo territorio che è abituato a combattere per le cose giuste. Quello che accade qui è una vergogna senza precedenti, sono contenta della trasversalità delle forze politiche al netto del Movimento Cinque Stelle che o non ha capito la materia o davvero mi preoccupa tanto".
La Meloni, che ha precisato di essere all'Aquila in rappresentanza di tutta la coalizione di centro destra, ha spiegato che "io ho portato la vicenda della sospensione delle tasse al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, quando sono stata al secondo giro di consultazioni".
"Nel primo giro - ha aggiunto - avevano parlato con lui di Europa, e quando sono tornata ho chiesto al presidente se lui ritenga che questa sia l'Europa alla quale noi dobbiamo tanto perché forse è cieca, sorda, muta e un po' cretina, e quindi gli ho chiesto di dare un mandato per la risoluzione di questo problema".
E sul Movimento 5 stelle, la leader ha dichiarato, "negli ultimi giorni ho visto delle cose da parte del Movimento Cinque Stelle che non ho condiviso. Non ho condiviso che oggi all'Aquila non ci fosse nessuno di loro perché ritengono che il provvedimento dell'Unione Europea sia legittimo, perché noi di tutto abbiamo bisogno tranne di un altro governo sia appecoronato in Europa ad eseguire pedissequamente gli ordini che arrivano".
"Questo per me sarà un problema così come i temi di politica estera - ha spiegato ancora - io sono stata a trovare in Ungheria Victor Orban, ritenendo che alcune cose che lui fa sul tema dell'immigrazione e la famiglia siano per noi un modello ed ho sentito dire da qualcuno del Movimento, che la vittoria di Victor Orban è un vergogna europea, quando invece a casa mia si chiama democrazia".
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