MERCATO UNO: DICHIARATO FALLIMENTO, A RISCHIO 10MILA PERSONE, ANCHE IN ABRUZZO

25 Maggio 2019 13:25

Italia - Cronaca

BOLOGNA – Shernon Holding, la società che gestiva punti vendita di Mercatone Uno, è stata dichiarata fallita.

Lo rende noto la Filcams-Cgil di Reggio Emilia con una nota. Davanti a numerosi negozi chiusi sono in corso presidi e sit-in dei lavoratori. In Abruzzo tre i punti vendita: a Sambuceto (Chieti), Pineto (Teramo), Colonnella (Teramo).





Sono oltre 500 le aziende fornitrici coinvolte dalla vicenda della Mercatone Uno, che vantano crediti non riscossi per circa 250 milioni di euro.

Di fronte alla sentenza di fallimento, l'Associazione Fornitori Mercatone Uno rende noto di seguire attentamente “il percorso giuridico che si evolverà, soprattutto per capire le conseguenze tra questo fallimento e il procedimento di amministrazione straordinaria del Gruppo Mercatone, al fine di tutelare i crediti dei propri associati e i livelli occupazionali”.

I fornitori, ha dichiarato William Beozzo direttore dell'Associazione, “hanno sempre manifestato a tutti gli organi competenti le proprie perplessità sull'operazione con Shernon Holding. Sono stati persi altri 8 mesi e ulteriori risorse finanziarie. Ricordiamo che in gioco non ci sono solo i 1.860 dipendenti del Gruppo, a cui mandiamo tutta la nostra solidarietà, ma anche tutti i dipendenti delle nostre aziende, un indotto che coinvolge in Italia quasi 10 mila persone”.





“C'è un problema serio anche con la clientela: molta gente si è presentata stamattina nei punti vendita per ritirare merce sulla quale aveva già versato degli acconti nei giorni scorsi per migliaia di euro”.

A raccontarlo è Luca Chierici, segretario della Filcams-Cgil di Reggio Emilia, in presidio con i lavoratori della Mercatone Uno nel punto vendita di Rubiera. “Le persone, trovando il negozio chiuso, in alcuni casi se la prendono con i dipendenti che ovviamente non hanno alcuna responsabilità”, spiega.

Scene analoghe si stanno ripetendo anche negli altri punti vendita in giro per l'Italia, dal momento che fino a ieri l'attività di vendita era proseguita senza problemi. “Al momento non sappiamo se domani o lunedì saranno in grado di riaprire, abbiamo provato a contattare il curatore fallimentare, ma invano”, ha aggiunto Chierici.

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