MILLEPROROGHE: M5S, ”PIU’ FONDI AI COMUNI, STRUMENTALI POLEMICHE DEL PD”

8 Agosto 2018 19:52

Italia - Politica

ROMA – “Rivendichiamo con orgoglio l’emendamento del decreto proroga termini da noi promosso grazie al quale si sblocca finalmente un miliardo di euro per investimenti degli 8mila Enti locali”. Così, in una nota, Laura Castelli, del Movimento 5 stelle, sottosegretario all’Economia. 

“Gli attacchi dei sindaci Pd al M5S sono strumentali – incalza il sottosegretario Gianluca Vacca – l'emendamento che stanno demonizzando è stato approvato all'unanimità, quindi votato anche dai parlamentari del Pd”. 





“È il colmo che oggi il Pd ci attacchi – continua Castelli – visto che ha votato a favore dell’emendamento ma, soprattutto, dopo che ha promesso dei fondi con una norma sulla quale è intervenuta una pronuncia di illegittimità costituzionale: le sentenze della Consulta non valgono più per il Partito democratico?”. 

“In merito alla questione dei fondi per le periferie relativi ai progetti locali bisogna fare chiarezza. Il Governo – aggiunge – è intervenuto per dare attuazione alla sentenza della Corte costituzionale 74 del 2018. Abbiamo pertanto garantito immediata finanziabilità per i primi 24 progetti che hanno ricevuto un punteggio superiore a 70/100. Ma, vista la necessità di rispettare la sentenza della Consulta, è stato necessario intervenire per analizzare i restanti progetti e valutare quali abbiano davvero una funzione di rilancio per le periferie. In ogni caso le spese progettuali già sostenute verranno rimborsate. Va comunque sottolineato che il bando per le periferie era stato finanziato dal precedente Governo per metà dell’importo complessivo. Si trattava quindi di mere promesse più che di risorse messe realmente a disposizione”.

“Con tale strumento, inoltre, si è tolto ai sindaci il diritto di scegliere come usare le risorse come affermato dalla Corte Costituzionale – osserva Castelli -. Abbiamo perciò deciso di utilizzare le risorse stanziate per le convenzioni negli anni 2018 e 2019 non solo per alcuni dei progetti dei Comuni capoluogo che hanno partecipato al Bando, ma per tutti gli 8 mila Comuni d’Italia, al fine di consentire alle tante amministrazioni comunali con avanzi di amministrazione di poterli utilizzare immediatamente per investimenti in opere pubbliche, secondo un criterio di premialità e di equità e rispetto di principi costituzionali”.





“Siamo convinti – spiega il sottosegretario Castelli – che i progetti non siano tutti uguali: è necessario distinguere tra i Comuni che hanno dato avvio a progetti già esecutivi e su cui si è già investito per il rilancio delle periferie e chi invece utilizza questo fondo al solo scopo di creare progetti di facciata. Ci lascia esterrefatti che il Pd, responsabile delle politiche di tagli e del crollo degli investimenti pubblici, accusi l’attuale governo che ha invece sbloccato risorse altrimenti ferme e ha esteso enormemente la platea a tutti gli 8 mila Comuni”.

“Gli attacchi ricevuti si trasformano comunque in un boomerang perché l’emendamento 13.2 che ha istituito il nuovo Fondo è stato votato all’unanimità da tutte le forze politiche, anche dallo stesso Partito Democratico e dal senatore Matteo Renzi“, conclude Castelli.

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