MONTESILVANO: SGOMBERO GHETTO DI VIA ARIOSTO SENEGALESI MANIFESTANO SOTTO IL COMUNE

1 Giugno 2017 16:17

Pescara - Cronaca

MONTESILVANO –  Dopo il maxi blitz interforze di ieri per lo sgombero del cosiddetto 'ghetto' di via Ariosto a Montesilvano, i senegalesi che vivevano anche da anni nelle palazzine  hanno protestato davanti al Comune. Una cinquantina i manifestanti, che hanno presidiato la piazza del municipio, sotto il controllo imponente delle forze dell'ordine. I senegalesi criticano il sindaco, Francesco Maragno, che sei mesi fa ha firmato l'ordinanza che ha portato allo sgombero di ieri. “Sindaco, sindaco”, hanno ripetuto in coro, chiedendo di incontrare il primo cittadino, che poi ha ricevuto un loro rappresentante.

“E' da anni che vivevamo li, lavoriamo e versiamo i contributi regolarmente da tanti anni”, dice uno dei manifestanti. Diverse le richieste dei senegalesi. C'è chi si chiede dove andare a vivere, chi vuole riavere i propri vestiti ed oggetti personali e chi si lascia andare a veri e propri sfoghi, dicendo di aver “perso tutto”. 





La polizia municipale di Montesilvano aveva dato ieri esecuzione ad ordinanza sindacale di sgombero immediato di 4 palazzine in via Ariosto, all'angolo con via Verga, occupate da circa 200 persone in prevalenza di nazionalità senegalese, per motivi di tutela dell’igiene e della pubblica e privata incolumità.

L’operazione pianificata in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica svoltosi in Prefettura e strutturata operativamente nella riunione di un tavolo tecnico tenutosi in questura, è condotta con il supporto di personale della polizia di Stato, dell’Arma dei carabinieri, della Guardia di Finanza, dei contingenti di rinforzo dei reparti mobili di Roma, Napoli e Senigallia, dei Battaglioni Carabinieri Lazio, Puglia e Toscana, delle specialità delle Unità cinofile antidroga, antiesplosivo e da ordine pubblico, nonché del Reparto Volo di Pescara, dei Vigili del Fuoco, della Asl e di personale di Pronto intervento sanitario del servizio 118.

“Sapevano da sei mesi di dover lasciare gli immobili, sulla base della mia ordinanza. È una problematica loro, che dovranno affrontare. Dovranno trovare una sistemazione. Molti lo hanno già fatto, altri la troveranno. Hanno una fitta rete di contatti”, ha spiegato il sindaco di Montesilvano Maragno.





“Era il centro di spaccio e di contraffazione in città – ha poi aggiunto – Nell’ultimo mese c’è stato almeno un episodio di spaccio ad un tredicenne e due aggressione ai danni delle forze di polizia. Oggi finisce l’intervento straordinario, con il completamento dei lavori per murare gli accessi delle palazzine. Da domani la responsabilità passa ai proprietari delle strutture, che dovranno mettere in sicurezza gli edifici. Se non lo faranno presenterò una denuncia in Procura”.

Il sindaco ha anche sottolineato che “su 48 appartamenti solo tre erano affittati con regolare contratto”. Ieri il Comune ha messo a disposizione di donne, bambini ed anziani alloggi ed hotel, ma i senegalesi, secondo quanto riferito, hanno rifiutato. I proprietari degli immobili, a quanto appreso, sono tutti di fuori città.

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