MONTESILVANO: STUDENTI A LEZIONE CON PATRICELLI PER RICORDARE LA SHOAH

29 Gennaio 2019 13:22

Pescara - Cronaca

MONTESILVANO – Cinquanta studenti “ammaliati” da due ore di “lezione” di storia; è quello che è successo ieri mattina al liceo scientifico “D'Ascanio” di Montesilvano (Pescara), durante l'incontro sulla Shoah con il professore, musicista e scrittore pescarese Marco Patricelli.

L'incontro, dal titolo “Attualità della Shoah a 74 anni dalla liberazione di Auschwitz – Dall'Olocausto al razzismo negli stadi e al cyberbullismo. Cosa NON ci ha insegnato la storia”, è stato realizzato in concomitanza con le celebrazioni per la Giornata della Memoria, un momento importante in cui ci commemora un dramma dell’umanità come l’Olocausto, opportunamente contestualizzato con l’attualità.

La fama del docente pescarese ha da tempo superato i confini nazionali. I suoi libri sono stati tradotti in diverse lingue straniere e le sue ricerche hanno affrontato pagine in ombra della seconda guerra mondiale spesso ribaltando verità che apparivano consolidate, a cominciare dalla controversa liberazione di Benito Mussolini sul Gran Sasso ad opera dei militari tedeschi (affrontata nel libro Liberate il Duce! Gran Sasso 1943, la vera storia dell'Operazione Quercia, Mondadori). 





“Milioni di persone sono state perseguitate e uccise, nel Novecento – ha detto il sindaco Francesco Maragno, introducendo l’incontro – Guardiamo il quotidiano con un occhio più critico, più responsabile. Il 27 gennaio è la Giornata della memoria, per non dimenticare ciò che è successo nel Novecento, ma questi appuntamenti devono servire a maturare la consapevolezza che oggi, noi tutti, siamo cittadini di serie A, capire dagli errori del passato per non sbagliare più in futuro. Ringrazio il professor Patricelli, che è una di quelle personalità che tutto il mondo ci invidia”.

“Cos’è stato l’Olocausto? – ha esordito Patricelli nell’incontro con gli studenti – Un sistema che ha ritenuto di poter operare, in forma scientifica, secondo una pseudo scienza, una differenziazione tra gli esseri umani, individuando quelle categorie che andavano prima emarginate, poi perseguitate e, infine, eliminate. Nel giorno della Memoria noi ricordiamo il crimine dei crimini, cioè la Shoah, l’eliminazione sistematica e scientifica degli ebrei in Europa, che nasce da tanti motivi e uno dei più ricorrenti è l’antisemitismo. Sapete il significato di questa parola? Ma soprattutto, perché è accaduto?”.

Il professore, poi, ha fatto una  digressione per dare agli studenti alcuni elementi sulle origini dell’antisemitismo, nei secoli passati, la cui prima discriminazione nasce proprio con la religione.





Facendo, poi, una serie di esempi di discriminazioni anche attuali, magari proprio tra ragazzi, ha toccato un nervo scoperto dell’emotività di studenti adolescenti. Inoltre, ha spaziato sulle ragioni etiche, politiche ed economiche delle guerre e delle discriminazioni razziali. Quando, poi, ha descritto la vita nei campi di sterminio nazisti, degli esperimenti scientifici dei medici, del coinvolgimento di tutta le classi dominanti tedesche nel piano criminale di Hitler ha ulteriormente scosso le coscienze.

“Hitler era un pazzo? Forse sì, ma non è sufficiente a spiegare quello che è accaduto – ha aggiunto il professore – Vi invito, quindi, ad approfondire la conoscenza di quello che è accaduto tramite libri, film, documentari ma, soprattutto, vi invito con tutto il cuore ad andare a visitare uno dei campi di sterminio. Essere fisicamente in un posto dove degli esseri umani hanno sterminato altri esseri umani con i forni, con i gas, con il lavoro in condizioni bestiali, vi cambierà la vita”.

“Gli studenti sono rimasti affascinati, ma anche noi adulti siamo senza parole – ha detto l’assessore Annalisa Fumo – Il suo intervento è stato interessante e coinvolgente e la ringrazio a nome dell’amministrazione comunale e, credo di poterlo aggiungere, anche a nomi della scuola e di questi ragazzi”.

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