IL DIRETTORE INAIL NEGRI: ''DECISIVI BANDI PER RINNOVARE LE AZIENDE TANTE LE VITTIME IN AGRICOLTURA, NESSUNA NEI CANTIERI POST SISMICI

MORTI SUL LAVORO IN ABRUZZO, LA STRAGE CONTINUA, ”INVESTIRE IN SICUREZZA”

1 Luglio 2016 15:26

Regione -

CHIETI – Il lavoro sarà anche merce sempre più rara in tempi di crisi, ma continua ad uccidere.

Anche in Abruzzo.

Sono infatti già 300 i morti sui luoghi di lavoro in Italia nei primi sei mesi del 2016, di questi 10 in Abruzzo, di cui 5 in provincia di Chieti, 2 a Pescara e Teramo, 1 in provincia dell’Aquila.

Il dato è ricavabile dai dati dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre e dell’Osservatorio indipendente di Bologna morti sul lavoro.

Va però evidenziato che sono dati ancora non consolidati, come spiega ad AbruzzoWeb il direttore  regionale dell’Inail Abruzzo Nicola Negri.

“Fare aritmetica sui morti – afferma il direttore – è esercizio triste ma è obbligo per una comunicazione corretta. Per i dati del primo semestre 2016 occorre dire che sono ancora non consolidati, in quanto molti di questi sono ancora in istruttoria”.

Basti pensare che nel 2015 si sono registrate in Italia ben 1.246 denunce di infortunio mortale.

Poi però gli infortuni accertati “sul lavoro”, a seguito di rigorose istruttorie condotte dall’Inail, sono stati 694, di cui 382, il 55 per cento, “fuori azienda”.

In aumento dell’ 1,7 per cento rispetto al 2014, ma in riduzione del 20 per cento rispetto al 2011.

Anche in Abruzzo si può però intanto evidenziare con certezza l’enorme l’incidenza delle vittime nel settore agricolo, provocate da incidenti sui trattori, quasi sempre mezzi vecchi e insicuri.

Spicca anche il fatto che nessuna vittima si è registrata invece nel settore edile del cratere sismico aquilano, dove pure operano migliaia di operai, in centina di cantieri.

Per contrastare il fenomeno, Negri ribadisce che la via maestra resta quella della prevenzione e del sostegno alle micro e piccole imprese che investono nel miglioramento dei livelli di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Proprio quello che l’Inail sta facendo grazie ai bandi Isi.

“L’Inail a livello nazionale – aggiorna i dati il direttore regionale – e nel periodo 2010 -2015 ha messo già a disposizione delle aziende 1 miliardo e 300 milioni di euro, per cofinanziamenti al 65 per cento del costo complessivo, progetti per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro.

Interventi che riguardano la ristrutturazione o modifica degli ambienti di lavoro, la sostituzione di macchinari obsoleti e acquisto di macchine marcate CE; acquisto di dispositivi per lo svolgimento di attività in ambienti confinati, l’installazione, modifica o adeguamento di impianti elettrici, antincendio, di aspirazione e ventilazione e così via”.

Tramite questi bandi dal 2010 al 2015 ammontano a 29 milioni di euro le risorse messe a disposizione dall’Inail alle aziende abruzzesi, e circa 400 sono state le aziende della nostra regione che hanno beneficiato di tali finanziamenti.

Al di là delle fredde statistiche, si può affermare con certezza che dentro queste aziende finalmente sicure si sono evitati infortuni, anche mortali, che è poi quello che conta.

Ma resta preoccupante il fenomeno delle morti sul lavoro in agricoltura, con i killer che sono quasi sempre i vecchi trattori.

E basta scorrere la cronaca abruzzese per avere contezza di un’emergenza non nuova, al di là se queste vittime saranno a tutti gli effetti riconosciute nel novero ufficiale delle “morti bianche”.





L’ultima vittima il 17 giugno è stata Felice Caldora, di 86 anni, rimasto schiacciato sotto il trattore a Frisa (Chieti) mentre era alla guida. Il 6 giugno è stata la volta di De Grandis, 72 anni, di Torino di Sangro (Chieti), schiacciato dai cingoli del suo vecchio mezzo agricolo.

Il 27 maggio ha perso la vita Fabio Nicola De Marco, 36 anni, di Santa Cecilia di Francavilla al Mare (Chieti).

Ad aprile è stata la volta di Vittorio Carafa, pensionato di 77 anni, di Ortona (Chieti), a marzo di Vincenzo Di Bernardo, 78enne di Farindola (Pescara), investito dal trattore che aveva acceso prima di salire senza accorgersi che aveva la marcia già inserita.

Guardando però ai dati consolidati, quelli ufficiali dell’Inail, nel 2015, nell’agricoltura si registra comunque una lieve diminuzione degli infortuni denunciati nel 2015 in Abruzzo rispetto all’anno precedente.

Sono stati infatti 1.718 gli infortuni nel 2014, 1.655 nel 2015.

Anche gli infortuni mortali sono scesi a 5 nel 2015 rispetto ai 7 del 2014.

“Nel settore agricolo i rischi sono molteplici – spiega in direttore Negri – e l’Inail è in grado di dare risposte concrete anche sul piano degli incentivi.

Un dato molto rilevante è costituito dal Bando Fipit pubblicato nel 2014 che ha interessato l’agricoltura, l’edilizia e il settore lapideo per uno stanziamento complessivo riservato all’Abruzzo pari a circa 854 mila euro”.

“L’Inail Abruzzo – prosegue il direttore regionale – ha ricevuto circa il 20 per cento delle 5.000 domande pervenute a livello nazionale. Delle 1.200 domande pervenute, circa 900 sono state quelle relative al settore agricoltura. Grazie al Bando Fipit sono stati ammessi al finanziamento per l’adeguamento a norma circa 350 trattori.

“Altre 403 – specifica  Negri – sono state le domande non finanziabili per esaurimento di risorse, ma restiamo fiduciosi perché nel bilancio Inail 2016 sono previsti 115 milioni di euro per il triennio 2016/2018″.

Lo scopo del bando Fipit è in primis quello di finanziare progetti di innovazione tecnologica orientata alla salute e sicurezza in agricoltura e ciò permetterà in concreto, in un settore come l’agricoltura che in Abruzzo fa registrare molti infortuni mortali e gravi, di rottamare tanti trattori ormai obsoleti e di finanziare l’acquisto di nuove macchine.

Infine il dato positivo: le zero vittime nei cantieri del cratere sismico aquilano, un risultato non casuale, che dipende anche e soprattutto dai controlli e dalle azioni di prevenzione e diffusione della cultura della sicurezza.

“La direzione regionale Inail Abruzzo – ricorda Negri –  ha siglato con il Comitato paritetico territoriale un accordo di collaborazione per la prevenzione infortuni, l’igiene e l’ambiente di lavoro per attività edilizia, nell’ambito del progetto “Borse di studio per la sicurezza nel cantiere edile più grande d’Europa nella Città di L’Aquila”.

“Inoltre – prosegue in direttore –  a partire dal 2010 sono stati formati complessivamente 44 giovani professionisti, di cui 34 provvisti di laurea e 10 provvisti di diploma, in corsi della durata di 5 mesi sulla sicurezza nei cantieri. Nell’attuale edizione i destinatari sono 5 laureati, con età massima 30 anni e 5 diplomati fino a 26 anni”.

Il corso è costituito da una fase propedeutica di richiamo normativo e da una fase di attività formativa operativa in affiancamento ai tutor del Cpt, che prevede accessi in cantieri edili e stradali per la verifica dello stato di prevenzione e sicurezza nelle diverse fasi lavorative.

I professionisti, a mezzo di specifici verbali, hanno rilevato carenze, omissioni, punti di caduta nella gestione dei cantieri, siano essi di carattere documentale che sostanziale.

Ed in questo modo si è assicurato un ulteriore e costante controllo della sicurezza nei luoghi di lavoro.

“Non a caso – conclude Negri – l’andamento infortunistico all’Aquila ci dà ragione, se solo pensiamo che bella provincia gli infortuni in edilizia sono passati da 700 nel 210 a 200 nel 2014. E gli infortuni mortali, sempre in edilizia, da 5 a 2”.

PRESUNTE MORTI SUL LAVORO NEI PRIMI SEI MESI DEL 2016

CAMPANIA: 33 vittime
Napoli (13), Avellino (4),Benevento (1), Caserta (6), Salerno (9)





EMILIA-ROMAGNA: 31
Bologna (5). Forlì-Cesena (6), Ferrara (3), Modena (4), Parma (2), Piacenza (2), Ravenna (2), Reggio Emilia (6), Rimini (1).

VENETO: 26
Venezia (2), Belluno (3), Padova‎ (6), Rovigo (1), Treviso (3), Verona (3), Vicenza (8)

TOSCANA: 24
Firenze (1), Arezzo (4), Grosseto (1), Livorno (4), Lucca (3), Massa Carrara (6), Pisa‎ (2), Pistoia (1) , Siena (2) Prato (1).  

LAZIO: 22
Roma (7), Viterbo (5) Frosinone (3) Latina (6) Rieti (1)

SICILIA: 20
Palermo (1), Agrigento (3), Caltanissetta (3), Catania (5), Enna (1), Messina (3), Ragusa (1), Siracusa (), Trapani‎ (1)

PIEMONTE: 19
Torino (3), Alessandria (1), Asti (5), Biella (0), Cuneo (9), Novara (0), Verbano-Cusio-Ossola (0) Vercelli (1).  

LOMBARDIA: 19
Milano (1), Bergamo (3), Brescia (9), Como (2), Cremona (1), Lecco (1), Lodi (0), Mantova (0), Monza Brianza (0), Pavia (2), Sondrio (0), Varese (0)

PUGLIA: 14
Bari (0), Bat (2), Brindisi (1), Foggia (2), Lecce (2), Taranto (7)

TRENTINO-ALTO ADIGE: 10
 Trento (6), Bolzano (4) 

MARCHE: 10
Ancona (2), Macerata (4), Fermo (0), Pesaro-Urbino (1), Ascoli Piceno (2)

ABRUZZO: 10
L'Aquila (1), Chieti (5), Pescara (2) Teramo (2)

SARDEGNA: 9
Cagliari (4), Carbonia-Iglesias (0), Medio Campisano (0), Nuoro (1), Ogliastra (0), Olbia-Tempio (0), Oristano (1), Sassari (3).  

CALABRIA: 8
Catanzaro (3), Cosenza (2), Crotone (1), Reggio Calabria (1) , Vibo Valentia (1)

UMBRIA: 4
Perugia (1), Terni (3)

LIGURIA: 4
Genova (2), Imperia (1), La Spezia (0), Savona (1)

MOLISE: 4
Campobasso (4), Isernia (0)

FRIULI-VENEZIA GIULIA: 3
Trieste (0), Gorizia (1), Pordenone (1), Udine (1) 

BASILICATA: 1
Potenza (1) Matera (0)

VALLE D'AOSTA: 0

 

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