NATALE: IN ABRUZZO A DICEMBRE PREVISTA SPESA PER CIBI E BEVANDE DI 294 MILIONI, LA CLASSIFICA DELLE PROVINCE

8 Dicembre 2018 14:56

Regione - Cronaca

L'AQUILA – In Abruzzo, a dicembre, mese delle festività di Natale, le famiglie, secondo le stime, spenderanno 294 milioni di euro per prodotti alimentari e bevande, cioè 49 milioni in più rispetto alla media annuale. 

Volendo stilare una classifica, in testa c'è la provincia di Pescara, dove è prevista una spesa di 71 milioni di euro, poi Chieti, con 87 milioni di euro e L'Aquila con 69 milioni, che stacca di poco Teramo con 68 milioni di euro. 

Centoquarantotto i prodotti agroalimentari tradizionali, molti dei quali tipici proprio del periodo natalizio. 

Lo rileva il Centro studi di Confartigianato Imprese Chieti-L'Aquila, che ha elaborato i dati contenuti in uno studio della confederazione nazionale.





Dai dati emerge chiaramente la vocazione artigiana della food economy abruzzese: il 39,7% del totale degli addetti delle imprese del settore (35,6% in Italia) lavora nell'artigianato, dato che colloca l'Abruzzo al dodicesimo posto della classifica nazionale.

Dei 249 milioni di euro di spesa stimata per dicembre, 117 milioni, emerge dall'indagine, sono intercettabili dall'artigianato. 

In Abruzzo, al terzo trimestre del 2018, sono attive 2.441 imprese artigiane del settore alimentare, il 2,4% in meno rispetto al 2017 e il 6,4 in meno rispetto al 2013.

Di queste, 1.009 attività operano nel comparto di pasticceria, panifici e gelaterie, 721 nei servizi di ristorazione e cibi da asporto, 295 in quello della pasta. Proprio il comparto della pasta, che rappresenta il 12,1% del totale, pone l'Abruzzo al primo posto della classifica nazionale, così come il comparto della produzione di oli e grassi vegetali e animali (4,5% del totale delle imprese alimentari). 





Sesto posto, invece, per la produzione di vino (1,4% del totale delle imprese alimentari).

L'export alimentare e delle bevande, in Abruzzo, nel primo semestre di quest'anno, è stato pari a 256 milioni di euro, con una crescita dello 0,7%. Tra i dati più significativi c'è quello del comparto del vino, che registra una variazione del +5,1% (Italia +4,1%), dato che colloca la regione al decimo posto, con una propensione all'export dello 0,54% (0,36% in Italia; quinta posizione della classifica nazionale).

“I nostri prodotti del territorio – sottolinea il direttore di Confartigianato Chieti-L'Aquila, Daniele Giangiulli – hanno una qualità eccellente. In una logica di promozione e rilancio del 'made in Abruzzo' invitiamo i cittadini abruzzesi ad acquistare produzioni locali”.

“È bene preferire le prelibatezze tipicamente abruzzesi ai prodotti dozzinali delle grandi aziende – afferma il presidente provinciale di Confartigianato, Francesco Angelozzi – non solo per un discorso di qualità alimentare, ma anche per contribuire, a partire da un piccolo gesto, quale l’acquisto di un regalo o di un dolce, al rilancio dell’economia locale, del suo artigianato e delle sue micro e piccole imprese, spina dorsale della regione”.

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