SEDUTA RINVIATA AL 31 OTTOBRE; IN PRIMA COMMISSIONE LEGGI L'AQUILA CAPOLUOGO E GRANDE PESCARA; OPPOSIZIONI ALL'ATTACCO, ''E' PARALISI''

NERVI A PEZZI NEL CENTROSINISTRA, SALTA IL CONSIGLIO REGIONALE; PAOLUCCI FA 40 ANNI

17 Ottobre 2017 11:45

Regione - Politica

L'AQUILA – Salta il Consiglio regionale previsto per oggi all’Aquila: ufficialmente, per l’assenza dei vertici dell’assemblea e della Giunta, ma in realtà per qualche mal di pancia di troppo in seno alla maggioranza di centrosinistra.

Tecnicamente l’istanza di rinvio è stata inoltrata e approvata dalla conferenza dei capigruppo, che ha fissato la seduta al martedi 31 ottobre.

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Di Pangrazio, secondo quanto comunicato a consiglieri regionali, è all'estero, anche se fonti regionali affermano che sia nel capoluogo; il governatore, Luciano D’Alfonso, ha in programma un incontro a Roma con il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda.

Ed è stato quest’ultimo il motivo ufficiale del rinvio, come ha ribadito il vicepresidente del consiglio regionale Lucrezio Paolini, Italia dei valori, terminata la riunione dei capigruppo.

“Nessuna spaccatura – assicura Paolini –  la decisione del rinvio è stata presa a seguito di una richiesta del presidente D'Alfonso. Ricordo che oggetto dell'incontro con il ministro Calenda è anche la drammatica crisi industriale della Honeywell di Atessa, e le soluzioni che possono essere messe in campo”.

Argomento ribadito dal cooridantore della maggioranza, Camillo D'Alessandro, Partito democratico, in una stringata nota.

Tutte scuse, per le opposizioni, secondo le quali il vero motivo del rinvio sono le spaccature in seno alla maggioranza di centrosinistra. Ed anzi sia Mauro Febbo di Forza Italia, Sara Marcozzi e Gianluca Ranieri del Movimento 5 stelle, e Leandro Bracco di Sinistra Italiana, assicurano che la maggioranza è costretta a fare melina, perché non ha più  numeri per approvare alcunché.

Unica attività svolta in mattinata è stata la seduta di prima commissione Bilancio, durata poco più di mezz'ora, giusto il tempo per stilare un crono-programma di audizioni su due norme cugine e a lungo attese: la legge speciale su L’Aquila capoluogo, e l'istituzione della Grande Pescara, ovvero della fusione dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore, ad oltre tre anni dal referendum che ha visto i “si” vincere con il 64 per cento dei voti.

“L'iter di questi due importanti provvedimenti – ha spiegato Maurizio Di Nicola, di Centro democratico e presidente della prima commissione – hanno finalmente subito un' accelerazione: a breve audiremo i sindaci dei comuni di Pescara, Spoltore e Montesilvano, le associazioni e altri portatori di interesse. Per quanto riguarda poi L'Aquila capoluogo, sarà importante ascoltare il nuovo sindaco Pierluigi Biondi“.

Il rinvio del Consiglio, inoltre, ha sgonfiato la protesta di Confagricoltura che era annunciata per stamattina davanti ai cancelli dell’Emiciclo.

Chi avrà più tempo libero sarà l’assessore Silvio Paolucci, che potrà celebrare degnamente il suo quarantesimo compleanno.





Il listone dei nervosismi interni al centrosinistra in generale e al Partito democratico in particolare, d’altronde, è fin troppo lungo, e ha trovato nuova linfa dalle battaglie fratricide in vista dei congressi provinciali dem, che acuiscono le divisioni, e del già serpeggiante totocandidato in vista delle elezioni politiche del prossimo anno, a prescindere da quella che sarà la legge elettorale.

Il consigliere Pierpaolo Pietrucci è furioso per lo slittamento alle calende greche della legge speciale su L’Aquila capoluogo, uno dei tormentoni dalfonsiani in campagna elettorale e presentata in avvio di legislatura come fiore all’occhiello.

Oggi se ne tornerà a discutere in commissione dopo tempo, ma sempre da quanto appreso anche senza rinvio mai sarebbe giunta in aula, ulteriore motivo di nervosismo.

L’assessore ai Lavori pubblici Donato Di Matteo (Pd) oramai è un corpo estraneo alla maggioranza e al partito. Ultimo episodio che ha acuito il dissidio, la rimozione, al Comune di Pescara, dell’assessore al Bilancio Giuliano Diodati, esponente della sua area politica, a seguito dell’ennesimo rimpasto di Giunta del sindaco, Marco Alessandrini.

Nel Teramano, l’assessore all’Agricoltura Dino Pepe e il consigliere Luciano Monticelli guerreggiano contro la corrente del capogruppo dem Sandro Mariani e del deputato Tommaso Ginoble.

Mariani è oramai ai ferri corti con la sua maggioranza e la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’espulsione di Gabriele Viviani, segretario della sezione comunale di Alba Adriatica (Teramo), suo sodale, per un post polemico contro i migranti, tanto che ha minacciato le dimissioni.

Tra gli “effervescenti naturali” c’è sempre Andrea Gerosolimo, assessore alle Aree interne di marca Abruzzo civico: tra lui e D’Alfonso ci sono state non poche scintille, e prima che fosse assessore il consigliere peligno è stato protagonista della prima crisi di governo, nell’autunno 2015, che poi si è risolta anche con il suo ingresso nell'esecutivo. (alb.or. – b.s.)

LE REAZIONI

D'ALESSANDRO, PARTITO DEMOCRATICO: “PRIORITA' OGGI ERA VERTENZA HONEYWELL”

“Oggi l’Abruzzo ha una priorità ed è la vertenza Honeywell, seguita direttamente dal presidente Luciano D’Alfonso e dal vice Giovanni Lolli”.

Ad affermarlo Camillo D'Alesandro del Partito democratico, che è anche coordinatore della maggioranza.

“Va considerato – spiega D'Alessandro – che questa mattina era convocata prima la commissione consiliare Bilancio e a seguire il Consiglio, abbiamo deciso di rinviare la seduta perché prevale l’impegno diretto del presidente nel seguire la delicata vertenza di Atessa, impegno che lo vede oggi a Roma dalla mattina fino alla serata”.

MOVIMENTO 5 STELLE: “MAGGIORANZA DI D'ALFONSO IN FRANTUMI”





 “Si resta basiti per la tracotanza e l’assoluto disprezzo per la democrazia di questo Governo”. 

E' il commento del capogruppo M5S Gianluca Ranieri.

“Ci sono delle regole ben precise ed è necessario quantomeno il rispetto del processo democratico –  porosegue Ranieri –  E' impensabile che si debba venire a sapere del rinvio del consiglio dalla stampa prima ancora che l’organo preposto a decidere si sia riunito. Ma per quale motivo poi? Qualche assenza? Forse qualche ennesima rottura tra le file della maggioranza? Sta di fatto che Il Consiglio Regionale è la massima espressione politica e istituzionale della regione e questo comportamento si traduce in un’assoluta mancanza di rispetto verso tutti quei cittadini che hanno messo la loro fiducia nelle mani di questi signori”.

“Se non hanno la forza di aprire il consiglio regionale e lavorare per il bene comune – conclude Ranieri –  abbiano almeno il coraggio di prendersi la responsabilità di questa mancanza ed ammettere che non hanno più i numeri, la capacità e la forza di portare avanti questo Governo”.

FORZA ITALIA: ''SCENARIO ALQUANTO AVVILENTE”

“Quanto sta accadendo in Consiglio Regionale è alquanto avvilente, anzi sarebbe meglio dire quanto non sta accadendo visto che anche oggi è saltata la seduta del Consiglio regionale e, addirittura, riconvocata solo per il 31 ottobre”.

Questo è il commento del consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo.

“Puerili e sterili sono, inoltre, le scuse presentate dalla stessa maggioranza visto che, senza il Presidente, la maggioranza è formata da ben 17 consiglieri. La realtà è un'altra: siamo di fronte ad una maggioranza senza né i numeri né la compattezza dove più fazioni territoriali si fronteggiano e si ricattano a vicenda senza avere il coraggio di confrontarsi sui veri temi ed esigenze di questa regione”.

“Mentre l'Abruzzo piange, – incalza Febbo  – il Partito Democratico pensa solo a litigare per i loro prossimi congressi provinciali. Comunque – chiosa Febbo – c'era da aspettarselo e immaginare visto la larghissima e variegata coalizione messa in piedi da D'Alfonso pur di vincere e diventare Presidente. Dal canto nostro avremmo immaginando tutto ma mai che si arrivasse ad punto così basso, avvilente e mortificante per gli Abruzzesi e per la stessa Politica quelle con la P maiuscola, che purtroppo non abita più tra i banchi dalla maggioranza del governo regionale”.

 

 

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI:


    Abruzzo Web