IL CONSIGLIERE HA RILANCIATO SUI POSTI LETTO DOPO ISCHEMIA DI UNA DONNA

NEUROCHIRURGIA AVEZZANO: TORDERA VS BRACCO, INACCETTABILE STRUMENTALIZZARE

9 Maggio 2017 12:56

L'Aquila -

AVEZZANO – “La patologia della paziente trasferita dall’ospedale di Avezzano a quello dell’Aquila non era e non è, allo stato attuale, di competenza neurochirurgica; la donna sarebbe stata curata ad Avezzano se vi fosse stata la disponibilità di posti letto nel reparto di Rianimazione: le notizie apparse sulla stampa sono, quindi, un’inaccettabile strumentalizzazione, specialmente laddove si parla di una situazione molto critica, nella quale sia i familiari sia i medici hanno bisogno della massima serenità”.

Così il manager della Asl, Rinaldo Tordera, sul caso della donna di 32 anni, colpita da un malore venerdì scorso all’ospedale di Avezzano (L’Aquila), due giorni dopo aver partorito.





Sulla vicenda era intervenuto il consigliere regionale del gruppo misto Leandro Bracco (Sinistra italiana) che ha denunciato l’assenza di Neurochirurgia ad Avezzano, tema su cui è in corso una serratissima guerra tra politica e sanità con una lobby trasversale marsicana che si contrappone al capoluogo, dove il primario del reparto, il luminare Renato Galzio, additato come “colpevole” della chiusura del reparto marsicano, si è dimesso per poi tornare sui suoi passi.

Lo stesso Tordera, peraltro, in un recente incontro nella Marsica ha assicurato che è “appoggiata dalla Asl” la “richiesta del sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, alla Regione per l’istituzione di due posti letto”.

“La paziente, che era ricoverata nel reparto di Ginecologia dell’ospedale di Avezzano, ha avuto un problema successivo al parto da cui è scaturita una patologia neurologica la cui terapia, ancora allo stato attuale, è medica e non chirurgica – spiega Tordera – Al momento del malore che ha colpito la donna, non essendovi posti liberi nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Avezzano, ne è stato disposto l’immediato trasferimento nell’ospedale dell’Aquila dove la paziente è attualmente ricoverata, in condizioni molto gravi, nel reparto di rianimazione, diretto dal prof. Franco Marinangeli, assistita con le migliori cure”.





“Da ciò si evince con chiarezza che, trattandosi di una patologia neurologica, il neurochirurgo non avrebbe avuto nessun motivo per intervenire”, rileva ancora il manager.

“È del tutto evidente, quindi, che le notizie riportate su questo caso, su una presunta mancanza di assistenza ad Avezzano, sono completamente destituite di fondamento e si prestano a una palese strumentalizzazione – conclude il manager – La paziente è stata gestita nel modo migliore dalla Asl, che va intesa come un’unica squadra, organizzata per gestire tempestivamente e nel miglior modo possibile tutti i cittadini della provincia”.

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