NIENTE BONIFICA A 11 MESI DA AGGIUDICAZIONE LAVORI, COMUNE BUSSI DIFFIDA IL MINISTERO

di Marco Signori

10 Gennaio 2019 10:00

Pescara - Cronaca

BUSSI SUL TIRINO – Il Comune di Bussi sul Tirino (Pescara) ha inviato una diffida al Ministero dell'Ambiente per il mancato avvio dei lavori di bonifica di una delle aree inquinate dell'ex polo chimico, le cosiddette discariche 2A e 2B di circa 9 ettari, finanziati con circa 50 milioni di euro dal lontano 2011, appaltati in via definitiva da ormai quasi un anno.

“Nonostante il lungo lasso di tempo trascorso dalla aggiudicazione definitiva e dalla acquisizione delle aree da parte del Comune, il Ministero non ha provveduto alla stipula del contratto e agli adempimenti necessari a dare inizio alle operazioni di bonifica”, scrive il sindaco Salvatore Lagatta nella missiva indirizzata al Ministero guidato da Sergio Costa, pubblicata integralmente sotto.

È l'ennesimo appello del primo cittadino, che nei mesi scorsi ha scritto ben due volte al Dicastero, senza mai ricevere risposta, e neppure la richiesta di incontrare il ministro, espressione del Movimento cinque stelle, è andato a buon fine.

LA DIFFIDA DEL COMUNE AL MINISTERO

“Nell’anno 2005, con decreto del presidente del Consiglio dei ministri datato 14 dicembre, è stato dichiarato lo stato di emergenza in relazione alla crisi di natura socio-economico-ambientale determinatasi nell’asta fluviale del bacino del fiume Aterno”, ricorda Lagatta nella diffida. “Con decreto del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare del 29 maggio 2008 è stato istituito e perimetrato il Sito di bonifica di Interesse nazionale in località Bussi sul Tirino. Con Legge 26 febbraio 2011 n. 10 si è previsto che il commissario delegato provvedesse entro il 31 giugno 2011 ad avviare la bonifica del Sin di Bussi sul Tirino con interventi di bonifica e messa in sicurezza da attuarsi prioritariamente sulle aree industriali dismesse e siti limitrofi al fine di consentire la reindustrializzazione e si assegnavano per tali attività 50 milioni di euro”.

“Con successivi provvedimenti, ed in particolare con la ordinanza del capo dipartimento della Protezione Civile n. 118 del 3 settembre 2013, veniva disposta la prosecuzione dell’attività del commissario delegato al fine di completare gli interventi relativi alla bonifica con intestazione al medesimo delle somme stanziate sulla contabilità speciale fino ad aprile 2016”, continua il sindaco.





“Con decreto del commissario delegato n. 240 del 14 dicembre 2015 veniva indetta una procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento della progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori, degli interventi di bonifica delle aree esterne Solvay in Bussi sul Tirino, con previsione che alla copertura della spesa del presente intervento denominato 'intervento di bonifica aree esterne Solvay' di Bussi sul Tirino per complessive euro 45.970.000,00, si facesse fronte con i fondi posti a disposizione del commissario delegato e che, ai fini della realizzazione degli interventi di bonifica oggetto di appalto il commissario delegato si riserva, in caso di mancato perfezionamento dell’atto di cessione delle aree interessate da parte di Solvay SpA alle amministrazioni pubbliche interessate, l’assunzione di ogni atto e provvedimento necessario per acquisire tramite occupazione temporanea la disponibilità delle stesse aree anche ai sensi e per gli effetti di quanto disposto dalle ordinanze del presidente del consiglio dei ministri n. 3504/2006 e 3614/2007 e comunque degli artt. 49 e 50 del DPR 327/2001 e/o di ogni altra disposizione di legge al riguardo pertinente”.

“Con ordinanza del capo del Dipartimento della protezione civile n. 365 dell’8 agosto 2016, il Ministero dell’Ambiente è stato individuato, a decorrere dal 1 aprile 2016 quale amministrazione competente al coordinamento delle attività necessarie al completamento degli interventi da eseguirsi nel sito inquinato di interesse nazionale di Bussi sul Tirino ed è stato nominato, per detti fini, ildirigente della Divisione Bonifiche e Risanamento della Direzione Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque, quale soggetto responsabile delle iniziative finalizzate al subentro del Ministero nel coordinamento degli interventi integralmente finanziati e contenuti in rimodulazioni dei piani delle attività già formalmente approvato alla data di adozione dell’ordinanza”, scrive ancora Lagatta.

“Su precisa indicazione del Ministero venivano convocate ed interpellate le amministrazioni regionale e comunali, ed in particolare il Comune di Bussi sul Tirino, stante l’esigenza, ritenuta quale condizione essenziale, di determinare il passaggio alla mano pubblica dei siti di interesse al fine di poter dare ingressoai lavori di bonifica”.

“Con decreto del dirigente della divisone bonifiche e risanamento della direzione generale per la salvaguardia del Territorio n. 5264/STA dell’8 marzo 2017 veniva nominato quale rup della procedura di gara disposta con decreto n. 240 /2015, l’ing. Enrico Bentivoglio, funzionario di ruolo presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Con decreto del dirigente della divisione Bonifiche e risanamento della Direzione generale per la Salvaguardia del Territorio n. 9245/STA del maggio 2017 è stato approvato l’accordo di programma relativo alla procedura di evidenza pubblica per l’affidamento della progettazione esecutiva ed esecuzione degli interventi di bonifica delle aree esterne, con il Ministero si impegnava alla tempestiva esecuzione dei lavori di bonifica oggetto della pendente procedura di gara costituendo primario interesse pubblico in considerazione dello stato di contaminazione delle aree nonché della volontà di promuovere eventuali accordi per la reindustrializzazone delle stesse”.

“Per parte sua”, fa osservare il sindaco nella diffida, “il Comune di Bussi sul Tirino si impegnava alla acquisizione delle aree medesime al fine di destinarle ad ogni effetto di legge alla realizzazione degli interventi oggetto della procedura di gara e successivamente alla reindustrializzazione. Con decreto del dirigente della Divisone bonifiche e risanamento n. 18668 del 12 settembre 2017 è stata approvata la convenzione per il supporto tecnico specialistico e amministrativo funzionale alla gestione della procedura di gara dispostacon decreto del commissario delegato n. 240 del 14 dicembre 2015 e indetta con bando pubblicato sulla gazzetta ufficiale V serie speciale–contratti pubblici n. 149 del 18.12.2015 relativa agli interventi di bonifica e messa in sicurezza delle aree esterne Solvay del sito di interesse nazionale di Bussi sul Tirino nonché a tutte le procedure per la realizzazione e il collaudo del medesimi interventi sottoscritta dal Ministero dell’Ambiente”.

“Con nota del dirigente della Divisione Bonifiche e risanamento del 17 gennaio 2018 con prot n. 1052, 'considerato che in esito alle attività di verifica dei requisiti di carattere generale effettuata ai sensi dell’art. 71 del decreto del presidente della Repubblica 28 dicembre 2000 n. 445, agli atti del rup sono emerse violazioni definitivamente accertate a carico della Safond Marini srl' si chiedeva alla società di fornire la documentazione attestante la regolarizzazione della posizione. Quest’ultima ottemperava con nota del 25 gennaio 2018 acquisita agli atti del Ministero. Con nota del 6 febbraio 2018 trasmessa dal Rup e acquisita dal Ministero dell’Ambiente al protocollo n. 2584/STA, vista la documentazione inviata dalla Safond Martini srl, il Rup proponeva di procedere con l’aggiudicazione definitiva ai sensi dell’art. 11 comma 8 e dell’art. 12 comma 1 del decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163”.





“Con determina del dirigente della Divisione Bonifiche e Risanamento della direzione generale per la salvaguardia del territorio e del mare Prot. 2713 del 7.2.2018 veniva disposta l’aggiudicazione definitiva della gara relativa all’intervento di bonifica Aree esterne Solvay in favore del costituendo Rti DecDeme (mandataria)–Safond Martini srl (mandante)–Elios srl–Società Italiana Dragaggi SpA (Mandante)–cooperativa San Martino Soc. Coop. (cooptata)”.

“Il Comune di Bussi, quindi, con rogito in data 24 maggio 2018, rep n. 58850,procedeva alla acquisizione delle aree di proprietà Solvay così come prescritto dal Ministero dell’Ambiente, il quale ha espressamente considerato quale condizione necessaria per dare inizio alle opere di bonifica e messa in sicurezza, il passaggio alla mano pubblica dei siti inquinati”.

“E tuttavia, nonostante il lungo lasso di tempo trascorso dalla aggiudicazione definitiva e dalla acquisizione delle aree da parte del Comune, il Ministero non ha provveduto alla stipula del contratto e agli adempimenti necessari a dare inizio alle operazioni di bonifica”.

“Considerato che l’appalto è stato definitivamente aggiudicato in data 7 febbraio 2018 e sono trascorsi oltre 11 mesi senza che il Ministero abbia provveduto alla stipula del contratto con l’aggiudicatario”, fa notare il sindaco, “che il codice degli appalti prevede il termine di 60 giorni per la stipula, decorsi i quali le stazioni appaltanti sono esposte a gravissime conseguenze certamente in grado di vanificare l’intera procedura di gara, che il Comune di Bussi ha provveduto tempestivamente al passaggio delle aree alla mano pubblica al fine di evitare che qualsivoglia ostacolo potesse frapporsi all’inizio della bonifica e, pertanto, non sussistono legittimi motivi per i quali il Ministero continui a tenere la suddetta condotta omissiva”.

E ancora, “che tale palese inadempimento del Ministero sta arrecando gravissimi danni all’amministrazione comunale e all’intera comunità di Bussi sul Tirino sia per le ripercussioni derivanti dal mancato ed immotivato inizio della bonifica (e quindi della reindustrializzazione) sia per la gravosa acquisizione delle aree inquinate cui il Comune si è assoggettato unicamente al fine di consentire la tempestiva esecuzione degli interventi”.

“Considerato inoltre che in data data 6 giugno 2018 questa amministrazione ha diffidato il Ministero dell’Ambiente e del Territorio a dare esecuzione agli interventi di bonifica”, e che “in data 18 luglio 2018 con nota prot. nr 4392 questa amministrazione ha messo in mora il ruo Ing Bentivoglio” e che “con note prot 4245 dell’11 luglio 2018 e 5099 del 5 settembre 2018 il sottoscritto ha richiesto un incontro al ministro Sergio Costa al fine di illustrare la problematica in oggetto, che il silenzio serbato sul punto dall’amministrazione in indirizzo è illegittimo e reca gli estremi per ricorrere dinanzi all’autorità giudiziaria competente affinchè sia ordinata la conclusione del procedimento attraverso le strutture competenti o con la nomina di un commissario”, il Comune “sussistendo un concreto e documentato interesse pubblico alla valutazione della istanza di riesame, invita e diffida ai sensi dell’art. 2 della legge 241/90, il Ministero alla conclusione del procedimento sopra richiamato entro e non oltre il termine di giorni trenta dal ricevimento della presente con espresso avvertimento che in caso di perdurante inerzia ricorrerà all’autorità giudiziaria amministrativa ex artt. 31 e 117 cpa”, conclude la missiva di Lagatta.

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