NIENTE LISTE ALLE COMUNALI E SOSPIRI FUORI DA KERMESSE, IN FORZA ITALIA VOLANO STRACCI

di Marco Signori

6 Aprile 2017 09:30

Regione - Politica

L'AQUILA – Presenza sparuta del simbolo alle elezioni comunali, nei centri maggiori chiamati alle urne a giugno, e il consigliere regionale Lorenzo Sospiri escluso dall'elenco degli interventi alla kermesse in programma a Pescara.

In Forza Italia è di nuovo caos, in Abruzzo.

E volano stracci tra i consiglieri regionali e il coordinatore Nazario Pagano.

In uno scambio di email tra colleghi dell'Emiciclo, di cui AbruzzoWeb è venuto in possesso, Sospiri incita i consiglieri Gianni Chiodi, Mauro Di Dalmazio ed Emilio Iampieri a disertare la manifestazione “Ripartiamo dalle nostre radici”, in programma venerdì nel capoluogo adriatico, dopo essere stato escluso dal ricco parterre.

Ci sono tutti, dall'ex governatore ai consiglieri Mauro Febbo, Iampieri e Paolo Gatti, fino al consigliere d'amministrazione della Rai Arturo Diaconale e alcuni big nazionali, come Debora Bergamini e Altero Matteoli.

“Ricevo dal collega Febbo il programma della manifestazione del 7 aprile, dalla lettura dello stesso sono l'unico consigliere escluso adesso voglio proprio vedere come vi comporterete rispetto ad una tale scortesia”, ha scritto Sospiri in una missiva indirizzata ai colleghi.





Immediato, a quel punto, lo strappo di Febbo, che facendo notare come il capogruppo, insieme a Gatti, abbia fatto da tramite con il senatore Fabrizio Di Stefano, altro escluso dalla kermesse, nella presentazione degli emendamenti al decreto terremoto, ha annunciato che non parteciperà alla manifestazione.

Non si è fatta attendere la replica del coordinatore regionale Nazario Pagano, che nel fitto scambio di email, ha risposto come “il nome del capogruppo Sospiri sarà inserito nel dibattito sull'emergenza. Ci auguriamo tutti che sia presente, visto che in altre circostanze è stato invitato e non ha partecipato”.

Pagano nella email interna annunciava che il programma sarebbe stato reso noto l'indomani, e infatti nella comunicazione alla stampa diffusa oggi il nome di Sospiri è apparso tra gli interventi, nel dibattito “Gestione dell'emergenza in Italia in conseguenza di calamità naturali”, ma la pezza è peggio del buco e fa infuriare il capogruppo: “Essere inserito dopo le polemiche è ancora più offensivo – scrive Sospiri – io non sono andato dove come in questo caso non ero stato invitato a differenza di voi colleghi che invece eravate inseriti nel programma, vedi Roccaraso 1 e 2 edizione, non mi risultano altre iniziative di un partito che non esiste ed infatti non si presenterà con il suo simbolo alle elezioni in Abruzzo in quasi tutti se non tutti i comuni a doppio turno. Pagano è un bugiardo conclamato”.

La ciliegina sulla torta è sulla rettifica del programma, dove Sospiri viene indicato come consigliere e non come capogruppo.

“Caro coordinatore, Lei può togliermi la possibilità di parlare ad una manifestazione di FI e può anche togliermi il titolo di capogruppo nel programma che è stato costretto a modificare inserendo il mio nome, cosa sgradevole che pur comprendendo i complessi di inferiorità appare ridicola, ma non può togliermi la dignità e non la può togliere neanche ai sindaci di FI che pur avendo subito i danni del sisma e della neve non ha inteso coinvolgere”, scrive Sospiri, confermando che non interverrà ma “ascolterò tra il pubblico così aiuto anche a fare numero”.

Il fitto scambio epistolare ha così fatto tornare a galla vecchi dissapori mai sopiti tra l'anima aennina, incarnata da Febbo e Di Stefano, da sempre critici nei confronti di Pagano, e lo stesso coordinatore regionale, a cui il presidente Silvio Berlusconi ha tuttavia più volte confermato la propria fiducia.

Ma ha anche svelato tutte le difficoltà in vista delle elezioni comunali.





“Credo che un coordinatore regionale abbia come primo obiettivo quello di aggregare e non di accentuare le 'diversità' e le 'divisioni' – ha scritto Febbo in un'email di risposta a Pagano – Mi sembra che quello in esame è il ripetersi di una serie enorme di episodi che dimostrano la inadeguatezza della conduzione di un grande partito quale FI presente a tutti i livelli (nazionale, regionale, provinciale e comunale) ma che è assente nel raccordare e coordinare posizioni e nel dare direttive”.

E poi, l'affondo: “Mi auguro che quanto riferito dal presidente Sospiri della mancata presentazione di liste con simbolo in questa tornata elettorale nei comuni con ballottaggio non si verifichi altrimenti non è solo inadeguatezza. Ribadisco di non partecipare alla manifestazione”.

E ANCHE RAZZI SBOTTA

“Questo personaggio, ha continuato, è noto per aver monopolizzato la piazza abruzzese e dall'alto del “trono” di coordinatore, la minor carica possibile e comunque non istituzionale come quella di un parlamentare, decide quello che vuole e non quello che deve”.

Il senatore di Forza Italia Antonio Razzi non ha digerito l'esclusione dalla kermesse degli azzurri in programma domani a Pescara, e in una nota di fuoco lancia strali contro il coordinatore regionale Nazario Pagano.

Il parlamentare “esprime tutto il suo disappunto per l'atteggiamento del signor coordinatore di Forza Italia in Abruzzo Nazario Pagano poco ortodosso nel confronti di tutta Forza Italia. A prescindere dal fatto che il signor Pagano altro non è che un coordinatore, non si capisce come mai possa pensare di fare e disfare a suo piacimento inviti ed esclusioni per eventi connessi al partito ai danni di parlamentari e personalità che all'interno del partito lavorano e si prodigano”.

Razzi ritiene di “essere stato snobbato, e con lui tanti altri”: come svelato da AbruzzoWeb, d'altra parte, anche l'esclusione del capogruppo all'Emiciclo Lorenzo Sospiri ha alzato un polverone.

“È risaputo che egli sia la peggior palla per poter rappresentare Forza Italia in Abruzzo – prosegue Razzi nella nota – Basti pensare che in gran parte dei comuni non sono presenti neanche i simboli ed i colori di Forza Italia. Si sa che Pagano sia attaccato al carro di Berlusconi per convenienza ma ne disattende sempre e sistematicamente le aspettative. Con questi uomini, è bene che si sappia, non si va proprio da nessuna parte”.

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