NONNO TORNA A SCUOLA: SUCCESSO DEL PROGETTO TRA INI E ”COLLODI-MARINI”

18 Dicembre 2017 17:28

L'Aquila - Cronaca

CANISTRO – Emozioni e voglia di conoscere e interagire non hanno età. A dimostrarlo ancora una volta il grande successo del progetto “Mio nonno torna a scuola”, che ha celebrato la giornata conclusiva sabato 16 dicembre all’Istituto comprensivo statale Collodi-Marini di Avezzano (L’Aquila).

Protagonisti gli anziani ospiti della residenza sanitaria assistenziale gestita dalla clinica Ini, divisione di Canistro (L’Aquila), e i giovani studenti delle scuole medie dell’istituto Collodi-Marini, che hanno dato vita, nella prima metà di dicembre, a laboratori artigianali per realizzare regali e addobbi natalizi, opere di pittura, e altre creazioni dell’ingegno.

Le opere realizzate sono state mostrate e vendute nel corso della partecipatissima festa conclusiva di sabato, e il ricavato è stato devoluto all’istituto scolastico per acquistare materiale didattico.





Agli anziani ospiti della Rsa è stato consegnato anche un attestato.

Responsabile del progetto per la Rsa di Canistro, operativa dal 1999, e dove sono ospitate 60 persone, la dottoressa Domenica Santomaggio, mentre per il Collodi-Marini è stata in prima linea la professoressa Berardina Gentile.

Il progetto è stato fortemente voluto dal direttore della Collodi-Marini, Pier Giorgio Basile, e dal direttore amministrativo della Ini, Daniela Stati.

“Questo progetto, come altri realizzati nella nostra Rsa – spiega la Santomaggio – hanno l’obiettivo di aumentare il benessere psico-fisico degli ultra sessantacinquenni con disabilità funzionali e psicologiche adottando l’efficace modello della terapia occupazionale. Un obiettivo pienamente centrato, e il mio ringraziamento va all’istituto scolastico Collodi-Marini, per l’eccezionale lavoro di equipe che è stato possibile mettere in campo”.





“In particolare, per quanto riguarda la Ini, ringrazio la direttrice Stati, sempre aperta alle innovazioni e alle sperimentazioni, la direttrice sanitaria Antonella Tiberi, la dottoressa Paola Murgano, il dottor Fabio De Angelis e tutti i collaboratori – aggiunge – come le terapiste occupazionali, gli infermieri, gli operatori socio assistenziali e le assistenti sociali, ai quali è stato chiesto in questi giorni un grosso carico di lavoro, svolto nel migliore dei modi”.

“Ci saranno senz’altro in futuro altre collaborazioni di questo genere con la Ini – afferma la professoressa Gentile – pienamente in linea con una scuola aperta al territorio, che ha creato una biblioteca di quartiere, e mette in campo durante l’anno molte attività. Il valore formativo di questa esperienza è stato molto significativo”.

“Gli anziani della Rsa sono stati per i nostri ragazzi sopratutto dei nonni, e si è instaurato un rapporto speciale e fecondo, di reciproco arricchimento. Il tempo durante i laboratori e nella festa conclusiva, è volato in allegria e serenità”, conclude.

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