NUOVO OSPEDALE CHIETI: VERTICE DECISIVO, SI PUNTA A UN NUOVO PROGETTO CONDIVISO

di Filippo Tronca

17 Ottobre 2017 12:07

Regione - Politica

CHIETI – Si avvicinano giorni decisivi per i tormentati destini del project financing del nuovo ospedale Santissima Annunziata di Chieti, un nuovo complesso da 225 milioni di euro e 400 posti letto che andrebbe a sostituire l’attuale, ritenuto non sicuro staticamente e sismicamente dopo la scoperta di gravi difetti di costruzione.

Sabato scorso sono scaduti i 90 giorni dalla data di ripresentazione dell'istanza alla Regione Abruzzo e il responsabile unico del procedimento Emidio Primavera, capo dipartimento Opere pubbliche dell'ente, ha consegnato al direttore generale dell’ente, Vincenzo Rivera, le valutazioni ed eventuali modifiche sulla proposta formulata dal soggetto proponente, la Maltauro di Vicenza, in associazione temporanea d’impresa con la Nocivelli di Brescia.

Oggi a Pescara è in programma un summit definito “molto importante” per il futuro del project.

Intorno a un tavolo, i rappresentati delle società proponenti e quelli della Regione che, su volere del presidente, Luciano D’Alfonso, ha avocato a sé la complessa pratica, rimasta per 3 anni in capo alla Asl provinciale teatina.

Si tratta del primo, vero incontro, de visu, tra le due parti in causa, e si entrerà davvero nel merito, sui singoli aspetti, alla luce anche delle valutazioni del rup, del progetto che dovrebbe rimpiazzare l’attuale nosocomio, di cui si attende la conclusione dell’iter, con la dichiarazione di pubblica utilità oppure la bocciatura.

Se prevarrà la prima ipotesi, verrà emesso un bando di gara europeo nell’ambito della quale la proponente manterrà il solo diritto di prelazione.

In Abruzzo, la maggioranza di centrosinistra ha individuato il project come l’unico strumento per dotarsi di ospedali all’avanguardia, come del resto accade nel resto dell’Italia, dove le grandi strutture sanitarie sono legate a questa situazione, normata dalla legge.





Nel progetto presentato, la Maltauro si impegna a realizzare un nuovo policlinico investendo di tasca sua i 225 milioni, rifacendosi dell’investimento con la gestione per trent’anni di alcuni servizi, come la manutenzione delle opere edili, aree verdi e impianti, lavanolo e sterilizzazione, pulizie, la ristorazione, e con un canone annuale, di un importo ancora oggetto di trattativa.

A prorogare i termini al 14 ottobre per la consegna dell’istruttoria da parte del rup è stata la delibera di Giunta regionale del 27 settembre scorso, che ha dato seguito, come si legge nel testo, a una richiesta dello stesso Primavera, “in ragione della complessità degli aspetti da approfondire e della mole di documentazione da esaminare”.

Tenuto anche conto del fatto che Primavera è stato nominato rup il 1° giugno 2017, sostituendo Filippo Manci dopo che la scottante pratica è passata, a marzo, dalla Asl alla Regione, con l’intento, aveva garantito D’Alfonso, di stringere i tempi di un iter che si trascinava oramai da troppo.

Un progetto intorno al quale divampa lo scontro politico, con Forza Italia e Movimento 5 stelle da una parte, che sostengono che il progetto sarà un buon affare solo per la parte privata, e molto meno per le casse pubbliche.

Dall’altra parte, il Partito democratico, con in testa il presidente D’Alfonso e l’assessore al ramo Silvio Paolucci, assicurano che la finanza di progetto e la partnership con i privati siano l’unica strada percorribile, e a conti fatti conveniente, per dotare Chieti, ma anche altre città abruzzesi, di nosocomi all’avanguardia e sicuri simicamente, tenuto conto che la Regione non ha fondi sufficienti per investimenti diretti.

A rinfocolare lo scontro, una relazione del 22 agosto del rup Primavera, in cui si evidenziano numerose criticità al progetto presentato dalla Maltauro, di carattere tecnico e funzionali.

Rilievi ai quali, secondo quanto si è appreso, la proponente replica sottolineando che le criticità sono legate in larga parte all’“invecchiamento” del progetto dovuto all’inerzia di chi doveva valutare nel corso degli anni e all’assenza di confronti e interlocuzioni che avrebbero potuto apportare modifiche migliorative, considerando che solo oggi si apre una serio scambio.

Il rup fa emergere anche criticità di carattere economico e finanziario per i quali invita, in particolare, a ricalcolare in modo più puntuale i costi di gestione dell’ospedale, nelle singole voci, per valutare l’effettiva convenienza del project per la Regione e a ridurre il numero di servizi dati in gestione al privato, escludendo, tra gli altri, il lavanolo, le pulizie e la ristorazione.





In questo senso è in atto un balletto di cifre tra la Regione e la stessa Asl, anche alla luce delle difficoltà a fotografare servizi e costi.

E come ulteriore problematica, la partita dei servizi si incrocia con l’appalto di marca Consip, la centrale acquisti nazionale, già assegnato alla Antas di piacenza, attualmente coinvolta in una bufera giudiziaria, che non ha ancora firmato contratti né, quindi, assicurato forniture.

Per l’agguerrito consigliere regionale forzista Mauro Febbo, che era assessore quando Maltauro ha presentato la proposta all’allora presidente della precedente Giunta regionale di centrodestra, Gianni Chiodi, le parole di Primavera sono state lette come la “definitiva bocciatura del project”, contro cui aveva espresso perplessità anche l’ex rup della Asl Manci, prima di essere rimosso.

Il direttore generale Rivera, dalla sua, ha tenuto a sottolineare che quello del rup non è affatto un “no” definitivo.

E qualche giorno dopo quella missiva, il 25 agosto, ha invitato Primavera a “sospendere qualsivoglia decisione nel merito, essendo necessari ulteriori approfondimenti”.

Da quel momento si è attivata un’interlocuzione con la Maltauro per arrivare a un progetto condiviso, capace di superare tutte le criticità.

Oggi il primo momento-verità che tutti gli attori vorrebbero portasse in tempi brevi a una decisione.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI:


    Abruzzo Web