L'UOMO DA' UN'ALTRA VERSIONE AL PM: ''SPINTE E PUGNALATE RECIPROCHE''

OMICIDIO A PESCARA: RAGAZZA DI 26 ANNI UCCISA A COLTELLATE DALL’ EX COMPAGNO

2 Dicembre 2016 13:47

Pescara - Cronaca

PESCARA – Una ragazza di 26 anni, Jennifer Sterlecchini, è stata ammazzata a coltellate a Pescara dall'ex fidanzato, il 32enne Davide Troilo.

Lei, dopo una relazione durata 3 anni lo aveva lasciato e pochi giorni fa era andata via dalla casa dove vivevano, un'abitazione di due piani a Pescara all'angolo fra via Acquatorbida e via Vicenza, in zona aeroporto.

Oggi Jennifer era tornata a prendere le sue cose con un furgoncino che si era fatta prestare, assieme alla madre e a un'amica.

Ma secondo quanto ricostruito l'assassino l'ha subito aggredita verbalmente, ha chiuso la porta impedendo di entrare alla madre di lei, accorsa dopo aver sentito le urla. 

La ragazza è stata raggiunta da diversi fendenti, i Carabinieri l'hanno trovata senza vita sul pavimento dell'ingresso. 

Accanto a lei, a terra, il giovane, ferito dopo aver tentato il suicidio con lo stesso coltello, ma arrivato cosciente in ospedale.  Le sue condizioni non sono ritenute gravi.

A lanciare l' allarme è stato un vicino di casa richiamato dalle urla della madre di Jennifer. Indagano i Carabinieri del Nucleo investigativo di Pescara, diretti dal maggiore Massimiliano Di Pietro.

LA VERSIONE DELL'UOMO: COLTELLATE RECIPROCHE

Diversa la versione dell'uomo, come riportato dall'agenzia Agi.

Stando a quanto riferito dall'uomo al pm Silvia Santoro e da quanto raccontato ai cronisti dall'avvocato del 32enne, Davide Antonioli, i due sarebbero finiti a terra dopo spinte reciproche.

Poi la giovane avrebbe preso un coltello e si sarebbe ferita al collo, sostenendo di non farcela più, gesto successivamente emulato dall'ex convivente.

Poco dopo la giovane, sempre stando al racconto dell'uomo, gli avrebbe sferrato una coltellata all'addome e l'ex compagno, per reazione, l'avrebbe colpita al collo e al corpo per poi finire entrambi sul pavimento.





All'uomo, che non ricorderebbe altro, è stato sequestrato il telefono cellulare e, da quanto si è appreso, tra i due non ci sarebbero mai stati pesanti litigi.

Nel corso dell'interrogatorio l'arrestato, anche se abbastanza lucido, è apparso tremante, ha pianto, e ha sostenuto che voleva bene a Jennifer e di essere all'oscuro del suo decesso.

LA DISCUSSIONE FATALE FORSE NATA PER UN TABLET

Davide Troilo, il 32enne accusato di aver ucciso l'ex fidanzata a Pescara, è ricoverato in ospedale con una prognosi di 15 giorni e al momento non sa che la 26enne è morta.

Piantonato dai carabinieri nel reparto di Chirurgia, il giovane è stato arrestato.

Nel corso dell'interrogatorio davanti al pm Silvia Santoro, in ospedale, ha raccontato la sua versione dei fatti, affermando che la discussione con la donna sarebbe nata per un computer e un tablet che i due avevano in comune.

I VICINI: ''LEI URLAVA, MAMMA MI STA AMMAZZANDO''

“Mamma, aiutami, mi sta ammazzando”. È quanto avrebbe urlato alla madre Jennifer Sterlecchini, la 26enne uccisa oggi a Pescara al culmine di una lite con l'ex compagno.

Proprio mentre nell'abitazione si consumava la tragedia, fuori c'era la mamma della ragazza, rimasta all'esterno perché il giovane aveva chiuso la porta.

A raccontarlo sono stati alcuni vicini di casa. Uno di loro, in particolare, ha sentito le urla ed è subito accorso.

Si tratta della stessa persona che poi ha lanciato l'allarme. La madre della ragazza, sconvolta, è svenuta in strada.

È stata subito soccorsa dai conoscenti ed ospitata in casa di vicini.

VICINI E AMICI INCREDULI, ''NON PUO' ESSERE STATO LUI''





Dolore e incredulità di amici e conoscenti in via Vicenza a Pescara davanti alla casa in cui Jennifer, 26 anni, è stata uccisa dall'ex compagno, Davide.

“Non conosco elementi per pensare che la maltrattasse – dice uno dei migliori amici della ragazza – Secondo me era ossessionato da lei. Si era anche tatuato il suo nome sul braccio”.

“Una ragazza stupenda – afferma un vicino – una famiglia perbene, non so come si possa arrivare a una cosa del genere, con tanta ferocia”.

Ricostruendo la storia familiare dei due emerge che Davide ha un figlio, avuto con un'altra donna.

Sia lui sia Jennifer hanno perso il padre; pochi giorni fa è morto il nonno di Davide.

“È un bravo padre – dice una donna residente in zona – una persona che lavora, un bravo ragazzo, lo conosco da quando era piccolo. Non riesco a credere sia stato lui”.

Mentre sono ancora in corso i rilievi dei carabinieri, viavai nella casa di fronte dove, accolta da amici, c'è la madre della ragazza.

Dopo aver chiesto aiuto richiamata dalle urla della figlia, è svenuta in strada ed è stata soccorsa da un vicino che poi ha dato l'allarme.

LEI AVEVA SCRITTO FRASI CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

La settimana scorsa, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, Jennifer Sterlecchini, la ventiseienne uccisa oggi dall'ex compagno a Pescara, aveva riportando sul suo profilo Fb frasi di condanna contro questo fenomeno tratte da letture e da altri post sui social network.

“La violenza contro le donne è il virus del non-uomo – aveva postato la ragazza – Questi sono incapaci di rapportarsi con una donna, la violenza è figlia degli incapaci, gli incapaci di accettare una relazione e soprattutto le problematiche della coppia. Questi sono ignoranti, perché l'ignoranza è alla base di mancanza di vocabolario, di parole, di argomentazioni, l'uomo senza vocabolario è costretto all'azione, alla minaccia, allo schiaffo, al calcio, alla violenza”.

“È la mancanza di virilità – scriveva ancora condividendo citazioni – che rende l'uomo un bambino disperato, impotente e violento, ma è anche grazie all'aggressione e alla violenza che diventa momentaneamente grande e soddisfatto di se stesso, con il suo momento irriducibile di gloria”.

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