OSCAR POMILIO FORUM: ETICA E COMUNICAZIONE AI RAGGI X A PESCARA

9 Marzo 2013 16:27

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PESCARA – Creare un dialogo aperto con pensatori di altissimo profilo sul rapporto tra etica, merito e comunicazione, elaborando così nuove ricette di sviluppo della società che siano reali, e funzionanti ed efficaci.

Questo lo scopo dell’Oscar Pomilio Forum 2013, celebrato ieri Pescara alla presenza di rappresentanti ed esperti di pregio in diversi settori e discipline.

Ad aprire i lavori, dopo i saluti delle autorità, Maria Teresa Brassiolo, presidente di Transparency International Italia, che ha illustrato alcuni dati significativi sulla lotta alla corruzione in Italia e all’estero, con una particolare attenzione all’Abruzzo e ai paesi limitrofi, e Franco Pomilio, presidente di Pomilio Blumm, l’agenzia di comunicazione che ha ideato il forum. A moderare l’evento Paolo Festuccia giornalista della Stampa.

Seguitissime le relazioni di Ginger Lew, consulente economico della Casa Bianca, con una riflessione sull’eticità delle attività finanziarie, alla luce di quanto emerso in questi anni di crisi economica internazionale, e di Raffaele Squitieri, presidente aggiunto della Corte dei Conti. Il giurista ha confrontato l’Italia che spreca con quella che risparmia e ottimizza, proponendo una ricetta di buona amministrazione da lui elaborata e immediatamente applicabile.

Roger Abravanel, editorialista del Corriere e principale riferimento del dibattito nazionale sulla meritocrazia, nel parlare di etica è andato al cuore dell’economia italiana, toccando un elemento caratterizzante: il familismo e la sua amoralità. Altro aspetto collegato all’etica è la “fuga dei cervelli”: ne ha analizzato le radici Pier Paolo Pandolfi, formatosi in Italia, perfezionatosi a Londra e diventato scienziato di fama mondiale negli Stati Uniti.

Carlo Fontana, direttore del Regio Teatro di Parma, ha affrontato invece il problema del ruolo dell’etica nell’organizzazione culturale, sottolineando come l’ambito delle arti sia uno dei pochi in cui il merito non può essere falsificato, mentre lo chef stellato Niko Romito ha parlato del legame tra etica e memoria del gusto.

Nel corso dell’evento sono stati inoltre conferiti due premi speciali, assegnati ogni anno a figure di livello internazionale che abbiano mostrato di saper interpretare e promuovere in modo innovativo, nel proprio settore, i temi dell’etica e della morale.

Ginger Lew ha ricevuto infatti il Premio Oscar Pomilio 2013, “per il contributo alle riflessioni su un’economia compatibile con lo sviluppo di un’umanità che cambia”. A Pandolfi è stato invece conferito l’Ethic Award 2013, “per le ricerche avanzate nel campo della genetica che onorano l’intelligenza più viva e innovativa del nostro Paese”.





Nell’ambito dell’Oscar Pomilio Forum 2013 sono state esposte al pubblico le 20 opere finaliste dell’Oscar Pomilio Art Award, il premio che chiedeva agli studenti delle scuole d’arte italiane di creare opere, senza limiti di tecnica artistica, con protagonista il rinoceronte, storico simbolo di Pomilio Blumm.

Erano presenti i vincitori dell’edizione 2013, già proclamati nell’ambito della fiera SetUp di Bologna.

In ordine di graduatoria: Matilde Sambo, del Liceo Artistico di Venezia, Nicla Giovannelli del Liceo Artistico di Ferrara, e Daniele Di Girolamo, del Liceo Artistico di Pescara.

La menzione speciale Franco Pomilio è andata a Moriel Ascione, del Liceo Artistico di Livorno. Durante l’evento è stato inoltre proclamato il vincitore del premio web “Most liked award”, assegnato all’opera che ha ottenuto più apprezzamenti sulla pagina Facebook dedicata al concorso, Marya Popik dell’Istituto d’Arte di Ferrara.

I giovani autori dei lavori esposti provengono dai licei artistici di tutta Italia: da Venezia a Catania, da Treviso a Pescara, da Brescia a Ferrara. Oltre a un premio in denaro, ai vincitori sarà data la possibilità di effettuare un periodo di stage presso l’agenzia Pomilio Blumm, mettendo all’opera il proprio talento nel mondo delle “arti applicate” secondo il metodo LabLive elaborato da Blumm Academy: un percorso di apprendimento professionale dinamico, fatto di casi concreti e progetti reali, che punta a “creare competenza attraverso l’esperienza”.

Il premio, giunto alla sua seconda edizione, si prepara ad assumere un carattere internazionale: per la prossima edizione dell’Art Award, è previsto infatti il coinvolgimento dei licei artistici di tutta Europa e del bacino mediterraneo.

I 20 FINALISTI

1 – Beatrice Tagliapietra Liceo Artistico Venezia
2 – Andrea Pennacchia Liceo Artistico Treviso
3 – Riccardo Luppi Liceo Artistico Ferrara
4 – Davide Faieta Liceo Artistico Pescara
5 – Cassandra Soffritti Liceo Artistico Ferrara
6 – Marya Popik Liceo Artistico Ferrara
7 – Francesco Corli Liceo Artistico Ferrara
8 – Giulia Vampa Liceo Artistico Catania
9 – Andrea Cardullo Liceo Artistico Catania
10 – Beatrice Saleri Liceo Artistico Brescia (non viene ma glielo spediamo)
11 – Miriam Panieri Liceo Artistico Bologna
12 – Emanuele Renzetti Liceo Artistico Pescara
13 – Irene Pirri Liceo Artistico Pescara
14 – Valerio Fanelli “Ultima Cena” Liceo Artistico Pescara (presenta due lavori)
15 – Jacopo Battista Liceo Artistico Pescara





I VINCITORI

1 – Matilde Sambo (3 settimane di stage e 500€ di premio)
2 – Nicla Giovanelli (2 settimane di stage e 300€ di premio)
3 – Daniele Di Girolamo (1 settimane di stage e 250€ di premio)
4 – Moriel Ascione (2 settimane di stage e 300€ di premio)

LE MOTIVAZIONI DELLA GIURIA

All’edizione di quest’anno hanno partecipato circa 150 scuole superiori con vocazione artistica a livello nazionale. Ironia e capacità di sperimentazione sono state le doti più apprezzate dalla giuria nel valutare i lavori degli studenti che hanno partecipato al concorso.

L’artista Gino Sabatini Odoardi, membro della giuria, ha così sintetizzato le motivazioni per l’assegnazione dei premi: “Matilde Sambo, prima classificata, ha presentato una lettura del rinoceronte in chiave fotografica. Da un lato la figura di un ragazzo che sta pregando, accanto a lui la sagoma di un rinoceronte proiettata nell’ombra. È interessante questa doppia visione, che conferisce all’opera una sorta di freschezza, quasi sacrale. Colpisce inoltre la scelta di lavorare digitalmente sull’immagine, anche attraverso dei graffi, introducendo un intervento postumo sul supporto fotografico. C’è quindi sia una ricerca dal punto di vista del tema, nella sintetizzazione e rielaborazione del rinoceronte, sia un intervento sul linguaggio, sulla foto stessa”.

Seconda classificata Nicla Giovannelli del Liceo Artistico di Ferrara, che, come spiega Odoardi, “ha contemplato nel suo lavoro un atteggiamento più concettuale, più meditato. Dalla celebre icona della zuppa Campbell ha fatto fuoriuscire un corno di rinoceronte, rielaborando così un simbolo dell’arte contemporanea – e in particolare della pop art di Andy Warhol – in vista di una sorta di continuità tra passato e tema contemporaneo del premio. Si percepisce inoltre una freschezza scultorea che presuppone una buona conoscenza di tutto il readymade duchampiano e dell’arte concettuale, che si solidifica con l’oggetto”.

Il terzo classificato è Daniele Di Girolamo, del Liceo Artistico di Pescara, che “ha mostrato nel suo lavoro grande ironia, dando una visione quasi paradossale del rinoceronte: un giullare, con un ghigno quasi metafisico, che impugna il corno del rinoceronte e lo tira su come fosse un manico di scopa. È interessante proprio perché ha ironizzato, ha colto lo spirito di una visione altra che può essere quella del rinoceronte”.

Tra i vincitori anche una menzione speciale della giuria, assegnata dal presidente di Pomilio Blumm Franco Pomilio, a Moriel Ascione, del Liceo Artistico di Livorno. Lo stesso Franco Pomilio spiega perché è stata apprezzata quest’opera: “Ricorda il segno insieme violento e smarrente che ha l’artista inglese Bacon, quindi è un rinoceronte ma anche un teschio. Grazie ai colori ha un impatto anche violento, e questo lo mette in evidenza”.

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