OSPEDALE L’AQUILA: TECNOLOGIA CONTRO I TAGLI, MASCARETTI-MASCIOCCHI ”ULTRASUONI VS TUMORI”

1 Maggio 2016 09:02

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L’AQUILA – “Oggi la tecnologia nel nostro settore è tutto: tutto sta nella volontà di seguirla e noi abbiamo avuto la possibilità e la fortuna di organizzare una struttura che va in quella direzione”.

Nella parole di Carlo Masciocchi, direttore dell’unità di Radiologia dell’ospedale aquilano e pro rettore vicario dell’Università del capoluogo, la spinta sulle nuove tecnologie nell’ospedale San Salvatore dell’Aquila proprio nei mesi in cui la riforma della sanità regionale mette in pericolo reparti ed eccellenze.





L’ospedale del capoluogo è, infatti, un polo d’attrazione per la medicina internazionale grazie alla tecnica Mrgfus (detta Hifu) per la cura dei tumori con gli ultrasuoni, applicata presso l’unità di Radiologia diretta da Masciocchi in stretta collaborazione con il reparto di Ginecologia dove lavora il docente Giulio Mascaretti.

L’Aquila è infatti uno dei tre centri nazionali a utilizzare questa tecnica innovativa, detta anche Hifu, per la cura dei fibromi e l’unico centro al mondo a impiegarla anche nella la cura dei tumori dell’osso e dell’adenomiosi, patologia caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale nella parete dell’utero.

“Le ultime tecnologie prevedono un lavoro di equipe, ci sono lavori multidisciplinare – spiega Mascaretti – Noi ginecologi, assieme ai radiologi e, in particolare, ai radioterapisti, utilizziamo questa metodica che prevede la focalizzazione degli ultrasuoni per terapie che hanno portato risultati eccezionali”.





“Nell’adenomiosi, malattia dell’utero, di difficile terapia, tanto che spessissimo si arriva all’isterectomia, cioè alla rimozione dell’utero, con la Hifu spesso riusciamo a curarla – prosegue – I fibromi rappresentano il 70% delle patologie della donna, quindi avere una tecnica che consente in day surgery, questo è molto importante, in un giorno soltanto, di fare la terapia di una patologia neoplastica credo sia estremamente importante”.

“Stiamo sviluppando procedure molto nuove sia in ambito radiologico sia in ambito radioterapico, stiamo cavalcando moltissimo la tecnologia – insiste Masciocchi – Gli ultrasuoni focalizzati per il trattamento di certe forme tumorali, ma anche in radioterapia abbiamo un’avanzata tecnologia in termini di brachiterapia, radiochirurgia, nella terapia intraoperatoria, per cui stiamo coprendo un ampio e ben integrato settore di studio”. Alberto Orsini

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