PESCARA: PROTESTA RESIDENTI CASE ATER, ”BASTA ABUSIVI!”; FI ED M5S, ”VIA CHI HA COMMESSO REATI”

5 Aprile 2018 18:42

Regione - Politica

PESCARA – “Allontanate gli abusivi dagli alloggi di via Passo della Portella. Avete 30 giorni di tempo per ripristinare la sicurezza nel borgo, poi occuperemo il consiglio comunale e la prefettura”.

Questo l'ultimatum del Sunia, sindacato degli Inquilini Pescara diretto da Giuseppe Carminelli, all'amministrazione comunale e al prefetto, riportato dal quotidiano Il Centro.

Un grido d’allarme  a cui ha fatto seguito l’annuncio da parte dei gruppi consiliari in Regione del Movimento 5 stelle e di Forza Italia di due disitinti provvedimenti legislativi per stroncare il fenomeno. Con Lorenzo Sospiri di Fi, che fa notare però a Domenico Pettinari di M5s, che una legge già c'è, quella che porta la sua firma, già passata al vaglio delle Commissioni, e dunque è inutile che M5s ne presenti un altra.

Carminelli, insieme al suo vice Gerardo Tobia, da più di due anni sta portando avanti questa battaglia vicino alle 37 famiglie, (100 residenti in tutto), che hanno un regolare contratto e che vivono nelle palazzine, che vertono in uno stato di quasi abbandono, di via Passo della Portella, angolo via Rigopiano, teatro quotidiano di tensioni tra abusivi e regolari assegnatari.

Ci sono stati infatti vari episodi di cronaca, tra cui minacce, accoltellamenti e litigi, in un quartiere difficile e in mano a gruppi di stranieri, prevalentemente slavi e rom, che controllano tra l'altro, il traffico di droga.

Questi stranieri, denuncia il Sunuia, vivono negli appartamenti dell'Ater che erano stati murati poco più di un mese fa e nei quali si sono introdotti, sfondando le porte, l'ultimo alloggio requisito abusivamente si trova al terzo piano del civico 88/1. Il Sunia minaccia assieme ai residenti “uno sciopero degli affitti”, dal momento che in queste palazzine costruite alla fine degli anni '50, “non si vede una mano di vernice da almeno 30 anni, i muri sono tutti imbrattati, ci sono rifiuti abbandonati e siringhe conficcate negli alberi, il cemento è scrostato in più punti e questi stranieri ci manomettono gli allacci di luce e gas”.





“Viviamo nel terrore, abbiamo paura ad uscire, i nostri bambini non possono giocare nel cortile. Abbiamo comprato delle telecamere per videosorbegliare, ma non abbiamo avuto il permesso per installarle. Loro devono ndarsene – concludono i residenti – e abbiamo bisogno del sostegno delle forze dell'ordine e delle istituzioni. Non basta mandare una pattuglia ogni tanto, devono cacciare via gli abusivi e i criminali”.

PETTINARI: ''NO CASA POPOLARE A CHI HA AVUTO CONDANNE GRAVI”

Cambiare radicalmente l'assetto delle periferie e ripristinare la legalità negli all oggi di edilizia residenziale pubblica.Questo l'obiettivo della proposta di legge elaborata dal Movimento 5 stelle Abruzzo.
A proporla – l'operazione è stata denominata “La legalità è di casa” – è il consigliere regionale Pettinari.

Secondo i pentastellati, una volta intervenuti in tal senso “il passo successivo sarà quello di tornare a formare le nuove generazioni attraverso lo sport, la cultura e la formazione professionale”.

I 5 stelle, per “liberare le periferie dalla morsa della criminalità” propongono di rendere inaccessibili gli alloggi popolari a tutti coloro che hanno riportato condanne penali passate in giudicato per reati gravi.
La limitazione si estende sia a chi riceve la condanna durante l'alloggio, sia a chi risulti condannato nei cinque anni precedenti alla domanda di assegnazione, e che interessa l'intero nucleo familiare.

SOSPIRI: “LEGGE ANTIABUSIVI C'E' GIA, M5S LA VOTI''

“Per combattere le occupazioni abusive e i fenomeni di criminalità nelle case popolari la legge c’è già, ed è quella che martedì prossimo con Forza Italia porterò in approvazione in Consiglio regionale”.

Lo ha detto il capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Sospiri raccogliendo l’appello e l’allarme sicurezza lanciato dal Sunia e replicando alle affermazioni dei 5 Stelle.

“Il dispositivo – spiega Sospiri – non solo impone al soggetto richiedente un alloggio di risiedere sul territorio da almeno 5 anni e di avere un lavoro, ma soprattutto impedisce le assegnazioni in caso di condanne e o pendenze giudiziarie. Una norma che, dopo aver già superato l’esame delle Commissioni, risolverà tutti i problemi denunciati dal Sunia tra i quartieri popolari non solo di via Passo della Portella-via Rigopiano, ma in tutti i rioni a rischio come via Caduti per Servizio o Villa del Fuoco”.





Per Sospiri insomma “ai consiglieri del Movimento 5 Stelle resta ben poco da inventare”, e li invita a garantire garantire il proprio voto favorevole alla proposta di legge che ha già compiuto il proprio iter.

“Conosciamo bene le problematiche che da sempre investono i quartieri popolari di Pescara e non solo – ha sottolineato il capogruppo Sospiri -, tant’è che quelle norme già oggi esistenti per arginare il fenomeno degli abusivismi e della criminalità portano tutte le firma del centrodestra, come la legge che consente ai sindaci di sfrattare in maniera esecutiva dagli alloggi popolari chi li usa per delinquere, dunque per spacciare droga o esercitare la prostituzione. E ancora, se oggi chi occupa abusivamente una casa popolare perde automaticamente il diritto di vedersene assegnare una, è grazie alla norma voluta dal centrodestra e nei mesi scorsi, a fronte dei continui allarmi lanciati dal Sunia, circa la ‘bomba’ sociale che si sarebbe venuta a creare in un quartiere sino a oggi ‘insospettabile’, a due passi dall’ospedale civile e dal centro di Pescara, abbiamo ripreso a studiare le modalità utili per migliorare ulteriormente le leggi esistenti, rendendole ancora più severe e rigorose, a tutela di quelle famiglie oneste e lavoratrici che abitano nei nostri quartieri popolari”.

La proposta di legge di Sospiri prevede come requisiti fondamentali: per poter essere assegnatario di un alloggio popolare occorrerà dimostrare di vivere nel comune da almeno 5 anni e di avere un lavoro, al fine di contrastare i fenomeni di morosità, con il pretesto della disoccupazione.

Prevede poi che chi ha commesso un delitto, un reato, o comunque ha pendenze giudiziarie, non ha diritto a un alloggio pubblico.

“In questo modo – commenta Sospiri – i nostri rioni popolari non saranno più dei ghetti in cui pochi criminali tengono in scacco decine di famiglie oneste e soprattutto i sindaci, forti dello strumento normativo, potranno avviare ondate di sfratti a fronte di denunce supportate da prove e documenti che certificano l’attività delinquenziale di eventuali inquilini che distruggono la vivibilità di interi quartieri cittadini”.

 

 

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: