PESCARA: TERRA NOSTRA, ”ACA IN CONCORDATO MA ASSUME GIORNALISTA”

18 Marzo 2016 16:28

Pescara - Cronaca

PESCARA – “Tanto rumore per nulla. Per un anno ci hanno fatto credere che l’Aca fosse un’azienda sull’orlo del baratro, che fosse stato deciso un concordato in Tribunale perché non c’erano fondi a sufficienza per pagare fornitori, servizi e soprattutto lavori ritenuti pure fondamentali per Pescara e la sua provincia, a partire dagli scarichi abusivi da intercettare sul fiume e che hanno determinato un’emergenza balneazione senza precedenti. Oggi invece scopriamo che l’Aca è un’azienda tanto florida da potersi pure permettere di assegnare incarichi, a partire dal più importante: quello per un addetto stampa. E a ricoprire l’incarico ufficialmente (avendo firmato un comunicato stampa) è una nota professionista del giornalismo abruzzese, l’ex redattrice de Il Messaggero Lilli Mandara, peraltro moglie di un altrettanto noto giornalista, il caposervizio sempre de Il Messaggero Paolo Mastri.

Così Gianluca Monaco, dell'associazione Terra Nostra.

“Di recente avevamo avuto anche modo di apprezzare la dottoressa Mandara per la sua forte e sferzante contrapposizione nei confronti del governatore Luciano D’Alfonso, sempre pronta, tramite il suo neonato blog, a denunciare le presunte ‘malefatte’ del nostro Presidente, senza paura e senza accettare compromessi, una vera firma di cui fidarsi”.





“Oggi la Mandara – continua Monaco – cui auguriamo buon lavoro, ha assunto un incarico all’interno di una delle aziende più contestate dell’Abruzzo intero, un’azienda che avrebbe dovuto gestire l’intera rete idrica di Pescara e di 64 comuni della provincia di Pescara, Chieti e Teramo, ma che negli anni si è contraddistinta più per gli sperperi che per le opere pubbliche”.

“Pensavamo che la gestione Di Baldassarre, un commissario chiamato a gestire l’ordinario e non lo ‘straordinario’, volesse segnare una svolta rispetto al passato, oggi però tornano tutte le vecchie domande: qual è la situazione finanziaria dell’Aca? Quanti sono i fondi a disposizione per l’apertura dei cantieri, a partire da quelli di Pescara che sta vivendo un dramma inquinamento senza precedenti? Quanto costerà ai cittadini l’indennità dell’addetto stampa? E soprattutto dove e come sono stati reperiti i fondi necessari?”.

“E ancora: è stato emanato un bando pubblico per il reperimento della figura professionale e dov’è stato pubblicato il bando, domanda, quest’ultima, che ci aspetteremmo anche dall’Ordine dei Giornalisti, sempre così attento a fustigare gli Enti pubblici nella scelta del proprio personale addetto alla comunicazione, ma al quale dev’essere sfuggita tale novità che noi provvediamo a segnalare”.





“Corrisponde a verità che l’Aca abbia chiesto all’Ato, competente per legge di validare il contratto con l’addetto stampa e che l’Ato abbia rifiutato? Corrisponde a verità che l’Aca abbia chiesto la validazione per l’impegno di spesa di ventimila euro e che l’Ato abbia rifiutato? Documentazione per la quale faremo regolare richiesta di accesso agli atti in modo che tutte le domande abbiano risposte visto che si tratta di soldi dei cittadini”.

“E ancora – continua Monaco – per un Ente che, avendo avviato un concordato preventivo in Tribunale per evitare il fallimento e che ancora deve versare fior di milioni di euro ai propri debitori, era così vitale e necessario nominare un addetto stampa che, supponiamo, verrà pagato per le proprie prestazioni professionali? Non era forse meglio affidare nel caso un incarico tecnico per accelerare le progettazioni in una macchina che fa acqua da tutte le parti?”.

“Ovviamente, in assenza di risposte, faremo accesso agli atti, attraverso i nostri legali, per disporre del bando e di tutti gli altri documenti inerenti l’incarico assegnato. Per la dottoressa Mandara, alla quale consigliamo di modificare almeno la mailing list dei giornalisti destinatari dei comunicati che ha evidentemente preso in prestito da ‘Terra Nostra’, ci auguriamo che, nonostante il nuovo e impegnativo incarico, riesca a mantenere la barra dritta nei confronti del Governatore sul suo blog”, conclude Monaco.

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