PESCARA – La Polizia di Stato di Pescara, nell’ambito di tre distinte attività di contrasto alla criminalità locale, ha arrestato cinque persone che, a vario titolo, sono indagate per truffa ai danni di anziani, rapina e violenza sessuale.
I tre fratelli Franco, Walter e Guerrino Di Rocco, di etnia rom, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari in quanto indagati in concorso per un furto in abitazione, avvenuto nel pomeriggio del 16 ottobre scorso in via Cesano, ai danni di un’anziana di 87 anni affetta dal morbo di Alzheimer.
Due di loro, dopo essersi spacciati per addetti al controllo del gas, si erano introdotti nella camera da letto della donna, asportando un anello in oro del valore di 500 euro, mentre un terzo fratello era rimasto in strada facendo da “palo”.
Lahcen Khamilich, marocchino del 1988, è stato ristretto in carcere in quanto indagato per concorso in una rapina avvenuta nei pressi del terminal della stazione ferroviaria, a bordo di un autobus, lo scorso 9 novembre.
Insieme a due complici che sono stati tratti in arresto nell’immediatezza dei fatti, si era impossessato di un cellulare usando violenza e minaccia nei confronti di un minore.
Rosamel Silvestri, cileno del 1982, anche lui in carcere, è ritenuto responsabile di aver violentato e rapinato una prostituta romena nel mese di luglio dello scorso anno.
I cinque arresti possono essere considerati il frutto di una mirata attività preventiva e repressiva promossa dalla Questura di Pescara, in sinergia con le altre forze dell’ordine, per contrastare costantemente gli episodi di criminalità diffusa.
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