POLITICA E IMPRESA AL COSPETTO DI QUAGLIARIELLO, IPOTESI LISTA ALLE REGIONALI DALLA FUCINA MAGNA CARTA

di Marco Signori

18 Giugno 2018 19:45

Regione - Politica

L'AQUILA – Per due ore centro della politica aquilana ma non solo, l'inaugurazione della sede abruzzese della Fondazione Magna Carta ha richiamato in via Panfilo Tedeschi, nel cuore del centro storico, mezza giunta comunale e uno stuolo di imprenditori, più o meno noti.

Al cospetto del senatore Gaetano Quagliariello, accademico e costituzionalista mai troppo a suo agio tra i politici, trait d'union tra la piazza e il palazzo, tra il civismo e i partiti, i vertici vecchi e nuovi dei costruttori dell'Ance, amministratori di ieri e di oggi, trombati e personaggi in cerca di una ricollocazione, magari nella lista che l'ex ministro delle Riforme del governo Letta non ha nascosto di voler predisporre per le prossime elezioni regionali d'Abruzzo.

“Spero che ci sia un valore aggiunto perché il centrodestra posa vincere, in quale modo questo lo discuteremo”, si è limitato ad affermare, tradendo però un progetto al quale si sta evidentemente lavorando.

E che, in un certo modo, ha confermato esistere anche Giancarlo Silveri: l'ex direttore generale della Asl, candidato sindaco senza fortune alle amministrative dell'Aquila dello scorso anno, non ha nascosto la volontà di tornare nell'agone.





E un parterre come quello che si è visto all'inaugurazione della sede del pensatoio di orientamento liberal-conservatore, soprattutto di questi tempi, farebbe invidia a qualsiasi partito.

“Quando si parla di politica ma non di partito, ma di programmazione politica come in questo caso, significa che la gente ha voglia di partecipare e questa è una strada che va seguita in modo da poter offrire idee e progetti a chi poi speriamo li sappia realizzare”, ha detto Silveri.

Nella sede all'ultimo piano del palazzetto all'angolo tra via Panfilo Tedeschi e via Maiella, oltre alla giunta comunale quasi al completo, dal sindaco Pierluigi Biondi al suo vice Guido Liris, dagli assessori al Bilancio Annalisa Di Stefano, alla Cultura Sabrina Di Cosimo e ai Trasporti Carla Mannetti, dai consiglieri Raffaele Daniele dell'Udc, Leonardo Scimia di Benvenuto presente ma in procinto di aderire, anzi tornare, a Forza Italia, e l'azzurro Ferdinando Colantoni, fino all'ex sindaco Enzo Lombardi, c'erano l'ex presidente dell'Ance Gianni Frattale, l'attuale, dimissionario, Ettore Barattelli, insieme ad una lunga lista di costruttori, da Walter Rosa a Danilo Taddei, passando per Mauro D'Intino fino a Silvano Carnicelli.

E poi il vice sindaco di Avezzano Lino Cipollone, l'ex consigliere comunale dell'Aquila Antonello Passacantando, ai vertici nazionali degli insegnanti di educazione fisica, il dirigente di Apindustria Luciano Mari Fiamma, l'ex sindaco di Tagliacozzo ed ex consigliere provinciale Giampiero Pendenza.

C'era anche Matteo Gizzi, l'ideatore della mai nata Banca dell'Aquila, anche se, rimasto defilato, ha giustificato la sua presenza con la necessità di accompagnare Giulio Cesare Sottanelli, ex deputato di Scelta civica che guida la Banca del Gran Sasso d'Italia in cui è confluita proprio quella dell'Aquila.





E poi Salvatore Santangelo, giornalista e scrittore, fratello del consigliere comunale Roberto e della neo amministratrice dell'Afm Alessandra, l’imprenditore ed editore del quotidiano La Città di Teramo Raffaele Falcone, il direttore dell’Ance L’Aquila, Francesco Manni, il professionista Angelo Sulpizio, l’ex manager di Aventis Farma, Raffaele Marola, la candidata alle ultime politiche Simona Mei, l’imprenditore ed ex professore Carmine Bisceglie.

“È una battaglia che inizia domani in aula, non anticipo mai nulla ma sono ottimista, innanzitutto perché ci si è posti con molta concordia tra parlamentari eletti in Abruzzo senza distinzioni di partito, in secondo luogo abbiamo trovato una buona ricezione da parte del relatore della legge”, ha detto Quagliariello a proposito delle tasse sospese alle imprese del cratere sismico del 2009, che lo Stato sta richiedendo al 100 per cento dopo l'apertura di una procedura d'infrazione a carico dell'Italia da parte dell'Unione europea.

“Sono convinto che l'emendamento sull'innalzamento del cosiddetto de minimis, che porta la soglia a 500mila euro, di carattere interpretativo, verrà approvato e spero anche che con questo strumento si potrà portare a casa qualche altra cosa”, ha proseguito Quagliariello, che ha precisato che ancora non formalizza la propria adesione, pure annunciata, al gruppo di Forza Italia al Senato, salvo poi puntualizzare che quella che manca è l'iscrizione al partito, non al gruppo parlamentare al quale è iscritto da inizio legislatura.

“La possibilità che si vada al voto a scadenza naturale della legislatura in Abruzzo? Tecnicamente c'è”, ha ammesso Quagliariello, “D'Alfonso ha fatto 'ostruzionismo', la Giunta del Senato non si è ancora costituita, quindi bisognerà vedere quando si costituisce, quando inizierà a prendere in considerazione le situazioni delle varie regioni e quando toccherà all'Abruzzo. Se questo avverrà prima dell'estate si potrà votare a novembre, se non avviene prima dell'estate mi sembra impossibile”.

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