POSTE ITALIANE, SCIOPERO ANCHE IN ABRUZZO PER RISCHI PRIVATIZZAZIONE

di Roberto Santilli

31 Ottobre 2016 11:51

Regione -




PESCARA – Anche in Abruzzo ci si mobilita per lo sciopero nazionale, sulla privatizzazione di Poste italiane, del prossimo 4 novembre.
 
A Pescara, davanti la sede della direzione regionale di Poste italiane, confluiranno gli scioperanti abruzzesi, con in testa le organizzazioni sindacali Slc-Cgil, Slp-Cisl, Failp-Cisal, Confsal Comunicazioni e Ugl Comunicazioni. Assente la Uil.
 
In tutta Italia verranno comunque garantiti i servizi essenziali.
 
Diverse le questioni sul tavolo, come spiega Dario Angelucci della Cgil.
 
“Manca ancora una stima numerica dei possibili 'danni' – afferma il sindacalista ad AbruzzoWeb – (in Sardegna sono 750 i possibili tagli, ndr). In Abruzzo, senza dubbio, quello che manca e si vede da subito è una prospettiva di rilancio immediata, con la preoccupazione costante per la brutta situazione nelle aree interne della nostra regione. Certo, i rischi di cattive ricadute sul personale ci sono, ma si vedranno in primavera quando partiranno i giorni alterni”.
 
“E poi – conclude – di fatto mancherebbero le prospettive per i giovani, con il blocco delle assunzioni. E se non dovessero saltare posti di lavoro, si presenterebbero problematiche come quella del trasferimento”.
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