PREMIO ANTONIO PADOVANI: LE VINCITRICI E ”STORIE DI DONNE”, ”UN INNO ALLA LIBERTA’ E AL RISPETTO”

14 Marzo 2019 17:05

L'Aquila - Cultura

L'AQUILA – Un folto gruppo della scuole superiori dell’Aquila, circa 120, ha presenziato la cerimonia per il conferimento, oggi all’Aquila, del premio Antonio Padovani dedicato “a donne che si sono particolarmente distinte nella società e nella professione”.

Queste le premiate: la deputata del Pd Stefania Pezzopane, premio per l'impegno istituzionale, la giornalista Monica Pelliccione, per il giornalismo e la letteratura, Edvige Ricci e Laura Tinari, per il sociale, Maria Elena Rotilio e Tiziana Iemmolo, per la solidarietà.





Il prestigioso riconoscimento, assegnato dalla Onlus Antonio Padovani, è arrivato a margine della presentazione del volume Storie di donne, scritto dalla giornalista Monica Pelliccione, da Maria Elena Rotilio e Tiziana Iemmolo.

“Il libro Storie di donne, che ha preso forma durante la giornata in memoria di mio padre, Antonio Padovani – ha spiegato Gianni Padovani – è un inno alla libertà e al rispetto delle donne. Oggi più che mai è doveroso ricordare che la donna è molto più di ciò che sembra: deve poter raggiungere l'apice del successo e sentirsi libera di esprimere se stessa. In un mondo troppo spesso chiuso e maschilista, il nostro è un appello al rispetto, all'amore e alla libertà. Le donne vanno rispettate, studiate in silenzio, ma solo con gli occhi. Vanno amate e protette”.

Il libro, che affronta il tema della violenza non solo fisica sulle donne, ma perpetrata in un alveo psicologica, nella sfera lavorativa come in famiglia e tra i rapporti interpersonali, oltre agli interventi istituzionali contiene un racconto inedito e due stralci di brani tratti da esperienze intime e profonde.





“Nonostante le battaglie, le rivendicazioni sociali, nella scala gerarchica, nella professione e nei rapporti personali è l'uomo a detenere il potere e, nel peggiore dei casi, a farne un uso improprio – ha dichiarato Pelliccione – abbiamo voluto raccontare il dolore delle donne, ma anche il riscatto e la voglia di rinascita”.

Il contributo di Rotilio e Iemmolo parte da esperienze personali: “Il messaggio che lanciano forte e chiaro a tutte le donne è di non arrendersi mai, di riprendere in mano i fili della loro esistenza. Di rinascere e continuare a dispensare amore, anche di fronte a chi ha tentato di recidere il fiore della femminilità e della libertà”. 

 

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