PRIMARIE PD: A TERAMO NASCE COMITATO PRO RENZI, GIA’ DECINE DI ADESIONI

10 Marzo 2017 13:28

Teramo - Politica

TERAMO – Si è costituito il comitato In cammino Teramo# a sostegno della candidatura a segretario del Partito democratico di Matteo Renzi.

Tra i primi aderenti Dino Pepe, Luciano Monticelli, Sandro Mariani, Manola Di Pasquale, Alberto Melaragelo, Scarpantoni Mauro, Cantoro Giuseppe, Maria Rita Santone, Flavio Bartolini,, Cleto Pallilni, ma anche diversi  sindaci   Giuseppe D’Alonzo, Franco Carletta, Andrea Luzii, Giuliano Di Flavio, Alberto Giuliani, e amministratori locali come Alberto D’Alberto, Giovanni de Amicis, Andrea  Guizzetti, Anna Foglia, Roberta Petrarca, Mario Tulini, Monica Di Blasio, Caterina Mariani, Cesare Di Michele, Elvezio Zunica, Daniela Zunica, Ivano di Benedetto, Ettore Muscella,  Piotti, Massimo, Gaetano Conochioli, Silvio Serrani, Manolo Pierannunzio, Camillo Rastelli, Degnitti Domenico, Silvio Pacioni, Ezio Di Colli, Filippo Antonelli, Antonio Vignola , Valerio Del Papa,  Claudio Mongia, Massimina Erasmi, Alberto dell'Orletta, Pierluigi Mattucci, Paolo Lupinetti, Lucia Del Principio, Doriana Cantoro, Franco Cantarini, Emilio De Laurentiis, Luca Bucciarelli, Domenico Pisciella, Giuseppe Schiavone, Massimo Bianchini e tanti altri che in questo momento stanno inviando le adesioni.





“In questi tre anni – si legge in una nota – il Pd ha saputo esprimere una linea riformista al governo del Paese, facendo sentire in Europa la voce dell'Italia, nel segno della crescita, dell’equità e dei diritti. E così ha rimesso in moto il nostro Paese, ha contribuito ad una prima significativa correzione della linea economica delle politiche europee, improntata all’austerità, e ha consentito l’approvazione, nonostante i difficili equilibri parlamentari, di importanti riforme di civiltà. Riforme che erano attese da lungo tempo”.

“L'iniziativa del Pd e del governo – continua la nota – ha avuto però anche dei limiti e ha conosciuto delle sconfitte, la più importante delle quali è stata quella nel referendum sulla riforma costituzionale. Limiti e sconfitte che possono essere ricondotti a una insufficiente capacità di dialogo sociale, di coinvolgimento partecipativo e popolare che in questa fase congressuale si vuole ritrovare. Il Comitato rappresenta una  feconda collaborazione tra persone che vengono da storie e culture politiche diverse, e rappresenta quindi  il modo più utile di portare un contributo al Congresso, con lo scopo di favorire la formazione di un gruppo dirigente plurale, autorevole e autonomo”.





“Non vogliamo esaurire qui il nostro progetto ma intendiamo aprirlo al massimo coinvolgimento possibile della cittadinanza, per trovare insieme soluzioni e risposte da dare alla crisi dei nostri territori”.

“Costruire il Pd, riconnetterlo inscindibilmente con le aspettative della società: non è una sfida di singoli, serve l'impegno di una squadra e una grande capacità di ascolto e dialogo. C'è una domanda enorme di buona politica, là fuori. Oggi più che mai la risposta può e deve essere il Partito democratico. A breve si terrà un assemblea per raccogliere altre adesioni e per arricchire il congresso con temi e  contenuti  programmatici”.

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