L'AQUILA – “Quando l'Usra, nella persona dell'ing. Raniero Fabrizi, ha riscontrato nel settembre 2015 la missiva con la quale illustravo per la prima volta il progetto Popletum, ebbe formalmente a inviare la missiva con la quale apriva al progetto anche all'assesore Pietro di Stefano, al sindaco Massimo Cialente, alla soprintendente Alessandra Vittorini, allegando la mia lettera regolarmente protocollata”.
Lo scrive l'avvocato aquilano Vincenzo Calderoni, rispondendo alle polemiche sollevata dall'ex assessore Di Stefano sui social in merito al progetto “Popletum” di ricostruzione unitaria della frazione di Coppito.
“Ho ritenuto che l'ottimo assessore Di Stefano e le altre autorità preposte fossero al corrente del progetto, per averlo formalmente appreso dal titolare dell'Usra ing. Fabrizi – prosegue – Non mi sono mai preso la libertà di perorare attenzione, perché non è nel mio costume forzare la mano facendo leva su una personale conoscenza”.
“Con Ermanno Lisi abbiamo ritenuto corretto attendere che l'assessorato o le altre autorità preposte manifestassero il loro interesse e ci convocassero, esattamente come ha fatto l'attuale amministrazione nella giornata di ieri”, conclude Calderoni, che allega il riscontro dell'Usra alle autorità municipali dell'epoca e alla soprintendente.
Download in PDF©