PROJECT FINANCING OSPEDALI: IN MARCHE POCHI MESI, PER QUELLO DI CHIETI TRE ANNI

di Berardino Santilli e Filippo Tronca

26 Aprile 2017 07:00

Regione -

CHIETI – Appena 90 giorni per completare la valutazione tecnica e la ricevibilità di una proposta di project financing per la realizzazione di un nuovo ospedale, con tanto di cambio in corsa della localizzazione, quindi con un'ulteriore documentazione da esaminare e decisione da prendere.

Avviene nelle Marche, per un nuovo polo ospedaliero da oltre 500 posti e dal costo di 200 milioni da realizzare a Pesaro in base al progetto presentato dalla Icm, gruppo edilizio con sede a Vicenza, ex Maltauro, che ora, viste le premesse, sembra procedere speditamente verso la dichiarazione di pubblica utilità e poi la gara europea. Appalto che, secondo quanto si è appreso, intende indire entro giugno prossimo il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, che sta gestendo la complessa pratica al posto della Asl di riferimento.

Nonostante la legge preveda questa tempistica, è il caso di dire “appena” 90 giorni se si mette in relazione la vicenda marchigiana rispetto a quanto sta avvenendo nel confinante Abruzzo per il project financing per il nuovo ospedale di Chieti nel quale da anni c'è l’allarme per una sicurezza sismica e strutturale non adeguata per via di difetti di costruzione e materiale scadente utilizzato in fase di realizzazione: stessa proponente, la Icm, quasi stessa opera da realizzare, 500 posti letto per 220 milioni, ma in questo caso circa 3 anni di mancate decisioni e mille polemiche non solo politiche, ma anche tra Regione e azienda sanitaria.

In Abruzzo, infatti, la società la proposta l'ha fatta nel lontano aprile 2014, ma da allora sono passati quasi mille giorni, a cavallo tra due legislature (dal centrodestra di Gianni Chiodi e quello attuale di centrosinistra di Luciano D’Alfonso), e la Asl numero 2 Lanciano Vasto Chieti non è ancora arrivata a dichiarare la pubblica utilità dell’opera, che è lo step fondamentale dopo il quale si può procedere al bando di gara europea.

Tanto che il presidente D’Alfonso, il 12 aprile scorso, ha fatto approvare una delibera di Giunta in cui si intima la Asl di completare la valutazione entro il 30 aprile, stigmatizzando la condotta dilatoria e omissiva della Asl, tanto più grave visto che il vecchio ospedale di Chieti ha gravi problemi.





L’intenzione di D’Alfonso è di avocare l'iter alla Giunta, “rimuovendo”, in particolare, il responsabile unico del procedimento, Filippo Manci che ha rilevato più di un limite nella proposta di project.

Una decisione definita dai critici “accentramento dei poteri” e “indebita e illegittima interferenza” che ha scatenato le ire di Forza Italia e del Movimento 5 stelle, che contrastano il project considerandolo un pessimo affare per la Regione.

E come se non bastasse, qualche giorno fa, il 23 aprile, c'è stato il botta e risposta tra i grillini da una parte, i quali hanno reso nota la comunicazione dell'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) che ha espresso dubbi sull'opera, e dall'altra lo stesso D'Alfonso, che in una conferenza stampa ha fatto sapere che tutto sarà chiarito e assicura che l'Anac è stata tratta in errore da dati sbagliati consegnati proprio dal Cinque stelle.

In una situazione del genere, al di là di come la si pensi, resta il fatto dell’incredibile lentezza della procedura e delle risposta abruzzese, se confrontata a quella analoga della Regione Marche dove, va anche sottolineato, a seguire la pratica è stata fin dall'inizio la Regione con i competenti dipartimenti e non l'azienda sanitaria.

Le tempistiche del project marchigiano sono leggibili in una lettera del dirigente regionale Nando Goffi del 10 aprile. La proposta per la realizzazione dell'ospedale in project è arrivata il 12 gennaio 2017. Il 21 marzo il gli elaborati progettuali sono stati inviati al Dipartimento della programmazione economica (Dipe) del Governo, per una valutazione a costo zero.





Il 28 marzo è stato chiesto al Servizio Sanità della Regione un parere sulla compatibilità con la strategia sanitaria, mentre all'azienda ospedaliera Riuniti nord, è stata chiesta una valutazione tecnica. Il parere dell'azienda sanitaria è arrivata a stretto giro, il 5 aprile.

Ma la cosa più eclatante è che la Regione con una semplice delibera di Giunta il 10 aprile ha modificato la localizzazione del sito dove realizzare l'ospedale. Ovvero nell’area di Muraglia come deciso con i sindaci del territorio, e non a Fosso Sejore, al confine con la  provincia di Fano, localizzazione individuata da un'altra proponente, la Inso di Firenze, già nel marzo 2016, ma duramente osteggiata dai cittadini e dal Movimento 5 stelle che hanno raccolto oltre 3.000 firme.

Il presidente Ceriscioli a inizio aprile ha poi siglato con presidente dell'Anac, Raffaele Cantone, un protocollo di azione per la “vigilanza collaborativa e preventiva” per la realizzazione di grandi opere pubbliche, in primis sul costruendo ospedale.

In 90 giorni, insomma, la regione Marche ha completato la valutazione tecnica stabilendo il sito e dichiarando la ricevibilità.

A stretto giro si suppone arriverà il parere del Dipe, organo ministeriale che fa questa valutazione gratuitamente e nei termini di legge, quindi senza ricchi incarichi e consulenti esterni di cui anche alla Asl teatina si è fatto ricorso. E dopo che si sarà pronunciato sarà possibile dare entro giugno la dichiarazione di pubblica utilità a cui farà seguito la gara.

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