PROSTITUZIONE A MONTESILVANO, TRANS COLOMBIANO IN MANETTE

15 Marzo 2018 13:34

Pescara - Cronaca

MONTESILVANO – Due appartamenti sequestrati e un arresto a Montesilvano (Pescara) per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

A finire in manette, su ordine del gip Elio Bongrazio che ha emesso il provvedimento chiesto dal pm Rosangela Di Stefano, un transessuale colombiano 31enne, M.G.I.W.





L’indagine, condotta dalla squadra Mobile della Questura, è partita mesi addietro da una circostanziata denuncia in cui era indicato che lo straniero, che aveva preso in affitto i due appartamenti, uno in Via Venezia Giulia ed un altro in Via Lucania, ospitava in subaffitto diversi suoi connazionali, tutti transessuali, dietro la corresponsione “in nero” di 350 euro a settimana da ciascuno di loro.

Accertamenti condotti anche tramite l’escussione di alcuni testimoni, hanno fatto emergere che le due abitazioni erano da tempo utilizzate come vere e proprie case d’appuntamenti da tutti i suoi occupanti, ed erano molto frequentate a tutte le ore del giorno e della notte; ipotesi confermata, peraltro, dal rinvenimento, nel corso delle operazioni di sequestro, di profilattici, elettromassaggiatori e creme erotiche.





È stato accertato, inoltre, che M.G.I.W. aiutava i suoi connazionali, prima di partire dal loro Paese di origine, a predisporre i documenti necessari per il loro ingresso in Italia.

Sulla base degli elementi prospettati all’autorità giudiziaria, il gip, ritenendo sussistenti gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, ha disposto la misura cautelare del sequestro preventivo degli immobili.

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