RAPINA TODIS VASTO, ARRESTATI AUTORI: ERANO AI DOMICILIARI IN COMUNITA’

24 Agosto 2019 15:32

Chieti - Cronaca

VASTO – Attività investigativa, sistemi di videosorveglianza comunale e privati e un controllo a un posto di blocco hanno permesso ai carabinieri della Compagnia di Vasto di individuare, anche attraverso la comparazione di una serie di elementi, gli autori della rapina a mano armato dello scorso 22 agosto al Todis di corso Mazzini a Vasto. 

Il bottino, in parte recuperato, fu di circa duemila euro tra contante e buoni pasto consegnato sotto la minaccia di un cutter e di un coltello dalle cassiere del supermercato. 

I due, Luigi Lainà, 29 anni, e Walter Massetti di 50, attorno alle 12,30 con in testa un casco e con il volto parzialmente coperto erano giunti a bordo di uno scooter Aprila 'Scarabeo', rubato la sera prima in via Sant'Onofrio.





Particolari forniti questa mattina nel corso di una conferenza dai comandanti della Compagnia Carabinieri di Vasto e del Nucleo Radiomobile, maggiore Amedeo Consales e tenente Luca D'Ambrosio. 

Hanno agito in meno di un minuto per poi darsi alla fuga in direzione Incoronata, anche in considerazione della vicinanza del Todis alla stazione Carabinieri. 

I due arrestati, rinchiusi attualmente nel carcere di Torre Sinello, erano entrambi sottoposti ai domiciliari nella comunità Giovanni XXIII di Vasto. 

La svolta delle indagini, oltre al lavoro di controllo delle numerose immagini dei sistemi di videosorveglianza acquisiti comprese quello del supermercato e delle dichirazioni di alcuni testimoni della rapina, dal controllo operato da una pattuglia del Nor dei Carabinieri che la notte tra il 22 e il 23 fermava tre persona, tutte ospiti della comunità Giovanni XXIII, con l'accusa di evasione dalla suddetta struttura. 





Lainà e Massetti, che hanno ammesso le loro responsabilità, sono accusati di evasione, furto e rapina aggravata in concorso e possesso di armi bianche.

Proseguono le indagini per verificare se il modus operandi dei due arrestati sia sovrapponibile con altri episodi del genere avvenuti nel territorio. 

Un particolare: i due avevano aiutato la Comunità Giovanni XXIII in un'attività di raccolta di alimenti nello scorso mese di luglio che molto probabilmente avrà loro consentito di conoscere meglio il luogo dove hanno effettuato la rapina.

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